Sabato 18 Maggio 2024

10.10.10 12 Municipio di Vienna, Heinz-Christian StracheSe oggi gli austriaci andassero al voto, il risultato sarebbe eclatante. Lo dice un sondaggio dell’istituto Imas di Linz. I tre principali partiti si troverebbero in una situazione di quasi parità: 26% i socialdemocratici (Spö), 25% sia i popolari (Övp) che i liberalnazionali (Fpö). Il che significa un ulteriore “dimagrimento” delle forze politiche storiche dell’Austria (Spö e Övp), che fino a un trentennio fa rappresentavano insieme oltre il 90% dell’elettorato austriaco, e un formidabile balzo all’insù dell’Fpö, il partito dell’estrema destra, che rispetto al voto delle ultime elezioni politiche ha guadagnato 7,5 punti percentuali.

Le prospettive non sono allegre per Spö e Övp, alleati nel governo in carica. L’unica consolazione può venir loro dal fatto che, a differenza dell’Italia, dove le elezioni sono dietro l’angolo, le prossime in Austria arriveranno soltanto fra tre anni. E in tre anni possono sperare che qualcosa cambi. Ciò nondimeno una crescita così vigorosa della destra non può che allarmare. Di fatto l’Fpö è ora il secondo partito in Austria, proprio come nel 1999, quando Haider, che allora lo guidava, scavalcò per la prima volta l’Övp (sia pure di soli 450 voti), riuscendo pochi mesi dopo ad andare al governo.

E non è tutto. I lettori ricorderanno – lo abbiamo scritto più volte in questo blog – la scissione nell’area di destra avvenuta nel 2005, a opera di Haider, con la formazione di un nuovo partito, il Bzö (Lega per il futuro dell’Austria). Allora erano bastati pochi mesi per capire che la creatura di Haider non avrebbe trovato spazio per crescere e che l’Fpö si sarebbe rapidamente ripreso dall’esodo dei “leghisti”. E così è stato: ora l’Fpö, stando al sondaggio, è risalito al 25% e in Carinzia è riuscito a incorporare gli epigoni di Haider che avevano aderito al Bzö, forte soltanto in quel Land.

Ebbene, i superstiti del Bzö – che non hanno accettato di essere assorbiti nell’Fpö e che perciò, senza più Haider, sembravano destinati a scomparire dalla scena – sono dati dal sondaggio all’8%. Un risultato sorprendente, per un raggruppamento politico rimasto orfano del suo carismatico fondatore. Un risultato che ci consente di osservare lo sbandamento a destra dell’Austria. In politica il peso delle forze politiche non si può sommare. Ciononostante non possiamo non constatare che Fpö e Bzö insieme formerebbero il primo partito, raggiungendo il 33% dell’elettorato. Più dell’Spö.

Il calcolo, lo abbiamo detto, non regge sul piano aritmetico: Fpö e Bzö hanno il consenso che hanno proprio perché separati; se si unissero non raggiungerebbero il 33%. Ma il calcolo non regge neppure sul piano politico. In Austria l’area politica di destra – il cosiddetto “terzo lager” – ha sempre avuto due anime: una liberale di tipo europeo e una nazionalista o tedesco-nazionale con allarmanti contiguità con i movimenti neonazisti. La scissione voluta da Haider nel 2005 ha, in un certo senso, separato queste due componenti, lasciando all’Fpö quella nazionalista.

Il sondaggio dell’istituto Imas, svolto su un campione di 1.009 intervistati con più di 16 anni (è l’età con cui in Austria si è ammessi al voto), rivela molti altri aspetti interessanti. Ne segnaliamo soltanto i due più significativi. Il voto ai partiti tradizionali, Spö ed Övp, viene soprattutto dagli elettori adulti e anziani, mentre i giovani votano a destra. Nella fascia d’età sotto i 30 anni l’Fpö arriverebbe al 42%. Possiamo immaginare, quindi, verso quale futuro si sta incamminando l’Austria.

La ripartizione degli elettori secondo le categorie sociali di appartenenza (imprenditori, agricoltori, operai ecc.), che facevano dei partiti dei veri e propri “mondi” chiusi, non esiste quasi più. Sì, è vero, gli agricoltori votano ancora in buona parte per l’Övp, ma le altre categorie sociali e/o professionali non hanno più un partito di riferimento. Passano dall’uno all’altro. La classe operaia, per esempio, vota ormai indifferentemente per il partito socialdemocratico o per quello liberalnazionale.

Nella foto, Heinz Christian Strache, leader del partito liberalnazionale Fpö.

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