Sabato 18 Maggio 2024

16.05.29 Graz, trattoria 'Capperi!'Dopo austriaci e tedeschi, sono gli italiani gli ospiti più affezionati a Graz. Capoluogo della Stiria, patrimonio mondiale Unesco per il suo centro storico e per il castello barocco di Eggenberg, “capitale dei sapori” dell’Austria, come deciso dal Ministero dell’agricoltura austriaco, e “City of design Unesco”, Graz ha tanto da offrire. E lo sanno bene i tanti italiani che hanno deciso di andare a viverci.

“Ci sono opportunità culturali di grande interesse, con una scelta infinita di occasioni per ascoltare musica dal vivo”, racconta Roberto Gatti, un ventitreenne romano che studia lirica alla Kunstuni Graz,  l’università d’arte. “Il Mumuth, il modernissimo teatro universitario accessibile anche al pubblico esterno, propone grandi classici, come le opere di Mozart o i concerti di musica da camera, ma anche un ricco calendario dedicato alla musica jazz, che qui a Graz è davvero una cosa seria. Consiglio anche i concerti dell’accademia di musica contemporanea Impuls (www.impuls.cc) e tra giugno e luglio Styriarte, il festival di musica classica e antica nel centro storico cittadino”.

Ma non c’è solo la musica. “Lo Joanneumsviertel, un vero e proprio quartiere della cultura, che unisce una mediateca multimediale, il meraviglioso Museo di scienze naturali, la Neue Galerie, una galleria d’arte moderna dove passare dal Biedermeier all’Azionismo viennese, e una modernissima biblioteca è imperdibile“, spiega Francesca Amone, che gestisce la Libera biblioteca italiana Arca, in Leonhardstraße, un luogo che stimola lo scambio culturale tra italiani e austriaci. “E poi, per capire davvero Graz, non bisogna perdersi, dal 16 al 18 settembre, Aufsteirern, il festival stiriano, per godersi, per 24 ore, musica, danze, sapori e  cultura stiriana al più alto livello”, aggiunge.

“C’è anche una Graz di puro design”, aggiunge Chiara Stefani, che a Graz fa la mamma. “La Kunsthaus, il museo di arte contemporanea che pare un alieno planato tra i tetti del centro storico, è una meta imperdibile. Vale la pena, poi, spingersi sino ai giardini botanici universitari, in Holteigasse: le tre modernissime serre sono gli edifici più luminosi del mondo. In pratica c’è solo trasparenza che abbraccia piante tropicali e desertiche”.

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C’è tanto da scoprire  anche per chi cerca i sapori italiani tradizionali. Stefania gestisce “Capperi!”, in Mariahilferstrasse, un ristorantino dedicato ai piatti della tradizione campana. “Facciamo arrivare gli ingredienti direttamente dall’Italia e seguiamo le ricette della nonna: la gente di Graz ci ha accolto bene e abbiamo anche tanti italiani di passaggio, desiderosi di riassaporare i piatti di casa”, racconta.

In Nikolaiplatz da “La Madonnina” si può trovare dell’ottimo pesce. “Accogliamo gli ospiti con del pesce italiano e piccole coccole come il pane fatto in casa”, racconta con entusiasmo  lo chef Mauro. Si gusta il meglio della tradizione italiana anche all’Enoteca dei Ciclopi, in Sackstraße.  “Curiamo con grande passione l’abbinamento tra i piatti e i vini, il nostro fiore all’occhiello, e puntiamo sulla tradizione italiana, spaziando dal nord al sud, sempre facendo attenzione alla stagionalità”, commenta lo chef Vincenzo Arrigo.

Al wine bar “Il  Vicolo”, in Franziskanergasse, il foggiano Mario Donatacci ha ricreato la tradizione della pizzicheria pugliese. “Offro i migliori vini di Puglia abbinati a salumi, formaggi, sott’olii e sott’aceti pregiati. Per poi concludere con un ottimo caffè”.

Infine c’è anche un indirizzo dedicato allo shopping gourmand. “Da ‘Gusto Italia’, in Sporgasse, si trovano delizie, come la porchetta di Ariccia, il pecorino romano, la mozzarella di bufala campana, l’aceto balsamico di Modena: li porta a Graz settimanalmente Cosimo Ursi, il nostro titolare”, spiega Sigrid Herler, una delle dipendenti. Per la gioia dei grazesi, che ne vanno pazzi, ma anche per gli italiani che soffrono di Schwermut, malinconia, e sognano i sapori e i profumi di casa.

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A Graz è possibile visitare la città risparmiando grazie ai pacchetti week-end e 3 per 2. Il Design Hotel Daniel, ad esempio, propone un pacchetto 3 per 2  a 97,50 euro a persona in camera doppia. L’offerta comprende 3 pernottamenti con la colazione, un ticket valido 48 ore per l’Universalmuseum Joanneum, per l’ingresso gratuito in tutti i musei cittadini, il libero utilizzo della sauna, il wi-fi in camera e una riduzione sulle tariffe del parcheggio. La proposta è valida dal 1. luglio al 31 agosto e dal 30 ottobre al 22 novembre. Altre informazioni turistiche in www.graztourismus.at/it.

[Contributo di Anna Pugliese]

 

NELLA FOTO, il piccolo ambiente del ristorantino “Capperi!”, situato in Graz centro.

 

AGGIORNAMENTO – Un lettore ci ha avvertito, piuttosto sgarbatamente, che uno dei ristoranti menzionati nel blog è stato chiuso. Lo ringraziamo della segnalazione, perché effettivamente “La Madonnina” in Nikolaiplatz non c’è più. L’articolo era stato scritto su appunti presi in precedenza, quando il locale era ancora aperto. Ce ne scusiamo con i lettori. Nel frattempo è stato chiuso temporaneamente anche il negozio “Gusto Italia”, in Sporgasse, per lavori di ristrutturazione. Dovrebbe riaprire a metà giugno.

Un altro lettore, in maniera altrettanto sgarbata, ci ha scritto: “Chi se ne frega del pecorino romano, dei capperi siciliani, dei vini pugliesi a Graz…”. Forse a lui non gliene può fregare di meno, ma ai grazesi e in generale agli austriaci sì. Come agli italiani piacciono i Kaiserschmarren e la Wiener Schnitzel, così molti austriaci non vedono l’ora di mettere piede in Italia, per gustare le nostre pietanze, del nord, del centro e del sud Italia. Perché dunque privare ai nostri produttori di vendere le loro eccellenze sul mercato austriaco? Esiste un “pensiero unico” anche tra i fornelli? Se al lettore questo non va, se ne faccia una ragione.

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