Domenica 2 Giugno 2024

14.01.06 Eurocity DB 800px-EC101_101_125C’è un treno fantasma che ogni sera, alle 20.45, lascia la stazione di Klagenfurt diretto a Salisburgo. Ha nove carrozze e chi lo ha visto partire assicura che sono tutte completamente vuote. A Klagenfurt sale il signor nessuno, a Salisburgo scende il signor nessuno. Ma quell’inutile trasporto non si muove da solo. Alle leve di comando c’è un macchinista e a bordo, nascosti in uno scompartimento, viaggiano pure un cuoco e un cameriere. Sì, perché quel treno fantasma dispone anche di un vagone ristorante, ovviamente deserto, onde per cui cuoco e cameriere non hanno cibi da cucinare e piatti da servire e ce li immaginiamo nelle 3 ore e 4 minuti del viaggio seduti nel loro scompartimento a giocare a carte o a leggere un giornale.

 

Accade così dal 15 dicembre, dal giorno cioè in cui è entrato in vigore l’orario invernale delle ferrovie, da cui quel viaggio da Klagenfurt a Salisburgo della sera è stato cancellato, perché i passeggeri erano sempre meno di dieci, alle volte addirittura meno di cinque: troppo pochi per giustificare i costi di un treno con 600 posti a sedere.

 

Nulla di strano. Le ferrovie in tutta Europa cercano di riportare i bilanci in pareggio, se non in attivo, e sono costrette a tagliare le corse in perdita (a meno che non abbiano i requisiti di un servizio di trasporto pubblico locale, ai cui costi concorre anche il denaro dei contribuenti). Ma che senso ha tagliare una corsa da Klagenfurt a Salisburgo, se poi il treno che faceva il servizio fino al 15 dicembre continua a viaggiare su quei binari anche dopo? Dove sta il risparmio?

 

La risposta la dà l’ing. Christophp Posch, portavoce delle Öbb (le Ferrovie austriache) per la Carinzia, anche se quel treno, per la verità, appartiene alle Ferrovie tedesche. È un Eurocity 899, che parte ogni giorno da Münster e arriva a Klagenfurt alle 19.15. Il problema sta tutto qui: il viaggio pomeridiano dalla Germania alla Carinzia non è stato soppresso, perché a quelle ore i passeggeri ci sono. Ma i treni hanno questo inconveniente: una volta raggiunta la loro destinazione devono anche tornare indietro, perché servono per i passeggeri del giorno dopo.

 

Insomma, il viaggio delle 20.45 da Klagenfurt a Salisburgo (dove l’arrivo è previsto alle 23.49) può essere cancellato dall’orario delle ferrovie, ma va effettuato comunque. Se quel viaggio di ritorno è dunque inevitabile, perché non renderlo accessibile anche ai passeggeri, anche se pochi, come abbiamo visto? Risponde sempre l’ing. Posch: “Perché la presenza a bordo di viaggiatori distribuiti in 9 carrozze richiederebbe il servizio di due controllori. Al costo del personale si aggiungerebbe poi il “pedaggio” che le ferrovie tedesche (il treno è loro) dovrebbero pagare per tutte le stazioni in cui il convoglio fa sosta. Senza passeggeri non serve fermarsi da nessuna parte e anche questo costo è eliminato.

 

Del viaggio dalla Carinzia a Salisburgo l’unico tratto in cui l’Eurocity era relativamente affollato erano i primi chilometri tra Klagenfurt a Villach. Se ne servivano soprattutto i lavoratori pendolari. Ora non potranno più farlo, ma il problema per loro non sussiste: le corse tra le due città sono molto frequenti e potranno sceglierne un’altra.

 

Nella foto, un Eurocity delle ferrovie tedesche, come quello in partenza ogni sera da Klagenfurt.

Lascia un commento