Lampeggianti accesi, ululato di sirene, colpi di clacson, palette della polizia che sporgono dai finestrini abbassati per aprire varchi tra le auto in coda. Sono scene di ogni giorno a Roma, quanto meno nel centro storico. Non c’è personaggio che conti delle pubbliche istituzioni che non goda del privilegio di svicolare nel caos del traffico urbano, superando code e ignorando i semafori, come, in teoria, spetterebbe soltanto ai mezzi delle forze dell’ordine e di soccorso.
Ma è in tutto il mondo così? È così anche a Vienna? Chi vive nella capitale austriaca o ci va di tanto in tanto conosce la risposta. Quando si vedono sfrecciare auto con le sirene o i lampeggianti accesi sono ambulanze o auto della polizia. Nessun cancelliere, nessun ministro, nessuna alta carica dello Stato usa queste segnalazioni acustiche o luminose per farsi strada ed evitare incolonnamenti. Va anche detto che ciò è possibile in una città dove il traffico non è così caotico come a Roma, perché i trasporti pubblici sono eccellenti e se ne servono tutti e perché le piste ciclabili consentono di muoversi in bicicletta con facilità, senza il rischio di finire sotto le ruote di qualche automezzo.
Ne parliamo qui oggi perché sono trascorsi 15 anni da quando sono state approvate le disposizioni per l’uso di auto di servizio con o senza lampeggianti e/o sirene. Sono disposizioni che riguardano i membri del governo e i vertici delle istituzioni dello Stato, perché per tutte le altre “autorità” pubbliche non se ne prevede l’uso.
Le norme sono molto semplici: possono accendere il lampeggiante sull’auto il cancelliere e i ministri, ma solo in circostanze speciali, per esempio se viaggiano in convoglio nel corso di una visita di Stato o se si muovono accompagnati da un servizio di protezione. Punto. In tutte le altre circostanze, anche se in viaggio per ragioni di servizio, cancelliere e ministri seguono le regole del Codice della strada, come tutti gli altri cittadini.
In Austria le auto di servizio autorizzate all’uso dei lampeggianti (qui le chiamano “Blaulicht”, dal colore blu dei lampeggianti fissati sul tettuccio o integrati nella mascherina anteriore) si distinguono talvolta anche per la targa. Quando il cancelliere Karl Nehammer ha accompagnato la nostra presidente del consiglio Giorgia Meloni all’incontro di Göttweig, si è servito di un’auto con la targa “A-1”.
La targa speciale è un privilegio concesso al cancelliere, ai ministri e a pochi altri: il presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, che ha la targa A-1000, il presidente del Parlamento, Wolfgang Sobotka, che ha la targa A-2, nonché i presidenti della Corte costituzionale, della Corte dei conti, del Consiglio di Stato e il Difensore civico. Ma negli spostamenti di ogni giorno questi personaggi lasciano la targa “speciale” nel bagagliaio e utilizzano quella normale, come tutti gli altri automobilisti. E, soprattutto, a loro non viene mai in mente di accendere i lampeggianti e men che meno la sirena.
NELLA FOTO, l’Audi con targa “A-1” con cui il cancelliere Karl Nehammer è stato accompagnato all’Opera di Stato di Vienna, per il tradizionale ballo del giovedì grasso.
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