Cinema, sale da concerto e teatri chiusi fino al 7 gennaio (lo abbiamo scritto ieri), ma niente paura: il Concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker si farà anche questa volta, nonostante il Covid-19. L’appuntamento è stato confermato venerdì scorso dal presidente degli orchestrali, Daniel Froschauer. Si svolgerà come sempre nella Sala dorata del Musikverein, ma senza pubblico, nel rispetto delle disposizioni per evitare i contagi.
Non ci saranno spettatori plaudenti, ma ci saranno le telecamere dell’Orf, che riprenderanno l’intera esibizione, mettendola a disposizione di emittenti televisive di 90 Paesi di tutto il mondo. Alcuni la seguiranno in diretta, altri in differita, per ragioni di fuso orario. La seguiranno probabilmente in differita anche gli italiani, sui canali Rai, benché da noi non ci siano problemi di fuso orario, ma c’è il problema del concomitante concerto alla Fenice di Venezia. Vedremo se si farà e che decisioni prenderà in merito la Rai.
A dirigere i Philharmoniker sarà per la sesta volta il maestro Riccardo Muti. Quando gli fu affidato l’incarico, un anno fa, non poteva certo immaginare che sarebbe salito sul podio di una sala vuota. Del Covid-19 si sapeva soltanto che stava facendo danni in una remota e a noi sconosciuta regione della Cina.
Un anno dopo abbiamo fatto conoscenza personale con questo virus. che ha cambiato le nostre vite. Tutti gli eventi culturali sono stati annullati e anche il Concerto di Capodanno rischiava di fare la stessa fine. Per fortuna i Philharmoniker hanno scelto diversamente. “Una rinuncia – ha dichiarato Froschauer – non è mai stata presa in considerazione. Non sarebbe stata possibile, in considerazione degli impegni internazionali”.
Muti ha confermato la sua disponibilità. Mancheranno i 2.000 spettatori che ospita la Sala dorata, ma in compenso oltre 30 milioni di telespettatori seguiranno in tutto il mondo la sua bacchetta, quando guiderà i Philharmoniker lungo i sentieri musicali tracciati dalla “premiata ditta Strauss”. Com’è tradizione, infatti, saranno anche questa volta Johann Strauss e il fratello Josef a farla da padroni nel programma finalmente reso pubblico (ma definito fin da febbraio). A loro si accompagneranno Franz von Suppè, Carl Zeller, Karl Millöcker, Karl Komzàk in un turbinio di valzer, polke, marce e quadriglie.
Johann Strauss padre non c’è nel programma, ma si sa che viene sempre offerto in omaggio alla fine, con la sua “Radetzky Marsch”, un brano per definizione “immancabile”, per cui confidiamo che non mancherà nemmeno questa volta.
La marcia di Radetzky, come è noto, viene sempre accompagnata dagli applausi ritmati del pubblico. In genere è lo stesso direttore a dare il via al battimani, voltando le spalle all’orchestra e guidando gli spettatori con la sua bacchetta. E quest’anno che la sala sarà desolatamente vuota? Niente paura! L’Orf ha incaricato uno studio fonico di Graz (si chiama “Poet Audio”) di trovare una soluzione.
Non applausi registrati e inseriti nella “colonna sonora” del concerto, come ci capita di sentire in alcuni programmi televisivi, ma applausi veri. I nostri applausi. È stato approntato un software che ci consentirà, o dovrebbe consentirci, di applaudire in diretta dal salotto di casa nostra come se fossimo davanti all’orchestra. I Philharmoniker, in questo modo, sentiranno il calore e la simpatia di milioni di spettatori da tutto il mondo, non soltanto dei duemila che in tempi normali hanno il privilegio di mettere piede nella Sala dorata.
Per fare ciò, per partecipare cioè al battimani, è necessario registrarsi nella pagina dell’Orf. Nel giorno del concerto (1. gennaio, ore 11.15) ci si dovrà collegare con un normale computer, ma anche con un tablet o uno smartphone, al sito web che l’Orf ha dedicato all’evento. Gli applausi saranno registrati con un apposito software in sei server e ritrasmessi in diretta nella Sala dorata attraverso 20 amplificatori. In questo modo li sentirà anche il pubblico televisivo.
Chi intendesse partecipare a questo singolare esperimento farà bene a registrarsi subito, perché in tal modo sarà chiamato, via e-mail, a partecipare a due “prove di applauso”, il 16 e il 17 dicembre, sempre alle 19.
Un’ultima nota la riserviamo agli spettatori paganti. Come si sa, l’unico modo per assistere dal vivo al concerto di Vienna è quello di prenotare un posto in febbraio tramite il sito web del Philharmoniker. Data l’enorme richiesta, i biglietti vengono estratti a sorte in marzo. Essere tra i sorteggiati è un colpo di fortuna! Così avevano pensato anche i 2.000 prescelti nel marzo scorso. Purtroppo per loro il Covid-19 ha cancellato il sogno. Il guaio è che non potranno usufruire del biglietto per il concerto successivo (per il quale si farà una nuova estrazione). Riavranno soltanto indietro i soldi, scrivendo una mail alla segreteria dell’orchestra.
NELLA FOTO, Riccardo Muti sul podio dei Wiener Philharmoniker in uno dei precedenti Concerto di Capodanno diretti da lui.
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