Sabato 18 Maggio 2024

11.05.23 Gmünd, mostra Berglust; Edward_Theodore_Compton__GrossglocknerSono ormai passati vent’anni da quando Gmünd, cittadina medievale lungo l’autostrada dei Tauri, ha imboccato la strada dell’arte. Ogni estate i suoi palazzi storici e le sue strade e piazze diventano spazi per l’allestimento di mostre di artisti soprattutto contemporanei. La torre civica, il vecchio castello dei Lodron, la Reitschule (scuola di equitazione), la chiesa parrocchiale sono i luoghi destinati alle esposizioni, cui si aggiungono numerose gallerie private, sorprendendo i visitatori, che non si aspettano una simile offerta culturale in una località alpina tutto sommato marginale rispetto ai centri culturali e artistici della Carinzia.

La proposta di quest’anno – una delle proposte, perché ce ne sono tante altre – ha per tema la montagna. “Da vent’anni – spiega Erika Schuster, direttrice dell’associazione Kulturinitiative Gmünd – abbiamo cercato di portare l’arte in montagna (Gmünd si trova in mezzo ai monti, ndr). Ora invece portiamo i monti nell’arte”. Un gioco di parole per dire che la mostra allestita nella torre civica della cittadina è dedicata ai pittori degli ultimi tre secoli, che hanno scelto i paesaggi alpini come soggetto delle loro opere. Si tratta per lo più delle montagne che circondano Gmünd, gli Alti Tauri, ma anche di altre zone della Carinzia, fino alle Giulie slovene e italiane. In tutto un centinaio di quadri, messi a disposizione da venti collezionisti.

L’esposizione si intitola “Berglust” (voglia di montagne) e ha per sottotitolo “pittura di paesaggi alpini, da Ender a Compton”, quasi a voler delimitare lo spazio temporale delle opere, che risalgono nel tempo sino alla fine del 18. secolo, quando i monti cessano di incutere paura all’uomo e diventano luogo di esplorazione scientifica, prima ancora che alpinistica. È del 1800 la prima ascensione al Großglockner, la cima più alta dell’Austria, e quasi contemporaneamente vengono conquistate tutte le montagne più alte dell’arco alpino, dal Bianco al Tricorno.

L’arte figurativa è testimone di questo fenomeno. In Austria il primo pittore a provare interesse per l’ambiente alpino è Thomas Ender, artista che gode della protezione dell’arciduca Giovanni, quello al cui nome è intitolato il rifugio a più alta quota del Großglockner, l’”Erherzog Johann Hütte”, dove fanno tappa tutti gli alpinisti al ritorno dalla vetta per la via normale. Ender è ben rappresentato nella torre civica, che, con i suoi cinque piani senza ascensore, costituisce per se stessa una “sfida alpinistica” per tutti i visitatori, costretti a salire a piedi. E accanto a Ender non poteva mancare Markus Pernhart, con il suo celebre dipinto del Glockner, quello che appare immancabilmente in ogni libro o articolo dedicato alla storia del “gran campanaro”. Altre visioni artistiche del “re degli Alti Tauri” sono offerte da Eduard Manhart o da Otto Barth, pittore dello Jugendstil.

Pittori di montagna, ma anche alpinisti pittori. Uno di questi, cui è dedicato un intero piano della torre civica, è l’inglese Theodore Compton, bavarese di adozione, autore non solo di 27 prime ascensioni nelle Alpi Orientali, ma anche di numerosi dipinti di paesaggi, dal lago di Millstatt al Jof di Montasio, alle Dolomiti e, naturalmente, ai Tauri. Le sue riproduzioni alpine sono così dettagliate e precise che, in tempi in cui mancavano documentazioni fotografiche e non esisteva internet, molti colleghi alpinisti se ne servivano per orientarsi nelle loro ascensioni.

Non mancano pittori di epoca più recente, come Willibald Zunk, Anton Mahringer o Werner Berg. Appartengono ai giorni nostri artisti come Herbert Brandl, Harald Scheicher o quelli del “gruppo artistico e sportivo” Hochobir, che prende il nome dal monte delle Caravanche orientali, al confine tra Carinzia e Slovenia.

La mostra “Berglust” resterà aperta fino al 2 ottobre, tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. Giustifica una tappa a Gmünd, per chi è in viaggio sull’autostrada per Salisburgo. Altre notizie si possono leggere (anche in italiano) nel sito web http://www.stadtgmuend.at/it/ .

Nella foto, il Großglockner visto con gli occhi di Theodore Compton, alpinista e pittore anglosassone vissuto a cavallo tra il 19. e il 20. secolo.

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