Anche il Comune di Vienna sta per avvalersi dei “segnalatori” o “segnalanti di illeciti”. In Italia sono così chiamati dalla legge anticorruzione del 2012 le persone che volontariamente denunciano casi di corruzione o malcostume nell’amministrazione pubblica di cui fanno parte o con cui hanno avuto contatti. Ma il termine più noto con cui vengono chiamati è “whistleblower”, parola inglese che letteralmente significa “quelli che soffiano nel fischietto”. Il significato universalmente conosciuto è quello che abbiamo definito sopra.
Ebbene il Comune di Vienna ha creato una piattaforma web dove tutti i cittadini possono da subito intervenire per segnalare illeciti, episodi di corruzione o di evasione fiscale o violazioni della compliance all’interno dell’amministrazione civica. In altre parole, potranno diventare “whistleblower” e potranno farlo in forma anonima, per non dover temere che la loro denuncia – se sono dipendenti del Comune o hanno rapporti con il Comune – possa comportare rappresaglie nei loro confronti.
Naturalmente le segnalazioni che arriveranno alla piattaforma non daranno luogo a provvedimenti immediati. Saranno prima vagliate dalla “Magistratdirektion”, un organo interno che verificherà se le accuse formulate sono fondate, disporrà se necessario ulteriori accertamenti e indagini, al termine delle quali deciderà le misure da prendere, che potrebbero essere sanzioni disciplinari, ma anche il trasferimento degli atti alla Procura di Stato, nel caso di illeciti di rilevanza penale.
La novità rientra in un piano di trasparenza di tutta l’attività amministrativa comunale sollecitata dalla Neos, la formazione politica di orientamento liberale che è diventata alleata dell’Spö (Partito socialdemocratico) nella nuova giunta comunale.
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