Sabato 18 Maggio 2024

21.08.23 Graz, tram in HerrengasseLa domanda è questa: se avessimo in tasca un solo biglietto, valido un anno per salire su qualsiasi mezzo di trasporto pubblico, continueremmo a usare la nostra auto o preferiremmo avvalerci dei mezzi pubblici, come autobus, tram, metropolitane, pullman di linea, treni? Certo, molto dipende da dove si vive, se in città o in una sperduta landa di montagna, ma siamo convinti che molti ci farebbero un pensierino, soprattutto se il costo di quel “biglietto unico” è conveniente. Ci guadagnerebbero i viaggiatori, ci guadagnerebbero le città, meno intasate da auto inquinanti, ci guadagnerebbe l’ambiente e si darebbe un contributo alla riduzione del riscaldamento globale.

È sulla scorta di questi ragionamenti che i Verdi austriaci, attualmente al governo con l’Övp (Partito popolare), hanno progettato il “Klimaticket”, ovvero una card che permetterà di salire su tutti i mezzi di trasporto, senza dover acquistare ogni volta il biglietto o senza dover disporre di biglietti o abbonamenti diversi per mezzi di trasporto di città o regioni diverse. Se ne parlava da tempo, perché il progetto era inserito nel programma di governo, ma ora conosciamo finalmente la data di partenza: il 26 ottobre, che in Austria è il giorno della Festa nazionale.

In un primo tempo questa card si chiamava “1-2-3-Ticket”, perché era stata concepita su tre livelli differenti: ticket 1, valido all’interno di un solo Land (l’Austria è composta da 9 Länder, uno dei quali è la città di Vienna); ticket 2, valido per il proprio Land e per uno dei Länder contermini a scelta; ticket 3, valido per l’intero territorio nazionale. Adesso il nome è cambiato, ma il meccanismo è rimasto lo stesso, in modo da consentire agli utenti di scegliere la formula più adatta alle loro esigenze, perché il terzo livello (tutti i Länder) ovviamente costa di più del primo livello (un solo Land).

Il costo è certamente un fattore determinante nella scelta di lasciare l’auto in garage e avvalersi di questa opportunità. La card valida sull’intero territorio nazionale costerà 1.095 euro, quelle per uno o due Länder costeranno relativamente di meno. Ognuno potrà calcolare per conto suo la convenienza. Uno dei parametri di confronto è sicuramente il chilometraggio: con 1.000 euro di carburante si percorrono in auto circa 10.000 chilometri (qualcuno in più, qualcuno in meno, a seconda che si viaggi a gasolio o a benzina). Poi ci sono le spese di manutenzione, di parcheggio, di assicurazione, di ammortamento, del cambio gomme stagionale.

Si conosce il prezzo della card nazionale, non ancora quello delle card regionali. In origine la ministra per l’Ambiente, Leonore Gewessler (Verdi), aveva pensato a una tariffa regionale di 365 euro (730 euro per due Länder), ovvero un euro per ogni giorno dell’anno. Ma nei lunghi mesi di trattativa con le aziende di trasporto locali ha dovuto prendere atto che le situazioni sono molto diverse da Land a Land, per sviluppo delle linee di trasporto e per numero di passeggeri. In conclusione, per ciascun Land saranno concordate tariffe diverse (per l’Alta Austria, per esempio, sarà di 695 euro).

Il “Klimaticket” vedrà il suo debutto il 26 ottobre, ma nella sua fase iniziale non sull’intera Austria. Non è stato ancora raggiunto un accordo con il Verkehrsbund Ostregion, a cui appartengono le aziende di trasporto della zone orientale del Paese: Vienna, Bassa Austria e Burgenland. Per questa ragione il ticket nazionale costerà inizialmente 949 euro, ridotti a 699 per i giovani fino a 26 anni e per i pensionati.

La ministra Gewessler conta tuttavia di poter coinvolgere presto nel progetto anche i mezzi di trasporto di questa parte dell’Austria, che, proprio perché gravitante intorno a Vienna, è quella dove vi è il maggiore spostamento di persone per lavoro o per turismo. Va precisato che, siccome al “Klimaticket” hanno aderito anche le Öbb (le Ferrovie dello Stato) e la Westbahn (la società ferroviaria privata che viaggia sulla linea Vienna-Salisburgo), fin dal 26 ottobre i possessori della card potranno già viaggiare in treno fino a Vienna o nelle altre località della Bassa Austria e del Burgenland, ma avranno bisogno di un altro biglietto per poi viaggiare sui mezzi locali.

Il “Klimaticket” austriaco costituisce una novità assoluta e ha suscitato interesse anche al di fuori dell’Austria. Come tutti gli esperimenti, potrebbe fallire, ma potrebbe anche avere uno straordinario successo, un po’ come è avvenuto per gli skipass nelle località sciistiche, che hanno sostituito i biglietti per ogni corsa o gli abbonamenti per i singoli impianti. Con il “Klimaticket” il traffico automobilistico privato potrebbe subire un drastico ridimensionamento, con strade e parcheggi meno affollati e riduzione del numero degli incidenti. Potrebbe favorire, inoltre, gli spostamenti a livello locale e regionale, con benefici effetti per il turismo e per la cultura (perché non andare a Vienna per un concerto, se non devo spendere nulla per il treno e per la metropolitana?).

Insomma, il 26 ottobre si aprirà uno scenario molto interessante, che potrebbe servire da modello anche per altri Paesi, anche se non per tutti. L’Austria parte avvantaggiata, perché dispone già di una rete di trasporti pubblici urbani ed extraurbani eccellente, che altrove manca.

 

NELLA FOTO, uno dei tram lungo la Herrengasse di Graz, su cui dal 26 ottobre sarà valido il “Klimaticket”.

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