Sabato 18 Maggio 2024

16.07.31 248 Freiburg, Colombipark; immigratiLe persone che in Austria prestano assistenza ai profughi in arrivo dicono che la gran parte di essi giungono in Europa con la convinzione che qui le città siano costellate di grattacieli. Forse hanno fatto confusione con altri continenti, ma è questa una delle ragioni per cui quasi tutti cercano di trovare alloggio a Vienna. In un Paese di villaggi alpini, dove le case grondanti di gerani non superano generalmente i due piani, soltanto Vienna sembrerebbe corrispondere in parte al loro sogno urbano.

Poi ci sono altre ragioni, più concrete, che li attraggono verso la capitale. Nella grande città vi sono più opportunità di trovare qualche occupazione (anche quando, non avendo ancora il titolo di rifugiati, non potrebbero averne) e soprattutto vi sono più probabilità di trovare altri immigrati del loro stesso Paese, se non addirittura della loro stessa regione di provenienza, su cui poter contare per un eventuale aiuto.

Questo fa sì che attualmente ben un quarto dei richiedenti asilo in Austria – che lo scorso anno, lo ricordiamo, erano stati quasi 90.000 – si trovino a Vienna. Gli afghani sono i più numerosi (5.400), seguiti dai siriani (5.200), dagli iracheni (2.700) e da altre nazionalità. Il loro numero ammonta complessivamente a 20.400 e per il loro sostentamento l’amministrazione comunale quest’anno ha messo a bilancio 104 milioni.

La situazione alloggiativa negli ultimi tempi ha subito un significativo cambiamento. Mentre inizialmente la maggioranza dei profughi erano alloggiati in strutture dello Stato e/o del Comune, ora il 62 per cento è ospite di privati ed entro la fine dell’anno questa quota salirà al 70 per cento. I minori non accompagnati, di cui il Comune di Vienna si deve far carico, sono 857; 113 di essi hanno meno di 14 anni.

I profughi che ottengono il diritto di asilo ricevono da subito la cosiddetta “Mindestsicherung”, un “reddito minimo” nella stessa misura prevista per i cittadini austriaci senza lavoro (sostegno finanziario che cessa, ovviamente, quando i beneficiari trovano lavoro). Anche questo beneficio favorisce l’afflusso di tanti immigrati a Vienna. Altri Länder, infatti, hanno deliberato di riservare ai profughi loro ospiti una “Mendestsicherung” ridotta, con il proposito inconfessato di liberarsene. E in effetti ci riescono, a scapito però di Vienna, che deve farsene carico.

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