Sabato 18 Maggio 2024

22.06.14 Günther Platter e Anton MattleL’Austria non manca mai di sorprendere. Dopo le dimissioni “a sorpresa” del governatore della Stiria, Hermann Schützenhofer, di cui abbiamo dato notizia il 6 giugno scorso, ieri “a sorpresa” anche il governatore del Tirolo, Günther Platter, ha annunciato di volersene andare. I due casi, tuttavia, sono diversi. Si sapeva da tempo che Schützenhofer avrebbe concluso la sua carriera politica con la legislatura in corso e che non avrebbe partecipato alle prossime elezioni, tra due anni. Con la decisione di dimettersi ha soltanto anticipato i tempi.

Platter, invece, ha colto tutti in contropiede, persino i vertici nazionali del suo partito, l’Övp, che ieri non avevano saputo cosa rispondere, quando erano stati interpellati dall’agenzia di stampa Apa. In più occasioni, infatti, il governatore aveva esplicitamente dichiarato di voler guidare di nuovo il partito alle prossime elezioni nel 2023, candidandosi per un terzo mandato al vertice del Land.

Invece dev’essere successo qualcosa che gli ha fatto cambiare idea. Sicuramente i due anni di Covid-19 devono aver pesato molto su di lui. Hanno pesato su tutti, ovviamente, ma in Tirolo è andata peggio che altrove. Lo scandalo di Ischgl è soltanto il primo e più drammatico episodio che ha messo a dura prova la giunta tirolese. Nel corso dei mesi successivi si sono aggiunti altri episodi che hanno logorato Platter nel fisico e nello spirito.

Anche lui, come Schützenhofer, era stato ripetutamente minacciato di morte dai no-vax. Ma dopo il vertice dell’Achensee (dove in novembre si era tenuta una seduta straordinaria del governo, con la partecipazione dei governatori dei Länder, che avevano deciso l’obbligo vaccinale a partire dal febbraio successivo) le minacce erano diventate più insistenti e avevano riguardato tutta la famiglia. Si erano formate spontaneamente ali di folla che inveiva al passaggio di Platter e dei suoi familiari lungo la strada da Innsbruck a Zams, loro luogo di residenza. La polizia aveva dovuto formare dei cordoni di protezione.

Ma i motivi potrebbero essere anche altri. Dominik Oberhofer, capogruppo di Neos, si è dichiarato non sorpreso affatto dalle dimissioni del governatore e le riconduce “allo scandalo del folle finanziamento del partito”. A tale scopo il movimento giovanile dell’Övp avrebbe incassato 860.000 euro dal fondo destinato agli aiuti per il Coronavirus.

Platter ha annunciato le sue dimissioni a mezzogiorno, in una conferenza stampa, dopo che prima ne aveva dato comunicazione al direttivo del partito, proponendo come suo successore l’assessore all’Economia Anton Mattle, 59 anni, già sindaco di Galtür nei giorni in cui quel paese, vent’anni fa, era stato sepolto da una valanga, rimanendo isolato per giorni dal resto del mondo. Nel 2003 aveva fatto ingresso nel Landtag, il consiglio regionale, divenendone dieci anni dopo vicepresidente. Un anno fa era entrato a far parte della giunta.

La proposta di Mattle è stata approvata all’unanimità dal direttivo, che ha anche deciso di anticipare a quest’anno, probabilmente in autunno, le elezioni regionali, che sarebbero dovute avvenire il prossimo anno. Naturalmente per questo cambiamento di date non basta una decisione del direttivo dell’Övp, serve un voto del consiglio regionale, la cui prossima seduta si terrà ai primi di luglio.

 

NELLA FOTO, il governatore del Tirolo, Günther Platter, a sinistra, con l’uomo che gli succederà alle prossime elezioni, Anton Mattle, attuale assessore all’Economia.

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