Sabato 18 Maggio 2024

19.12.23 Vienna, manifestazione sardine del 14.12.2019Abbiamo spesso dato conto in questo blog della presenza italiana in Austria e a Vienna in particolare, riferendo, per esempio, delle recenti vicende della comunità cattolica, trasferitasi dalla Minoritenkirche alla chiesa della Santissima Trinità. Molti in Italia, tuttavia, non sono consapevoli dei tanti connazionali trasferitisi definitivamente o temporaneamente nella vicina repubblica.

Un segnale di questa distorta percezione la si è avuta, per esempio, quando abbiamo dato notizia della manifestazione delle “sardine”, accanto al Teatro dell’Opera di Stato di Vienna. Molti lettori – come si è potuto chiaramente intendere dai loro commenti – erano convinti che l’evento non avesse richiamato italiani già residenti a Vienna, ma italiani partiti appositamente dal nostro Paese e recatisi nella capitale austriaca per manifestare con cartelli e sardine ritagliate nel cartone.

Una lettrice, per esempio, ha commentato “Bella gita a Vienna!”, come se le persone radunatesi accanto alla Staatsoper avessero preso il treno o l’aereo dall’Italia per darsi appuntamento in quella piazza lontana. Un’altra lettrice è andata oltre: “Chi vi ha dato i soldi – si è chiesta – per arrivare fin là? I miei figli sono a farsi il culo al lavoro e non a fare le sardine”. Un messaggio franco e senza fronzoli di una lettrice nemmeno sfiorata dal dubbio che quelle sardine non fossero “arrivate fin là”, ma si trovassero già là, proprio perché costrette ad emigrare per “farsi il culo al lavoro” in Austria, quel lavoro che, a differenza dei figli della predetta ,forse non avevano trovato in patria.

Un’altra lettrice (anche questa volta una donna) si è augurata infine che le sardine “se ne siano andate quando arrivo io”. Andate dove? Le persone che avevano partecipato alla manifestazione vivono a Vienna, per scelta o per necessità, e vi si trovano stabilmente “quando arrivo io” e anche quando l’”io” ha finito la sua vacanza e torna in Italia.

Ma quanti sono gli italiani presenti in Austria? Ci aiuta a rispondere Paolo Manganiello, autore del blog “QuiVienna”, che in maggio ha pubblicato i risultati di una sua indagine. Manganiello è originario di Trento, ha studiato Scienze della comunicazione e Giornalismo alle Università di Padova e di Vienna e dal 2004 vive nella capitale austriaca. La sua indagine è basata su dati statistici attinti a fonti istituzionali, come Statistik Austria (equivalente dell’Istat in Italia), e sull’elaborazione di un questionario online di 24 domande, cui hanno risposto 384 persone.

I quesiti posti abbracciano molti campi: dalle motivazioni del trasferimento al lavoro svolto, al livello di istruzione, alla conoscenza del tedesco o di altre lingue, all’integrazione raggiunta, al rapporto con la patria lasciata alle spalle. Chi volesse conoscere in dettaglio i risultati di questa ricerca li può trovare qui. Dal pregevole lavoro di Manganiello, tuttavia, riportiamo alcune conclusioni finali, che servono in parte a capire le dimensioni e le ragioni del fenomeno.

“L’emigrazione verso l’Austria – scrive Manganiello – è un fenomeno nuovo, in costante crescita in particolare negli ultimi anni. Il nord-est italiano è l’area geografica da cui provengono la maggior parte degli emigranti, dimostrando la vicinanza geografica come un importante fattore. Vienna e il Tirolo risultano i maggiori poli di attrazione: la prima come capitale, la seconda probabilmente per la vicinanza con l’Alto Adige”.

“Coloro che arrivano in Austria sono in particolare persone con un alto livello di istruzione, con una conoscenza medio-avanzata del tedesco e già in possesso di altre esperienze internazionali alle spalle. Le motivazioni che spingono gli italiani ad emigrare verso l’Austria sono in particolar modo legate al mondo del lavoro: giovani qualificati che vogliono investire le loro capacità in un mercato dove ci sono maggiori opportunità di carriera e retribuzione rispetto all’Italia”.

“Il vivere all’estero – prosegue Manganiello – non è visto come un’esperienza temporanea, ma una scelta di vita, dove non permane l’idea di tornare in Italia. Il legame con il proprio Paese come anche il desiderio di rientrare in Italia tra gli emigrati rimane allo stesso tempo rilevante, anche a distanza di anni. L’Austria è percepita come un Paese dove si vive bene. Inizialmente può non essere facile ambientarsi, ma con il passare del tempo e in particolare con il miglioramento della conoscenza della lingua tedesca, il legame e il senso di integrazione crescono in maniera costante”.

[Chi è interessato a conoscere il blog QuiVienna può cliccare qui]

 

NELLA FOTO, la manifestazione delle “sardine” a Vienna, nello spazio accanto al Teatro dell’Opera di Stato.

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