Sabato 18 Maggio 2024

22.06.13 Heidi Goëss-HortenNella notte tra sabato e ieri è morta Heidi Goëss-Horten, la donna più ricca dell’Austria. Aveva 81 anni, ma apparentemente godeva di un’ottima salute e nulla lasciava presagire il suo decesso così improvviso. È morta nel sonno, nella sua villa sulla sponda sud del Wörthersee, dove hanno la loro dimora per le vacanze molti altri austriaci ricchi come lei, dai Flicks ai Porsche e ai Piëchs.

22.06.12 Schloss-Sekirn inizio '900 (Heidi Goëss-Horten)La sua, più che una villa era un castello, che agli inizi del ‘900 apparteneva ancora ai principi Sekirn. Lei lo aveva ristrutturato e circondata da mura di cemento e da una barriera vegetale, per sottrarsi a occhi indiscreti. Ma la villa-castello in riva al lago non era la sua sola residenza. Possedeva ville o residenze di lusso alle Bahamas, a Kitzbühel, a Londra, ad Antibes e naturalmente anche a Vienna. Possedeva anche uno yacht di 93 metri, che ormai non usava più, tanto che lo aveva messo in vendita.

In uno dei suoi palazzi nel centro di Vienna, la “Hanuschhof”, aveva inaugurato soltanto dieci giorni fa una esposizione permanente, su tre piani, con una selezione della sua immensa collezione di opere di arte del 20. secolo e contemporanea – la “Heidi Horten Collection” – che contiene, tra l’altro, tele di Gustav Klimt, Egon Schiele, Pablo Picasso, Chagall, Renoir, Warhol. L’allestimento e la gestione l’aveva affidata a Agnes Husslein-Arco, già direttrice della galleria del Belvedere.

In una intervista concessa pochi giorni prima all’agenzia Apa – aveva preteso domande scritte e aveva dato risposte scritte – Heidi Goëss-Horten aveva spiegato che “dopo aver collezionato opere d’arte per più decenni, circa 5 anni fa era giunta al punto di voler condividere con altre persone l’arte che per tanto tempo mi aveva accompagnato e reso felice”. Dal 3 giugno, quindi, anche il pubblico degli appassionati d’arte può essere “reso felice”, pagando i 15 euro del biglietto d’ingresso nella “Hanuschhof”.

Heidi Goëss-Horten era diventata ricca quando nel 1959 aveva incontrato in un bar di Velden l’imprenditore tedesco Helmut Horten, più vecchio di lei di 32 anni, che aveva fatto una fortuna al tempo del nazismo con l’arianizzazione della catena commerciale dei fratelli ebrei Alsberg. Heidi aveva all’epoca 19 anni, di cognome faceva Jelineck (come la scrittrice Elfriede Jelinek, Premio Nobel per la letteratura, con cui però non avrebbe nulla da spartire) e aveva il diploma di segretaria d’azienda. Qualche anno dopo i due si erano sposati e per la ragazza la vita di colpo era cambiata. Per le nozze il marito le aveva regalato il “Blauen Wittelsbacher”, un diamante di 35 carati, che era appartenuto ai gioielli della corona del casato di Baviera (quello di Ludwig II e di Sissi), e che Heidi rivenderà nel 2008 per 23,4 milioni di dollari. Nel 1987 Horten muore e Heidi è l’unica erede del suo ingente patrimonio.

Passano 7 anni e nel 1994 incontra alle Bahamas il commerciante all’ingrosso di fiori Jean-Marc Charmat, lo sposa e ne prende il nome. Ma la relazione non dura. Non tutto il male, però, vien per nuocere: dal divorzio nel 1998 Heidi perde il nome Charmat, ma incassa parte del patrimonio del suo secondo marito, accrescendo così la propria ricchezza.

Segue una “relazione affettuosa” con l’ex banchiere Jonathan Bevan, che fa impazzire la stampa rosa. Finché nel 2015 Heidi sposa in terze nozze Karl “Kari” Anton Goëss, che aveva conosciuto vent’anni prima e da cui prenderà il cognome (e il titolo di contessa), da aggiungere a quello del primo marito.

Persona molto schiva, sempre cautamente lontana dai riflettori, Heidi Goëss-Horten aveva fatto molto parlare di sé, quando era scoppiato lo scandalo di Ibiza. In una conversazione notturna nell’isola spagnola – registrata da una candid-camera e poi resa pubblica – l’allora segretario politico dell’estrema destra, Heinz-Christian Strache, aveva fatto il suo nome Goëss-Horten, accanto a quelli di alcuni altri imprenditori austriaci, additandola come generosa “benefattrice” dell’Övp, il Partito popolare austriaco. Insomma, una donna ricca, che foraggiava sottobanco il partito.

Heidi Goëss-Horten, naturalmente, aveva immediatamente smentito l’affermazione di Strache, ma era una bugia dalle gambe corte. Poco dopo la stampa aveva dato notizia di 588.000 euro versati dalla donna all’Övp nel 2018, cui si erano aggiunti nel 2019 altri 343.000. Le somme non erano state versate tutte in una volta, ma in una ventina di comode rate sotto i 50.000 euro, che è la soglia oltre la quale i versamenti devono essere dichiarati pubblicamente e sottoposti al controllo della Corte dei conti.

 

NELLA FOTO, la defunta miliardaria Heidi Goëss-Horten e la villa-castello sul Wörthersee, come appariva in una foto di inizio ‘900.

__________________________

Austria vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

 

 

Lascia un commento