Sabato 18 Maggio 2024

13.12.07 Strache rieletto al congresso FPÖ di GrazDa mesi i sondaggi in Austria registravano una costante crescita dell’Fpö, il partito della destra liberalnazionale, guidato un tempo da Jörg Haider e dal 2005 (sono passati ormai 10 anni) dal suo successore Heinz-Christian Strache. L’ultimo, condotto dall’istituto Unique Research per conto del settimanale “Profil”, registra il definitivo scavalcamento da parte dell’Fpö di tutti gli altri partiti e, contemporaneamente, il primato del suo leader Strache nei confronti dei suoi avversari. Alla domanda standard “per quale partito votereste, se domenica doveste recarvi alle urne per il rinnovo del Parlamento?”, il 31% ha risposto Fpö. Il 23% si è dichiarato orientato a votare Övp (Partito popolare) e soltanto il 22% Spö (Partito socialdemocratico).

Per i liberalnazionali significherebbe un balzo in avanti del 20,5% rispetto alle ultime elezioni politiche del 2013, con voti sottratti soprattutto ai socialdemocratici e ai popolari, che alle precedenti consultazioni avevano conseguito rispettivamente il 26,8 e il 24,0 per cento. Sorprende soprattutto il crollo dell’Spö, che attualmente esprime il cancelliere federale e che fino a ieri era il primo partito in Austria. Ora, stando al sondaggio, si trova declassato in terza posizione, preceduto perfino dall’Övp.

La situazione non cambia molto per le altre formazioni. I Verdi sono dati al 13% (avevano il 12,4) e i Neos (formazione di orientamento liberale-conservatore, presentatasi per la prima volta al voto due anni fa) al 6% (erano al 5,0%). La lista del Team Stronach, creata due anni fa dal multimiliardario austro-canadese Frank Stronach, sembra aver concluso la sua breve parabola e, mentre i suoi esponenti si affrettano a transitare nei banchi dell’Övp, nel sondaggio di Unique Research non gioca più alcun ruolo.

Ma la novità principale riguarda quella che qui in Austria viene chiamata la “Kanzlerfrage”, vale a dire la domanda su quale leader politico si vorrebbe che fosse eletto alla guida del governo dello Stato, ovvero alla carica di cancelliere federale. Anche quando, nei precedenti sondaggi, l’Fpö appariva in testa, il suo leader Strache non risultava preferito per la cancelleria. Evidentemente l’elettorato non lo riteneva ancora adatto per quel ruolo o, forse, temeva che una sua designazione potesse suscitare reazioni internazionali simili a quelle suscitate nel 2000 dalla formazione del primo governo di centro-destra, con la partecipazione dell’Fpö guidato a quel tempo da Haider (ricordiamo che all’epoca il leader populista fu costretto rassegnare le dimissioni dalla guida del partito).

Questa volta, invece, Heinz-Christian Strache è nettamente in testa. Se in Austria vi fosse l’elezione diretta del cancelliere (che, invece, viene eletto dal Parlamento, come in Italia), Strache risulterebbe votato dal 19%, Werner Faymann (segretario politico dell’Spö e cancelliere in carica) dal 16%; stessa percentuale per Reinhold Mitterlehner (segretario dell’Övp e vicecancelliere); 10% per Eva Glawischnig (Verdi) e 4% per Matthias Strolz (Neos).

I risultati dei sondaggi spesso non si avverano completamente, ma quelli pubblicati dal settimanale “Profil” registrano in ogni caso un chiaro movimento tellurico nell’elettorato austriaco. Evidentemente la campagna anti-stranieri condotta dall’Fpö, simile a quella che Salvini sta conducendo in Italia, sta dando i suoi frutti: gli uomini di Strache si dimostrano capaci di interpretare le ansie che il fenomeno migratorio sta suscitando nei cittadini austriaci, anche se le soluzioni da essi proposte sono difficili o impossibili da realizzare. Al tempo stesso Spö e Övp sembrano incapaci di dare risposte rassicuranti.

Alle prossime elezioni politiche mancano ancora tre anni, ma il sondaggio ha messo già ora in fibrillazione le segreterie dei due partiti, che un tempo da soli dominavano la scena politica austriaca, mentre ora non raggiungerebbero insieme il 50% dei voti. Soprattutto l’Spö è in allarme rosso, perché l’11 ottobre si vota per il rinnovo del consiglio comunale di Vienna, dove rischia dopo un secolo di perdere la maggioranza relativa (quella assoluta l’ha già persa 10 anni fa), facendosi scavalcare dall’Fpö, che così, per la prima volta nella storia della capitale, potrebbe rivendicare per sé la carica di sindaco.

Vincere a Vienna significa vincere subito dopo anche in Austria.

 

NELLA FOTO, i liberalnazionali austriaci in festa (al centro Heinz-Christian Strache), dopo il successo elettorale nel 2013. Alle prossime elezioni il successo si preannuncia ancora maggiore.

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