Sabato 18 Maggio 2024

12.06.21 Thiersee (Tirolo), chiesa parrocchiale sommerPer trent’anni il parroco di Thiersee aveva abusato sessualmente dei ragazzini tra i 10 e i 14 anni affidati alle sue cure, senza che nessuno se ne accorgesse. Thiersee non è una metropoli, ma un paese di 2885 abitanti del Tirolo settentrionale, al confine con la Baviera, dove tutti conoscono tutti. Eppure nessuno aveva notato la presenza dell’orco in abito talare, nessuna delle sue vittime era riuscita a vincere la vergogna di rivelare le violenze subite o, se lo aveva fatto, nessuno dei familiari con cui si era confidato aveva osato denunciare lo scandalo. Anche perché quel parroco godeva nel paese e in diocesi di grande considerazione, tanto che il Comune gli aveva persino conferito la cittadinanza onoraria.

 

Un riconoscimento prestigioso. Basti dire che di “cittadini onorari” Thiersee ne ha soltanto quattro e che uno dei quattro è niente di meno che Otto d’Absburgo, il defunto figlio dell’ultimo imperatore d’Austria. Insomma, il parroco era un intoccabile.

 

Almeno da vivo. Dopo la morte, tre anni fa, le voci finalmente sono incominciate a circolare, qualcuna delle vittime ha parlato, l’ufficio istituito nella vicina diocesi di Salisburgo per accertare i casi di pedofilia nel clero austriaco ha ufficialmente riscontrato che i sospetti nei confronti del defunto parroco erano fondati.

 

Troppo tardi per metterlo sotto accusa o per pretendere da lui un risarcimento, ma non troppo tardi per revocargli almeno la cittadinanza onoraria. Richieste in tal senso erano giunte dal consiglio parrocchiale e anche da molti abitanti di Thiersee, tanto che il consiglio comunale si era trovato costretto a prenderle in considerazione. Ma la proposta di revoca, posta in discussione in un recente consiglio comunale, era stata respinta con 8 voti contro 7 con una motivazione pretestuosa: la cittadinanza onoraria decade con la morte, non serve dunque revocarla.

 

Sarà vero, ma negli albi del Comune, nelle targhe al cimitero, persino in Wikipedia quel titolo onorifico sopravvive anche “post mortem”. Tant’è che nell’elenco dei “cittadini onorari” ancor oggi figurano sia il nome del parroco, sia il nome dell’ultimo erede al trono d’Austria Otto d’Absburgo, morto l’anno scorso.

 

La soluzione pilatesca del consiglio comunale è stata accolta con indignazione dagli abitanti dei Comune, tanto che il consiglio si è dovuto riunire di nuovo mercoledì sera a furor di popolo e, questa volta a scrutinio segreto, ha deciso la revoca, con 12 voti favorevoli, due contrari e un’astensione. Un atto – ha ammesso il sindaco Hannes Juffinger – che ha un alto valore simbolico.

 

Nella foto, uno scorcio della chiesa parrocchiale di Thiersee, villaggio dei Tirolo al confine con la Baviera.

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