Sabato 18 Maggio 2024

Una Salisburgo a guida comunista, come Graz? Lo scenario che si prefigurava alla vigilia del ballottaggio per la scelta del sindaco della città dei festival si è dissolto già nel tardo pomeriggio. I candidati usciti dal primo turno erano il socialdemocratico (Spö) Bernhard Auinger e, appunto, il comunista (Kpö) Kay-Michael Dankl, 50 anni il primo, 35 il secondo.

Due settimane fa si era assistito a un testa a testa tra i due, separati soltanto da 821 voti. Ieri invece, con una affluenza alle urne soltanto del 35,4%, Auinger ha vinto con un netto distacco: 63,1% contro il 36,9% dell’avversario. Quasi il doppio dei voti. Devono essere conteggiati ancora i 15.000 voti inviati per posta, che tuttavia non potranno modificare il risultato. Sarà Auinger, dunque, il futuro sindaco.

Dankl è un politico giovane, di buone maniere e di grande empatia, ma l’etichetta che si porta addosso di “comunista” non gli ha giovato, benché il suo sia un comunismo molto pragmatico (a differenza di quello fortemente ideologico del Kpö a livello nazionale). Non ha in mente di abolire la proprietà privata e di introdurre la dittatura del proletariato. L’obiettivo che gli sta più a cuore è di dare una casa anche a chi ha un reddito modesto, in una città dove il mercato immobiliare ha raggiunto prezzi da capogiro.

A favore di Auinger ha giovato l’esperienza: nelle due tornate amministrative precedenti era stato vicesindaco e sa come si amministra una città. Non ha il carisma di Dankl, ma i salisburghesi con lui si sentono più sicuri: confidano che non manderà il Comune in bancarotta.

Il voto di due domeniche fa ha modificato radicalmente il consiglio, che ora pende per oltre la metà a sinistra: dei 40 seggi, 11 sono dell’Spö e 10 del Kpö. Gli altri 19 seggi sono così ripartiti: Övp (il Partito popolare del sindaco uscente) 8 seggi, Verdi 5, Fpö (estrema destra sovranista) 4, Neos (liberali di centro) 1, Salz (lista civica) 1.

Occorre spendere due parole sulla giunta, che non è il risultato di un accordo politico, come nei Comuni italiani (e anche in alcuni altri Länder austriaci), ma di un semplice calcolo matematico, con applicazione del metodo D’Hondt. In altre parole, in giunta ci saranno partiti di maggioranza e di opposizione, secondo un criterio proporzionale: due rappresentanti dell’Spö, uno del Kpö, uno dell’Övp e uno dei Verdi. Sindaco sarà il socialdemocratico Auinger (eletto oggi) e vicesindaci saranno il comunista Dankl e un popolare designato dal gruppo consigliare dell’Övp. Non è una scelta, è previsto così per legge.

Quale maggioranza governerà Salisburgo nei prossimi cinque anni? Verrebbe da pensare subito a una coalizione Spö-Kpö, che insieme possono contare su 21 voti in consiglio e su 3 in giunta. Ma non si possono escludere scelte diverse, che richiederebbero però coalizioni a tre. Auinger potrebbe preferire una giunta con due partner “deboli”, piuttosto che non il Kpö, con cui dovrebbe trattare alla pari.

Le soluzioni alternative vedono a fianco dei socialdemocratici l’Övp e, come terzo socio, i Verdi o l’Fpö. Siamo consapevoli che stiamo prendendo in considerazione partiti che hanno storie e linee politiche completamente diverse, ma in Austria ammucchiate di questo genere si sono già viste e spesso hanno funzionato. L’Fpö è un partito di estrema destra, ma in Bassa Austria governa con l’Övp e nel Burgenland con l’Spö. Insomma, anche a Salisburgo, per ora, non si può escludere nulla.

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