Sabato 18 Maggio 2024

20.04.21 Werner Kogler, Sebastian Kurz (indennità in beneficenza)Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, tutti i suoi ministri e anche i suoi sottosegretari rinunceranno all’indennità di carica di un mese. Quei soldi andranno a un’organizzazione umanitaria, che per il momento non è stata menzionata, ma che probabilmente potrebbe essere la Caritas, la Croce rossa o simili associazioni di volontariato, che in questi giorni difficili di Coronavirus cercano di portare soccorso alle persone più in difficoltà.

L’importo netto non è mirabolante. L’indennità del cancelliere è di 22.327 euro lordi; quella del suo vice, Werner Kogler, ammonta a 19.640; per gli altri ministri è di 17.861. L’importo netto che verrà versato (tolte le trattenute fiscali che in Austria sono più elevate che in Italia e che per i redditi come questi arrivano al 50%) dovrebbe essere di 162.000 euro circa. Anche il capo dello Stato, Alexander Van der Bellen, ha deciso di unirsi a questo gesto di solidarietà. La sua indennità ammonta a 24.516 euro, che al netto diventano 12.858. Sommata alle indennità dei ministri porta il totale a 175.000 euro circa. In serata si è accodata anche la giunta del Land Bassa Austria, guidata da Johanna Mikl-Leitner, già ministra degli Interni nell’anno della grande ondata migratoria, anche lei dell’Övp come Kurz

Come dicevamo, l’importo non è mirabolante e non risolverà i problemi di chi si trova nell’emergenza, ma ha il valore di un segnale. “Milioni di persone – ha dichiarato il cancelliere – in questo momento sono costrette a rinunciare a molto e si sono trovate in difficili situazioni economiche. Come governo federale ci impegniamo a fare di tutto per uscire bene da questa crisi. Ma contemporaneamente vogliamo anche dare personalmente un segno di coesione in questo tempo difficile”. Il vicecancelliere, a sua volta, ha aggiunto che i membri del governo “vogliono dare il loro contributo solidale in questi giorni che pongono tutti noi di fronte a delle sfide”.

Dall’opposizione si sono levate le voci critiche dell’Spö (socialdemocratici) e della Neos (partito liberale-conservatore). “La gente non ha bisogno di elemosine – hanno detto i primi – ma di un’indennità di disoccupazione maggiore”. Secondo la Neos, invece, anziché ridurre le indennità andrebbe ridotto del 30% il finanziamento ai partiti.

 

NELLA FOTO, il vicecancelliere Werner Kogler e il cancelliere Sebastian Kurz.

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