Sabato 18 Maggio 2024

18.04.29 Christian Klinger 2“Blutschuld” è l’ultimo romanzo di Christian Klinger, viennese, autore di gialli. Il titolo non è facilmente traducibile. Potremmo usare l’espressione “Colpa ereditaria”, perché sta a significare la colpa dei padri, che ricade sui figli e sui figli dei figli.

Ma, più che il titolo, ci interessa la trama del romanzo, perché lo scenario è quello di Trieste. Il protagonista, infatti, è un detective privato, Marco Martin, incaricato da un suo cliente austriaco di recarsi a Trieste, per prendere in consegna e riportare a Vienna un pezzo di antiquariato, un comò.

Qualche settimana fa, riferendo del romanzo d’esordio del triestino Massimiliano Alberti, avevamo rilevato il singolare legame tra le due città: vi sono scrittori triestini che amano ambientare le loro storie a Vienna e viennesi che scelgono per le loro narrazioni Trieste. Christian Klinger è uno di questi. Per “Blutschuld” ha scelto Trieste, perché è una città che ama, tanto da avervi comprato casa in via Stuparich, dove, tra un soggiorno e l’altro, vi trascorre un mese all’anno.

Di un giallo non si racconta mai la trama, per non togliere il piacere della sorpresa, ma possiamo almeno citarne l’incipit per incuriosire i potenziali lettori. Il protagonista Martin arriva a Trieste per assolvere il compito che gli è stato affidato, ma già al suo arrivo accade uno strano incidente: una vicina d’appartamento muore precipitando da una finestra. Forse non è un incidente, forse è un omicidio. E non è l’unico. Subito dopo ne capita un altro e il detective viennese diventa il principale sospettato. Il suo lavoro nel capoluogo giuliano, che all’inizio gli era sembrato quasi una piacevole vacanza, si trasforma in un incubo.

Per uscirne Martin deve arrangiarsi da sé, perché sa di non poter contare sulla polizia locale. È costretto a svolgere indagini per proprio conto, per dimostrare la propria estraneità agli omicidi. Ma così facendo si imbatte in un’organizzazione criminosa che opera nel traffico di opere d’arte, ramificata fra Trieste, Graz e Vienna.

Non è opportuno aggiungere altro, per non togliere il gusto della scoperta. Possiamo aggiungere invece qualcosa sull’autore Christian Klinger, nato a Vienna 52 anni fa, laurea in giurisprudenza. Scopre la sua vena di giallista nel 2005, raccontando le indagini dell’investigatore Alfons Seidenblast, considerato nella letteratura poliziesca austriaca come “il Wallander dell’Austria”.

Il personaggio di Marco Martin nasce nel 2009, quando Klinger incomincia a scrivere per l’edizione domenicale del quotidiano “Die Presse” un “5-Minuten-Rätslekrimi”, ossia un racconto poliziesco breve (non più di mezza pagina), al termine del quale i lettori possono spremersi il cervello e scoprire da soli la soluzione.

Dai racconti brevi Marco Martin passa presto ai veri e propri romanzi. Escono “Winzertod” (“Morte di un viticoltore”), “Gleichenfeier” (“Festa per il tetto finito”), “Bühnentod” (“Morte sul palcoscenico”). Dal 2014 al 2015 Martin diventa presidente dell’Aiep, l’associazione degli autori austriaci di romanzi polizieschi.

Ed ora questo “Blutschuld”, che vede il detective di Christian Klinger in “missione all’estero”. Perché Trieste? Lo abbiamo chiesto all’autore. “È tutta colpa di Mauro Covacich – ci risponde – Ho letto il suo libro ‘Triest verkehrt’ (‘Trieste sottosopra’), una guida alla città, e mi sono venute certe idee. Una di queste è stata di prendere casa a Trieste. Poi ho letto qualche altro libro sulla storia di questa città e così è stato un crescendo continuo, fino alla decisione di ambientarvi il mio ultimo romanzo”.

Che idea s’è fatta di Trieste? “È come Vienna, ma a differenza di Vienna si trova sul mare! Trieste è una città con molte facce, dove ci sono tante cose da scoprire. Al momento sto lavorando a un romanzo storico in cui c’entra anche questa città”.

Christian Klinger ha una buona conoscenza della lingua italiana, scritta e parlata. Da dove nasce? “Ho frequentato corsi di italiano alla Volkshochschule (una specie di Università della terza età, nda) e poi per acquistare l’appartamento ho dovuto leggere molti testi sulle leggi italiane in materia (del resto, ho studiato giurisprudenza e a Vienna lavoro come legale). Inoltre leggo quasi ogni giorno ‘Il Piccolo’ online e quando posso seguo Rai1 e Telequattro. Devo dire però che alla base di tutto c’è il fatto che ogni anno venivo in vacanza in Italia con i miei genitori. Vivere in Italia è stato il sogno della mia gioventù”.

 

NELLA FOTO, Christian Klinger mentre firma autografi alla presentazione del suo libro “Blutschuld” in una delle librerie Thalia di Vienna. Alle sue spalle, Peter Fichtinger, della casa editrice Steinverlag, che ha pubblicato il libro.

______________________

Austria Vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

 

 

Lascia un commento