Sabato 18 Maggio 2024

Ieri abbiamo suggerito alcuni luoghi di Vienna legati alla vita e alla morte di Mozart. Oggi apriamo una finestra su Joseph Haydn, l’amico a cui Mozart scriveva lettere in italiano, lingua d’uso all’epoca tra musicisti. Una di queste lettere è stata incorniciata ed è esposta nella casa-museo di Mozart in Domgasse, di cui abbiamo riferito ieri.

Ma torniamo ad Haydn. In un raggio di poco più di 50 chilometri a sud-est di Vienna e nella capitale stessa si possono percorrere tre delle più significative tappe della vita di questo compositore, ritenuto il “padre” dei generi musicali della sinfonia classica e del quartetto d’archi.

I primi anni bucolici. Joseph Haydn nacque il 31 marzo 1732 nella casa che il padre Mathias, artigiano e musicista dilettante, aveva costruito per sé e per la sua numerosa famiglia a Rohrau, paese della Bassa Austria al confine del Burgenland. Anche se Joseph, così come il suo talentuoso fratello Michael, lasciarono presto la casa paterna per seguire le loro carriere musicali, restarono legati al loro luogo di nascita. La casa, nello stile che fu caratteristico della regione – muri bianchi e tetto coperto di canne – si può visitare, e ospita in primavera ed estate, concerti ed eventi musicali.

Non lontano sorge l’elegante palazzo Schloss Rohrau. Nel 1524 la tenuta di Rohrau entrò in possesso della famiglia Harrach, una della più importanti della monarchia asburgica, che vi costruì un castello rinascimentale con fossato. Alla fine del 18. secolo, dopo varie fasi di ricostruzione, il palazzo ricevette l’attuale aspetto tardo-barocco. Palazzo Rohrau ospita una notevole collezione di dipinti, mobili e oggetti d’arte.

Altre informazioni: https://www.lower-austria.info/excursion-destinations/a-haydn-geburtshaus;  https://www.haydngeburtshaus.at/en/; Rohrau Castle (lower-austria.info)

Alla corte dei principi Esterhazy. Dopo gli anni di apprendimento, non sempre facili e accompagnati da ristrettezze economiche, Haydn trovò una sistemazione come maestro di cappella alla corte dei principi Esterházy , una delle famiglie aristocratiche più ricche e importanti dell’impero asburgico. Per i seguenti trent’anni avrebbe composto opere, diretto l’orchestra e allestito rappresentazioni nelle dimore della famiglia.

Una di queste splendide dimore si trova a poche decine di chilometri da Rohrau a Eisenstadt, l’odierno capoluogo del Burgenland.  Il palazzo Esterházy di Eisenstadt, circondato da un ampio parco, è considerato uno degli edifici barocchi più belli dell’Austria e offre uno spaccato della splendida vita alla corte principesca.  La sala da concerto, dall’acustica eccezionale, è dedicata a Joseph Haydn ed è ancora oggi luogo di concerti e eventi.

Altre informazioni: https://esterhazy.at/en/esterhazy-palace/the-esterhazy-palace; https://esterhazy.at/schloss-esterhazy/der-haydnsaal; https://esterhazy.at/schloss-esterhazy/der-schlosspark; https://esterhazy.at/en/exhibitions/haydn-ticket/haydn-explosive-music-from-revolutionary-times; Herbstgold 2023 Festival Eisenstadt – Haydn, Klassik und die Vielfalt der Musik.

Gli anni londinesi e il “buen retiro” viennese. Con la morte del principe Nicola Esterházy l’orchestra di corte fu sciolta e Haydn, non più giovane, ma ben noto e con la sicurezza economica dovuta a una pensione concessagli dagli Esterházy, tentò il successo all’estero e lo trovò in Inghilterra. Non solo, trovò anche nuove ispirazioni dopo aver ascoltato gli oratori di Händel.

Gli ultimi dodici anni della vita Joseph Haydn li trascorse a Gumpendorf, a Vienna. Quello che ora è il vivace 6. distretto della capitale, era allora un tranquillo sobborgo. Tra un viaggio e l’altro in Inghilterra aveva acquistato una bella casa, dove si trasferì nel 1797, all’età di 65 anni. La popolarità e la reputazione di Haydn avevano raggiunto il loro apice in quel periodo. Era celebrato a livello internazionale, ammirato dai colleghi compositori, corteggiato dagli editori musicali. Numerosi visitatori provenienti da tutto il Paese e dall’estero resero omaggio a Haydn in questa casa.

Segnaliamo come nota curiosa che proprio in questa casa, nel 1797, Haydn compose l’inno imperiale “Gott erhalte Franz, den Kaiser” (tradotto poi in tutte le lingue dell’impero, in quella italiana fa “Serbi Dio l’austriaco regno”). In seguito la Repubblica austriaca adottò un inno diverso, mentre l’inno di Haydn, ovviamente con un testo diverso, divenne l’attuale inno nazionale della Germania.

Grazie a un’attenta ristrutturazione, l’attuale disposizione delle stanze corrisponde a quella originale.  Il giardino della casa è stato ricostruito secondo modelli storici ed è accessibile ai visitatori: un’oasi verde e segreta non lontana dall’arteria dello shopping che è la via Mariahilfer Strasse.

Altre informazioni: https://www.wienmuseum.at/en/locations/haydnhaus.

[Contributo di Österreich Werbung]

NELLA FOTO, l’ultima residenza di Joseph Haydn nella via che porta il suo nome nel sesto distretto di Vienna.

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