Sabato 18 Maggio 2024

Tauernbahn 800_139_213_260_k541_001_Z41863_Stt_29_08_2009_tbCon la fine del 2009 si è completato il raddoppio della ferrovia dei Tauri, il più importante asse di traffico transalpino dell’Austria, dopo quello del Brennero. Che l’opera sia stata portata a termine nell’anno in cui cadeva il centenario della costruzione della linea di 81 chilometri che collega Villaco a Salisburgo è solo un caso, ma può essere letto come segno di buon auspicio per una arteria di traffico fondamentale per i collegamenti tra centro Europa e bacino adriatico. Una direttrice di viaggio che dà finalmente un senso anche alla ferrovia Pontebbana, rimasta finora senza un seguito al di là del confine austriaco di Tarvisio.

Mentre infatti la direttrice per Vienna è ancora di là da venire (avremo occasione di riparlarne), quella per Salisburgo (e quindi per la Baviera e per il Nord Europa) è da qualche settimana una realtà. Dove fino a ieri si poteva viaggiare al massimo a 70 chilometri all’ora, ora sono consentite velocità fino a 110-120 chilometri. Ma soprattutto è aumentata la capacità di trasporto, dai 180 treni giornalieri di quarant’anni fa ai 220-250 consentiti ora dalla linea a doppio binario.

Abbiamo fatto riferimento a 40 anni fa, perché è nel 1969 che sono stati avviati i primi lavori di ristrutturazione della linea, fino ad allora rimasta come l’avevano costruita nel 1909. Non è stata un’impresa semplice – né dal punto di vista tecnico, né da quello finanziario – e ciò spiega il tempo che si è reso necessario per portarla a termine. Del resto si tratta di una ferrovia d’alta montagna, con numerosi viadotti, tunnel, muraglioni di contenimento, paravalanghe. Nonostante le correzioni apportate al tracciato, resta comunque una linea con pendenze fino al 28 per mille.

L’ultima tranche dei lavori ha riguardato il raddoppio della “rampa” Spittal-Mallnitz, di 9 chilometri, con un investimento di 90 milioni di euro. Si tratta dell’ultimo tronco a sud dei Tauri, prima dell’ingresso in galleria che sbocca a nord nella valle di Bad Gastein. Sono stati completati in tempo per poter entrare in esercizio con il nuovo orario invernale. Era il tratto più complicato di tutta la linea.

L’altro intervento più difficile risale al 2004: il raddoppio dei binari nella galleria dei Tauri e l’adozione di tutti gli strumenti necessari per renderne sicuro l’attraversamento, con un costo di 60 milioni. Complessivamente i lavori effettuati sulla linea dal 1969 a oggi, compresa la realizzazione di strutture di servizio, come stazioni, binari di raccordo e altro, hanno comportato un investimento di un miliardo e mezzo. Il risultato più evidente è la durata del viaggio, ridotta di un’ora rispetto a 40 anni fa.

Tauernbahn 800_Pfaffenberg_Zwenberg_parallel_05_07_2009In realtà la linea non è tutta a doppio binario. Resta a un solo binario tra Böckstein e Bad Gastein (cioè all’uscita a nord della galleria dei Tauri), tra Angertal e Bad Hofgastein e a Klammstein (la strettoia che chiude l’imbocco della valle di Gastein a nord). Sono tratti molto brevi (in tutto 9 chilometri), per il momento non presi in considerazione, perché ininfluenti sull’alta capacità della linea.

Alta capacità che per ora è sfruttata soltanto in parte, con 18 treni passeggeri al giorno e 60-100 treni merci, a seconda della stagione. “Ma il nostro obiettivo – spiega l’ing. Christoph Posch, portavoce delle Ferrovie austriache – è di aumentare soprattutto il traffico commerciale, per migliorare il rapporto rotaia-gomma, che già oggi è soddisfacente”. Con 12-13 milioni di tonnellate di merci che viaggiano su treno, la linea dei Tauri è quella che presenta il miglior rapporto a livello europeo rispetto al trasporto su strada. Un confronto: in Germania è del 7%, in Italia del 6-7%; sulla linea dei Tauri (rispetto al trasporto sull’autostrada quasi parallela) è del 33%. Per completare il quadro: le merci trasportate per ferrovia in tutta l’Austria sono 96 milioni di tonnellate e il rapporto medio a livello nazionale è del 30%.

L’ing. Posch è convinto che ora, con il raddoppio completato, sarà possibile fare di più, promuovendo in primo luogo il trasferimento dei camion al completo su carri ferroviari, i cosiddetti Rola (“Rollende Landstrasse”), che attualmente sono quattro al giorno, ma che in breve tempo potrebbero raddoppiare, sottraendo altri Tir inquinanti all’autostrada.

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