Sabato 18 Maggio 2024

16.05.26 Nenzing, sparatoria alla festa rock 1Le elezioni presidenziali in Austria hanno fatto quasi scomparire nelle pagine interne dei giornali uno sconvolgente fatto di sangue accaduto la sera di domenica scorsa, durante un concerto rock all’aperto a Nenzing, piccola località di 6.200 abitanti nella zona di Bludenz (Vorarlberg). L’evento era stato organizzato, come ogni anno, dal locale moto club “The Lords”: 48 ore consecutive di musica dal vivo per bikers, ma anche per tutti quelli dei dintorni.

La sparatoria è avvenuta verso le 3 di notte. Nonostante l’ora tarda, nell’area del concerto erano rimaste ancora circa 300 persone. È in quel momento che un uomo di 27 anni ha scaricato il suo fucile mitragliatore sulla folla che partecipa all’evento musicale e poi ha puntato l’arma contro di sé, uccidendosi. Il bilancio è di due morti (oltre al suicida) e di 11 feriti, uno dei quali in pericolo di vita.

L’autore della strage è un operaio, simpatizzante nazista, già condannato otto volte per lesioni personali e minacce. Dal 2013 era membro dell’organizzazione di estrema destra “Blood and Honour”.

Benché, visti i suoi precedenti, gli fosse stato proibita la detenzione di armi, la sera di domenica era uscito di casa portando con sé due fucili d’assalto M92 Zastava, di produzione serba, che assomigliano molto ai Kalaschnikow. Si è servito di una delle di quelle armi per fare fuoco sul pubblico. Ha sparato a caso nel mucchio, da una distanza di circa 80 metri, con il solo scopo di uccidere, non importa chi.

Sconvolgente anche la futilità delle ragioni all’origine del folle gesto: una lite con la compagna, che partecipava con lui alla serata rock. L’uomo aveva lasciato la festa irritato e aveva fatto rientro a casa con il furgoncino della ditta per cui lavorava. Ma dopo un paio di ore era tornato al concerto, questa volta portando con sé le armi. Qui aveva avuto un nuovo scontro con la compagna, dopodiché era andato al parcheggio e aveva prelevato dal veicolo uno dei due fucili. Con quell’arma aveva incominciato a sparare all’impazzata sulla folla. Un uomo di 33 anni di Lustenau era morto sul colpo, trafitto da una raffica al petto. Poi era stata la volta di un 48enne del posto, morto dissanguato. Altre 11 persone – tra cui un giovane del Liechtenstein, una donna svizzera – erano state colpite dai proiettili. Soltanto una di esse, un uomo di 54 anni, era apparso inizialmente in pericolo di vita, ma ieri ha potuto lasciare l’ospedale.

Mentre il ventisettenne sparava, la compagna, che si trovava al suo fianco, era corsa via terrorizzata, per mettersi al sicuro. Con il cellulare aveva dato l’allarme alla polizia. Erano subito accorse forze dell’ordine, vigili del fuoco, ambulanze. Gli inquirenti hanno trovato nel furgone il secondo fucile e un caricatore, che l’assassino probabilmente aveva portato con sé, per servirsene dopo aver esaurito i colpi della prima arma.

Una perquisizione domiciliare ha permesso di scoprire in un baule di metallo bombe a mano, munizioni da guerra, una pistola a gas, nonché pubblicazioni e altro materiale riferibile all’area neonazista austriaca.

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16.05.27 Nenzig, motoraduno sul luogo della sparatoriaEsiste un grande spirito di solidarietà tra i bikers. Si stenta a credere che la comune passione per la motocicletta possa da sola spiegare gesti di aiuto reciproco, di vicinanza, di sostegno. Si conoscono casi di fan della moto in difficoltà finanziarie, che hanno retto soltanto grazie al contributo di tanti altri amici delle due ruote. O di persone gravemente ammalate, che hanno ricevuto la visita quotidiana e l’incoraggiamento degli amici motociclisti.

Un simile atteggiamento è emerso anche a Nenzing, dopo l’episodio che abbiamo descritto sopra, avvenuto appunto in una festa musicale organizzata per i bikers dal motoclub locale “The Lords”. Qui ieri si sono dati appuntamento 1500 motociclisti di tutto il Vorarlberg, per commemorare le due vittime di domenica scorsa. L’idea era partita dalla Vorarlberger Biker Union, immaginando che la risposta sarebbe venuta soltanto dagli appassionati della zona. Invece il passaparola ha richiamato motociclisti da tutto il Land e dall’intera zona del Bodensee, il lago di Costanza.

Il raduno è stato fissato a Feldkirch, da dove si è mosso un corteo che in circa 40 minuti ha raggiungo Nenzing. Tra le 800 e le 1000 le moto partecipanti, con 1500 motociclisti in sella. L’affollamento di biker era tale, che sono stati necessari 14 minuti prima che l’ultima moto potesse mettersi in moto e partire. Al tragitto hanno preso parte anche molti bikers che domenica erano presenti al concerto rock dei “The Lords”, tra cui anche alcuni di quelli che erano rimasti feriti nella sparatoria.

Quando il corteo è giunto a Nenzing ha incominciato a piovigginare. Il vescovo Benno Elbs ha pronunciato brevi parole di cordoglio. “Anche il cielo oggi piange – ha detto – Molti di noi piangono, sono feriti”. Il sindaco Florian Kasseroler (dell’Fpö, il Partito liberalnazionale), ha deposto una corona a nome del Comune, rivolgendo parole di cordoglio ai familiari delle vittime. Al termine è stato osservato un minuto di silenzio, mentre alcuni motociclisti accendevano dei ceri. L’incontro si è concluso con la preghiera del “Padre nostro”. 

 

NELLA FOTO, il luogo del concerto rock, a Nenzing, dove è avvenuta la sparatoria.

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