Sabato 18 Maggio 2024

15.03.27 310x0_1409144980308_niqabL’immagine che i combattenti dell’Isis stanno dando di sé – quasi di certo intenzionalmente – è quella di spietati tagliagole, fanatici assassini e distruttori di monumenti antichi. Ora, però, dobbiamo anche aggiungere quella di “bei tenebrosi” che affascinano le ragazze, quanto meno le ragazze che vivono in paesi occidentali, ma con radici islamiche. Non si spiega altrimenti il caso di tre giovani di Graz, tutte provenienti dalla Cecenia, arrestate l’altro ieri dalla polizia, perché intenzionate a unirsi ai combattenti della “guerra santa” e a offrirsi loro in sposa. Lo stesso proposito manifestato in gennaio da altre due ragazze di Salisburgo, una di famiglia cecena e l’altra bosniaca, anch’esse desiderose di andare a nozze con i combattenti della jihad.

Dall’Austria sono ormai partite quasi 200 persone alla volta della Siria per combattere. Ma solo le donne, di cui abbiamo notizia, se ne sono andate anche con propositi matrimoniali.

Le ultime tre, finite in carcere l’altro ieri, sono rispettivamente di 15, 16 e 19 anni. Risulta facessero una vita apparentemente normale: le più giovani frequentavano una scuola, la diciannovenne era apprendista parrucchiera. La polizia è giunta sulle loro tracce prima che lasciassero il paese, grazie all’arresto in gennaio delle due aspiranti-combattenti di Salisburgo. Dalle indagini svolte a quel tempo, erano emersi contatti con le tre ragazze di Graz. Gli inquirenti le avevano tenute d’occhio, intercettando alcune loro telefonate con i combattenti della jihad.

Pare che le due più giovani fossero in procinto già nel dicembre scorso di partire per la Siria con le due di Salisburgo, ma all’ultimo momento avevano cambiato idea. Ciò però non ha evitato loro l’arresto, perché – spiega Christian Kroschl, della Procura di Graz – costituisce illecito già il “sostegno morale e psicologico” ai terroristi, anche senza partecipare materialmente alle loro azioni. L’apprendista parrucchiera, invece, intendeva lasciare l’Austria il 24 aprile, con un volo da Vienna a Istanbul e da lì in Siria. Aveva già acquistato il biglietto aereo.

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