Sabato 18 Maggio 2024

C’eravamo tanto odiati, ma non così tanto da impedirci di metterci d’accordo per governare insieme. Potrebbe essere questo il senso del “matrimonio di interessi” celebrato ieri a Sankt Pölten, capoluogo della Bassa Austria, nella prima seduta del Landtag (il consiglio regionale), che ha visto nascere la giunta Övp-Fpö. Övp è la sigla del Partito popolare, mentre Fpö è quella dell’estrema destra sovranista.

Övp e Fpö sono partiti che si odiavano e continuano ad odiarsi anche adesso, ma che in nome della Realpolitik hanno deciso di governare insieme il Land più importante dell’Austria. Come ciò sia potuto accadere lo ha spiegato ieri in consiglio la stessa Johanna Mikl-Leitner, segretaria dell’Övp e governatrice uscente e (ri)entrante del Land.

“All’inizio c’erano forse soltanto scuotimenti di capo sulle vedute dell’altra parte. Presto però si è trasformato in uno scontro aperto e in odio reciproco”, ha dichiarato Mikl-Leitner, che ora si appresta a governare per 5 anni con gli alleati che odia e da cui è odiata. Certo, sarebbe stato più facile togliersi di mezzo – ha soggiunto Mikl-Leitner – ma invece si è voluto tentare “di far incontrare di nuovo gli avversari. Anche se ad alcuni questo può apparire ripugnante, è una esigenza del nostro tempo muoversi l’uno verso l’altro e costruire ponti”.

Quanto la situazione sia “ripugnante” e quanto i membri della nuova coalizione si odino lo si evince senza molti sforzi dalle foto della giornata, che li ritraggono rabbuiati in volto, come se stessero andando a un funerale, non alla seduta costituente della nuova giunta.

Le votazioni hanno confermato i dissapori. I due partiti dispongono di 37 dei 56 seggi del Landtag. Hanno concordato che la poltrona di governatrice sarebbe andata a Mikl-Leitner, leader del partito più votato, mentre vicegovernatore sarebbe stato eletto il leader dell’Fpö, Udo Landbauer. Il gruppo dell’Fpö, tuttavia, ha fatto sapere subito che, fedele a ciò che aveva affermato in campagna elettorale, non avrebbe dato il suo voto a Mikl-Leitner. In altre parole, la candidata alla presidenza del Land non avrebbe ricevuto il voto del suo alleato di governo.

Per consentirne comunque l’elezione, i consiglieri dell’Fpö hanno fatto in modo che le loro schede fossero dichiarate nulle. Poiché per l’elezione del Landeshauptman (o, in questo caso, della Landeshauptfrau) è richiesta la maggioranza dei voti validi, Johanna Mikl-Leitner c’è l’ha fatta con i 23 voti del suo partito (che non sono la maggioranza dei voti dei consiglieri, ma superano i voti dei partiti di opposizione, che ovviamente hanno votato contro), cui si è aggiunto un altro voto di cui non è stato possibile accertare la provenienza (la votazione avviene con scheda segreta). Anche Udo Landbauer ha negato il suo voto alla donna di cui nei prossimi anni sarà il vice. A sua volta Landbauer è stato eletto con 25 voti. Significa che hanno votato per lui i 14 consiglieri dell’Fpö, cui si sono aggiunti i voti dell’Övp, ma non tutti: 12 si sono astenuti.

Se queste sono le premesse, a Vienna ieri c’era già chi si chiedeva quanto questo governo sarebbe potuto durare. Non siamo in grado di fare pronostici, ma lo terremo d’occhio e ne renderemo conto ai lettori di questo blog.

NELLA FOTO, la fredda stretta di mano tra Johanna Mikl-Leitner e Udo Landbauer, dopo l’elezione. Guardate le loro facce e le facce dei consiglieri che assistono sulla destra.

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