Sabato 18 Maggio 2024

10.07.19 beichstuhl_karsten_schmidNon c’è più religione, verrebbe da dire, apprendendo che un parroco di Vienna ha deciso di vendere all’asta un confessionale della sua chiesa. Non una panca, non l’armadio dei paramenti, non vecchi candelabri che forse non servivano più, ma proprio un confessionale, che per chi ha fede – e un parroco dovrebbe averla – ha un valore sacramentale: è il luogo dove generazioni di credenti hanno confidato i loro peccati nel sacramento della penitenza. Persino in una città come Vienna, che cent’anni fa ha provato a sostituire al confessionale il lettino di Freud, la notizia desta scalpore.

E destano scalpore soprattutto i suggerimenti che il parroco ha fornito su ebay, il sito internet in cui ha posto all’asta il confessionale, per farne un uso diverso: potrebbe essere trasformato, ha scritto, in una casetta per i giochi dei bambini; oppure, opportunamente attrezzato, in una sauna per una sola persona; oppure infine adattato a mobile bar. Insomma, nessun limite alla fantasia.

Il confessionale in vendita non viene da un’antica chiesa del centro storico, ma da una parrocchia di periferia, quella di Hirschtetten, nel 22. distretto, la cosiddetta Donaustadt, quartiere di espansione relativamente recente al di là del Danubio, che ha inglobato al suo interno piccoli paesi che un tempo erano Comuni autonomi. Hirschtetten è uno di questi.

Il confessionale che alla parrocchia non serve più non sembra avere pregi artistici, né una lunga storia alle spalle. È un mobile squadrato, privo di eleganza, largo 2,67 metri e alto 2,15. Il prezzo a base d’asta era stato fissato a un euro e già al pomeriggio qualche buontempone aveva offerto 666 euro, con evidente riferimento al diavolo o al numero della bestia che appare nell’Apocalisse di Giovanni.

La corsa al rialzo si è fermata a metà pomeriggio, per intervento diretto dalla Diocesi, che ha bloccato l’asta e ritirato il confessionale. “La vendita pubblica di oggetti che servono all’amministrazione dei sacramenti o all’annuncio del Vangelo non è accettabile”, ha dichiarato Erich Leitenberger, portavoce della diocesi viennese, aggiungendo che “i confessionali non possono essere trasformati in saune o in mobili bar”.

Al parroco l’idea dell’asta era venuta per raccogliere i soldi necessari alla ristrutturazione della chiesa, che costerà 170.000 euro. “L’iniziativa dell’asta – ha soggiunto Leitenberger – va naturalmente interpretata come una richiesta di aiuto. Spero che si trovino sponsor disposti ad ascoltarla e a fornire alla parrocchia i mezzi che le servono per i lavori”.

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