Alle 17, vale a dire un’ora dopo la chiusura dei seggi, già si sapeva in Alta Austria chi aveva vinto e chi aveva perso le elezioni regionali. Soprattutto chi le aveva perse: il Partito socialdemocratico (Spö), precipitato dal 38,4% delle precedenti consultazioni al 24,9% di oggi, con un calo del 13,5% che probabilmente non ha precedenti nella storia elettorale austriaca.
Non è una sconfitta, è un naufragio, che non mancherà di avere ripercussioni anche sul piano nazionale. Perchè l’Alta Austria, con 1,4 milioni di abitanti, è il terzo Land del Paese e rappresenta il 17% dell’elettorato. Invano il leader regionale Erich Haider (nessuna parentela con lo scomparso Jörg, anche se il cognome è lo stesso) si è assunto con grande coraggio e onestà la responsabilità del disastro. Osservatori neutrali, ma anche dentro l’Spö, sono convinti invece che la bocciatura di oggi abbia origini lontane e sia stata determinata soprattutto dalla crisi di identità della socialdemocrazia a livello nazionale, incapace di dare adeguate risposte ai problemi che l’economia globale di oggi pone ai suoi elettori, soprattutto in tema di lavoro e sicurezza sociale.
Per questo Haider domani riunirà i vertici del partito, pronto a rassegnare le dimissioni. E per questo a Vienna potrebbe presto essere messa in discussione la leadership dell’attuale cancelliere socialdemocratico Werner Faymann, con ripercussioni sull’operatività del governo. Una prospettiva che i popolari (Övp), partner della coalizione, temono molto.
Temono al punto tale che, per non urtare troppo i socialdemocratici, oggi cercano di tenere a freno l’euforia, che pur sarebbe legittima, per lo straordinario risultato conseguito. Davano per scontata la perdita di qualche punto percentuale, secondo un trend in atto da tempo in tutta l’Austria, e invece sono balzati inopinatamente al 46,8%, con un aumento percentuale di 3,3 punti.
L’altro trionfatore della giornata è il Partito liberalnazionale (Fpö), che ha quasi raddoppiato i consensi (dall’8,4 al 15,3%) e si è collocato in terza posizione, scavalcando i Verdi che hanno mantenuto la posizione che avevano 6 anni fa (9,2%).
Note dolenti per il Bzö, il partito fondato dal defunto Haider. Con il risultato del 2,8% non avrà alcun rappresentante nel nuovo consiglio regionale. Il risultato di oggi in Alta Austria – che fa seguito a risultati analoghi in tutto il resto del Paese – lo condanna ormai definitivamente a restare un partito regionale, che conta (molto) soltanto in Carinzia.