Sabato 18 Maggio 2024

12.04.27 KlimtBuone notizie da Vienna. Avevamo appena riferito in questo blog del ponteggio montato nel salone monumentale del Kunsthistorisches Museum, per poter vedere da vicino le pitture di Klimt che stanno in alto, lamentando il fatto che c’era tempo soltanto fino al 6 maggio per approfittarne, ed ecco che arriva il contrordine: dato l’enorme successo di pubblico, il “ponte di Klimt” rimarrà allestito sino alla fine dell’anno. Una decisione saggia, perché prolungare di alcuni mesi la presenza dell’impalcatura non comporterà alcun problema, mentre i vantaggi al contrario saranno rilevanti. In questo modo, infatti, anche i numerosi visitatori estivi del museo potranno gustarsi “da vicino” un Klimt che finora probabilmente non avevano conosciuto, perché legato ancora ai canoni estetici dell’accademismo viennese.

 

Quando dici Klimt, ti viene in mente subito il “Bacio” e siamo già nella fase della “Secession”, dove le figure perdono il loro rapporto con la realtà, per diventare personaggi onirici che si confondono con l’oro dello sfondo. Negli affreschi del Kunsthistorisches Museum, invece, ritroviamo ancora il Klimt delle origini. Si tratta di 13 dipinti dedicati all’antico Egitto e all’antichità, inseriti nella struttura architettonica del salone, fatta di colonne, volte, lunette. Klimt non affrescò direttamente la parete, ma dipinse su tele, che poi furono fissate alla parete con pannelli di legno. La tecnica usata allora è strabiliante, perché dopo 120 anni la struttura è ancora integra.

 

I visitatori avranno a loro disposizione audioguide riguardanti tutte le parti e le raccolte in esposizione, con informazioni anche sulla nascita del ciclo, nonché spiegazioni sui singoli dipinti.

 

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Un’anteprima sul 2013. Dal 28 febbraio, dopo 10 anni, sarà riaperta la Kunstkammer, collezione di scultura e arti decorative, la più grande e importante al mondo nel suo genere. Per secoli i regnanti di casa Absburgo avevano raccolto pezzi di valore realizzati nelle tecniche e nei materiali più svariati, per fornire nella piccola sala della collezione una panoramica del cosmo e del mondo e quindi trasmettere conoscenza e nel contempo suscitare meraviglia.

 

Oggetti della natura, capolavori tecnici e artistici erano esposti accanto a curiosità e oggetti bizzarri. I capolavori artistici avevano la stessa importanza delle meraviglie della natura e i giocattoli erano esposti accanto alle reliquie. Già allora c’erano visite guidate istituzionali per illustrare la collezione e così tra i visitatori documentati si ritrovano anche personalità illustri come Goethe e Montaigne.

 

Per la riconfigurazione della Kunstkammer sono stati selezionati circa 3000 oggetti artistici di pregio, presentati su una superficie di circa 2500 metri quadrati. Con l’aiuto di nuovi mezzi e di moderni strumenti didattici al visitatore si schiude quindi lo spettacolare mondo dei collezionisti della famiglia absburgica e delle sue collezioni. Per la prima volta sarà possibile rivedere anche la “Saliera” di Benvenuto Cellini, non più esposta al pubblico dopo il furto di alcuni anni fa.

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