Domenica 2 Giugno 2024

11.04.19 Nuova squadra Övp nel governo team_190411apa_726Il cambio al vertice del Partito popolare austriaco (Övp), dovuto alle condizioni di salute del segretario in carica Josef Pröll, ha avuto un effetto domino sul governo, di cui il dimissionario Pröll era vicecancelliere. Il ministro degli esteri Michael Spindelegger, che ne ha preso il posto alla guida del partito e alla vicecancelleria (pur conservando il dicastero degli Esteri), ha cambiato da cima a fondo la squadra di governo, sostituendo alcuni ministri con volti nuovi e affidando nuovi compiti ai ministri già in carica.

Gli aspetti che balzano di più all’occhio sono il ruolo preminente assunto dalle donne, con tre ministre in dicasteri chiave, la presenza di un sottosegretario di 24 anni, forse il più giovane membro di un governo nella storia dell’Austria, e il reclutamento di due “Quereinsteiger”, vale a dire di due persone prese dalla cosiddetta “società civile”, al di fuori del partito. Le motivazioni alla base di questa rivoluzione sono ancora oggetto di speculazioni e ipotesi. È da ritenere che Spindelegger abbia voluto giocare il tutto per tutto per rilanciare l’Övp, in calo di consensi, prima delle prossime elezioni del 2013. Ai giornalisti intervenuti ieri alla conferenza stampa, tuttavia, Spindelegger non ha fornito questa spiegazione. Il nuovo leader dei popolari ha parlato di scelte effettuate in base a criteri che tengono conto dell’esperienza, ma anche dell’età e del sesso, per affidare maggiori responsabilità alla componente femminile.

Nella nuova squadra dell’Övp al governo figurano tre donne. Una è Maria Fekter, che passa dal ministero degli Interni  a quello delle Finanze (retto finora da Pröll). Il suo posto, al ministero degli Interni, sarà assunto da Johanna Mikl-Leitner (attuale assessora agli affari sociali nel Land Bassa Austria). La ministra dell’Università e della ricerca scientifica Beatrix Karl subentra a Claudia Bandion-Ortner alla guida della Giustizia.

La “mascotte” del nuovo governo è Sebastian Kurz, 24 anni, capo dell’organizzazione giovanile dell’Övp. Sarà sottosegretario all’integrazione nel ministero della Giustizia. Spindelegger lo ha voluto perché è di Vienna e, come tale, conoscerebbe molto bene i problemi derivanti dalla forte presenza di immigrati, clandestini  e non.

Gli “esterni” nel rimpasto di governo sono Karlheinz Töchterle, rettore dell’Università di Innsbruck, che diventerà ministro della Ricerca scientifica, e Wolfgang Waldner, direttore del Wiener Museumsquartier, che sarà sottosegretario agli Esteri. Waldner, come Töchterle, non è un politico di professione, ma ha esperienza in campo diplomatico, avendo lavorato come addetto culturale all’ambasciata austriaca di Washington e successivamente come direttore dell’Istituto austriaco di cultura a New York.

Di lui ricordiamo un’intervista rilasciata alla “Kleine Zeitung” una decina di anni fa, mentre era in visita alla famiglia, in Carinzia. Waldner aveva dato appuntamento al giornalista non nella casa dei genitori, ma su un’altura della valle del Gail. E alla domanda, perché avesse scelto proprio quel posto così fuori mano, aveva risposto: “Quando faccio ritorno in Carinzia – citiamo a memoria – vengo sempre qui, perché da qui, oltre quei monti là in fondo (indicava la zona di Pramollo-Naßfled), si riesce a vedere un lembo d’Italia. E a me pare, così, di poter attingere al patrimonio di arte e di cultura di cui quel Paese è così ricco”.

Della componente popolare del governo facevano parte anche i ministri Nikolaus Berlakovich e Reinhold Mitterlehner. Erano responsabili rispettivamente dei dicasteri dell’Agricoltura e dell’Economia e resteranno tali.

Nella foto, la nuova squadra di ministri dell’Övp nel governo austriaco voluta dal nuovo segretario Michael Spindelegger

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