Sabato 18 Maggio 2024

20.10.28 Michael Ludwig e Christoph Wiederkehr; i.f. Birgit HebeinSta per cambiare colore l’amministrazione comunale di Vienna. Resta il “rosso” della Socialdemocrazia, da sempre dominante nella capitale, ma questa volta non più in combinazione con il “verde” del partito ambientalista, bensì con il “rosa” della Neos. L’annuncio è stato dato ieri, dal sindaco uscente (e rientrante) Michael Ludwig (Spö), dopo una settimana di “sondaggi” con tutti i partiti presenti in consiglio comunale (a esclusione dell’estrema destra sovranista, rappresentata dall’Fpö, con cui Ludwig non ha voluto avere nulla a che fare).

Alla fine è prevalsa la scelta della Neos, come futuro partner nella giunta. La decisione di “scaricare” i Verdi, con cui l’Spö aveva governato Vienna negli ultimi dieci anni, è stata approvata all’unanimità dalla presidenza del partito e ratificata a maggioranza (due soli voti contrari) dalla direzione.

Nell’incontro con i giornalisti il sindaco Ludwig ha parlato della necessità, dopo due tornate legislative, di “osare un nuovo esperimento politico”. Ha riferito sui sondaggi della scorsa settimana, svoltisi con tutti i partiti in un clima cordiale e collaborativo. Con la Neos, tuttavia, sarebbero emersi molto più punti in comune, in particolare per quanto riguarda il problema Covid e i provvedimenti da assumere per il rilancio dell’economia. Alla Neos, inoltre, sta molto a cuore l’istruzione scolastica, considerata fondamentale per la crescita del Paese, e in questo campo i socialdemocratici sono disposti a lasciarle carta bianca.

Quel che Ludwig non ha detto è che la Neos ha solo 8 consiglieri (la metà di quelli dei Verdi, che sono 16) e appare perciò un partner più facile da gestire rispetto ai Verdi, cresciuti di peso alle ultime elezioni e diventati più esigenti. Negli ultimi mesi il sindaco aveva avuto frequenti attriti con essi, in particolare sulla discussa pedonalizzazione del primo distretto (ovvero il centro storico racchiuso tra il Ring e il Donaukanal). Inoltre Ludwig, subentrando nella carica di sindaco a Michael Häupl a metà mandato, si era ritrovato come vice Birgit Hebein, leader dei Verdi a Vienna, e tra i due non c’è stata una grande sintonia.

Queste le ragioni per dare il benservito ai Verdi.

Con l’Övp il discorso è diverso. Il partito del cancelliere Kurz aveva schierato in campo il ministro delle Finanze Gernot Blümel, contando su un successo di voti che avrebbe dovuto rimescolare le carte al Comune. Non è andata così. I voti, in effetti, si sono raddoppiati, ma hanno superato appena il 20%, insufficienti per contare. Blümel non era disposto a un ruolo subalterno, per cui nell’incontro di sondaggio avrebbe posto subito una condizione che sapeva benissimo non essere accettabile dalla controparte: aveva chiesto per sé l’assessorato alle Finanze.

Le trattative per la formazione della nuova giunta incominceranno subito, forse già oggi. La Neos (la denominazione completa è “Das neue Österreich”, “la nuova Austria”) è un partito liberale di centro, che potremmo collocare tra l’Övp e i Verdi. I temi che le stanno più a cuore sono l’istruzione, l’Europa, la democrazia diretta, nonché una riforma del sistema pensionistico ispirato a criteri di maggiore equilibrio generazionale (leggi: meno spese per i pensionati, per riservare maggiori risorse ai giovani, che altrimenti domani non avranno neppure la pensione).

Uno dei punti cari alla Neos – a cui l’Spö non è pregiudizialmente contrario – è la riduzione del finanziamento pubblico ai partiti, che in Austria è particolarmente generoso. Basti dire che il partito di Heinz-Christian Strache (l’ex leader dell’Fpö, cacciato dopo lo scandalo di Ibiza, si era presentato agli elettori di Vienna con una propria lista), pur non avendo ottenuto alcun seggio in consiglio comunale, ma essendo riuscito a piazzare alcuni suoi uomini in un paio di consigli di quartiere, riceverà dal Comune un rimborso spese elettorali di 1,7 milioni. Figuriamoci quanto riceveranno gli altri!

 

NELLA FOTO, il sindaco di Vienna Michael Ludwig, a sinistra, con il leader della Neos, Christoph Wiederkehr. Sullo sfondo si intravvede Birgit Hebein, vicesindaca uscente dei Verdi.

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