Sabato 18 Maggio 2024

15.03.24 Monastero domenicano di Friesach 2Anche gli ordini religiosi dell’Austria soffrono la crisi delle vocazioni. Suore e frati sono sempre in minor numero e sempre più vecchi. I monasteri si svuotano e con l’esodo degli ordini religiosi che li custodivano si interrompe una storia secolare.

Due anni fa era toccato alla chiesa di Friesach, la cittadella medioevale meglio conservata della Carinzia, paragonabile alla nostra Venzone. L’edificio di culto era stato costruito 800 anni fa e con l’annesso convento era il più antico dell’intera area di lingua tedesca. Vi erano rimasti ormai due soli frati dell’ordine domenicano, il più giovane dei due aveva 76 anni. Impossibile continuare così. La chiesa, che era meta ogni anno di migliaia di visitatori, è stata chiusa e i due religiosi se ne sono andati, lasciando un biglietto sulla porta per spiegarne le ragioni.

Da allora la chiesa è in vendita, ma non risulta che abbia trovato compratori. E ora è in vendita anche l’annesso chiostro, che era affidato alle suore domenicane. Anche per loro è venuto il momento di gettare la spugna, perché ridotte ormai a un numero esiguo e troppo vecchie per aver cura di un convento costruito 1.100 anni fa, per un numero di “inquilini” di gran lunga superiore.

Della vendita del convento si sta occupando l’agenzia immobiliare Immowelt. Dal suo sito internet si apprende che l’intero convento, per una superficie di 1800 metri quadrati, più altri 3777 metri di terreno scoperto, si può acquistare per 499.000 euro, più una provvigione del 3% e l’Iva al 20%. Tra le note descrittive colpisce l’anno di costruzione: 900. Proprio 900, non 1900.

È in vendita un pezzo di storia della Carinzia e, con esso, anche un pezzo di storia delle suore che per secoli ne hanno fatto parte. Perché con il convento sono state messe in vendita anche tutte le loro suppellettili. I pezzi migliori sono stati subito piazzati. Ne sono rimasti ancora 250, che in questo momento sono in vendita all’asta sul sito on line di una ditta di Klagenfurt (www.cavinnash.at).

Il catalogo virtuale offre un po’ di tutto, dagli oggetti religiosi, soprattutto quadri e sculture, alle cose che facevano parte della vita quotidiana delle suore, dalle panche alle brocche e ai catini per la toeletta, dai vasi da notte alle sedie a sdraio, in cui ci piace immaginarcele adagiate in una pausa di riposo, tra l’”ora” e il “labora”. Ci sono inginocchiatoi, armadi, candelabri, piccole acquasantiere da camera, grotte del presepio, persino un tabernacolo in legno decorato con disegni verdi (il catalogo precisa che manca la chiave, ma che comunque lo sportello è aperto), forse il pezzo più prezioso della collezione, offerto a base d’asta per 50 euro (ieri aveva raggiungo i 130).

Tra i pezzi più interessanti, un libro con le regole dell’ordine, stampato a Regensburg nel 1847, sei messali e libri di preghiera dell’800, un prezioso libro del pellegrinaggio a Roma del 1888 per il giubileo di papa Leone XIII, con 29 illustrazioni e titolo in lettere dorate. Di un certo interesse anche una silografia di Switbert Lobisser, l’artista carinziano che dopo il 1938 aveva decorato le pareti del Landtag di Klagenfurt con affreschi celebranti il nazismo (fatti rimuovere da Jörg Haider, perché ritenuti incompatibili con la sede di una istituzione democratica). Nella silografia conservata nel convento non si fa apologia del nazismo ma si vede soltanto una mugnaia, che ora chiunque può portarsela a casa per 55 euro.

Il tempo per le offerte scade il 19 aprile. Poi, tutto l’invenduto finirà in un inceneritore.

 

NELLA FOTO, l’antico convento di Friesach, costruito 1100 anni fa, accanto alla chiesa di San Nicola, costruita “soltanto” 900 anni fa.

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