Sabato 18 Maggio 2024

10.07.29 Palais Equitable Vienna wienwieden2009218Per Hypo Group Alpe Adria, dopo la nazionalizzazione, la parola d’ordine è “risparmiare” e “vendere” o “svendere” tutto ciò che non riguarda direttamente l’attività bancaria. Gottwald Kranebitter, cui è stata affidata la “mission” di risanare la holding carinziana, vuole (o deve) liberarsi al più presto di mobili e immobili divenuti ormai un peso per il gruppo. Non soltanto veicoli e imbarcazioni acquistate in leasing da clienti che poi non hanno più avuto i mezzi per pagare le rate e che ora riempiono parcheggi e darsene a spese di Hypo Group, ma anche alcuni immobili di prestigio che ai tempi di Wolfgang Kulterer avevano rappresentato – o avrebbero dovuto rappresentare – il fiore all’occhiello dell’istituto bancario, manifestazione visibile delle “magnifiche sorti e progressive” che stavano accompagnando la sua crescita apparentemente inarrestabile.

Quella crescita, invece, subì un primo arresto nel 2006, quando venne alla luce una perdita di 329 milioni, subita nel 2004 ma tenuta nascosta fino ad allora falsificando i bilanci di due esercizi finanziari. Poi, nel 2009, la scoperta di “buchi” ben maggiori, per crediti concessi con troppa disinvoltura, soprattutto in Croazia, e divenuti nel tempo inesigibili. Buchi tali da portare Hypo Group sull’orlo del fallimento.

In questo scenario catastrofico non aveva più senso tenere in vita progetti di prestigio. Meglio fare un passo indietro, recuperare il recuperabile e tentare di ripartire da posizioni meno ambiziose. Rientra in questa linea la vendita che sta avvenendo proprio in questi giorni del Palais Equitable, a Vienna. Era la sede prestigiosa di Hypo Group nel cuore della capitale, all’angolo tra la Kärnten Strasse e il Graben, con vista sul duomo di Santo Stefano. In questo palazzo, che appartiene alla storia di Vienna, la holding carinziana possiede un mezzanino di 764 metri quadrati, il cui valore commerciale varia tra i 6,1 e i 7,6 milioni di euro. L’immobile è molto appetitoso e vi sarebbero già acquirenti disposti a sborsare quella somma. Ma Kranebitter ha fretta di vendere e la fretta, in questi casi, rischia di far abbassare il prezzo. Ceduto Palais Equitable, Hypo Group non si troverà senza un tetto a Vienna. Dispone di un’altra sede sul Parkring, dove saranno concentrate tutte le sue attività nella capitale.

Il palazzo nel cuore di Vienna è soltanto il primo di una serie di immobili di grande prestigio in vendita, che comprende, tra gli altri, lo Schlosshotel sul Wörthersee, i campi di golf di Seltenheim e Finkenstein, il Lamplhof sempre sul Wörthersee, altri hotel e immobili in Croazia.

Lo Schlosshotel è sicuramente il più importante tra i “gioielli” di Hypo Group. La holding vi ha investito oltre 100 milioni di euro, per l’acquisto dell’immobile da Gunter Sachs e per la sua trasformazione in un hotel a 5 stelle. Tutti in Carinzia ricordano la serata di gala con cui Wolfgang Kulterer nel 2005 aveva festeggiato l’avvio del progetto, invitando 700 vip da mezza Europa. La tv pubblica aveva ripreso in diretta l’evento.

Sei anni dopo quella storia è già all’epilogo e senza un lieto fine. La vendita dovrebbe essere conclusa entro questo mese. Acquirente favorito sembra essere il gruppo italiano Serramarina, ma potrebbe incontrare la concorrenza della catena alberghiera Kempinski. Serramarina ha offerto 54,3 milioni, poco più della metà di quanto ha speso finora Hypo Group.

Tra i tanti beni in procinto di essere venduti, ce n’è uno che invece è già passato di mano. Si tratta di un terreno di 1,6 milioni di metri quadrati lungo la costa croata, nelle vicinanze dell’isola di Brioni. Hypo Group lo ha venduto per 79 milioni di euro a Danko Koncar, industriale croato del cromo, proprietario di miniere in Sudafrica e di un gruppo finanziario con sede a New York. Koncar se ne servirà per fare ciò che intendeva farvi Hypo Group: strutture ricettive e turistiche.

Accanto agli immobili, di cui Hypo Group intende disfarsi, vi sono duemila yacht, di cui 700 ormeggiati lungo la costa croata, tra Umago e Dubrovnik, acquistati in leasing da clienti divenuti insolvibili. Sono imbarcazioni di  varie dimensioni, alcune dal prezzo “accessibile”, altre del valore che supera il milione di euro, che portano i nomi prestigiosi del gruppo Ferretti, di Aqua Viva, di Pershing. Hypo Group vuole liberarsene al più presto, pur sapendo che un’offerta così massiccia sul mercato potrebbe far precipitare i prezzi. Ma rinviarne la vendita significa sobbarcarsi chissà fino a quando i costi non da poco dell’ormeggio, della manutenzione e della sorveglianza. L’imperativo dunque è vendere, anche a un prezzo scontato del 40%. Per riuscire comunque a intercettare le offerte migliori sarà creata una piattaforma su internet, sulla quale sarà presentata tutta la “flotta” in vendita. Per chi è interessato a comprare, questa è l’occasione buona.

Nella foto, Palais Equitable di fronte al duomo di Santo Stefano, a Vienna, dove Hypo Group aveva la sua sede di rappresentanza nella capitale.

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