Sabato 18 Maggio 2024

12.01.26 Vienna, forze di polizia per ballo WKRIn tutta l’Austria e in particolare a Vienna il periodo di Carnevale non significa, come in Italia, cortei mascherati e carri allegorici, ma balli. Tanti balli, dovunque e per chiunque. Pochi giorni fa avevamo riferito in questo blog degli appuntamenti più importanti nella capitale, ma lo scorso anno avevamo dato conto dello sterminato calendario di balli esistente in ciascun Land, soffermandoci in particolare su quelli della Carinzia, che si contano a centinaia. Balli di studenti, di partiti politici, di vigili del fuoco volontari, di avvocati, di notai, di contadini, di gruppi folcloristici, di reparti dell’esercito, di commercianti, di associazioni sportive e altri ancora. E non c’è un solo ballo per ciascuna categoria, ma tanti, spesso quante sono le città e le cittadine.

 

Uno di questi balli, per esempio, è quello del Fpö, il Partito liberalnazionale austriaco. Frequentatissimo in Carinzia, ai tempi di Jörg Haider, perché tutte le signore volevano ballare con lui. Anche se non erano iscritte al partito, anche se avevano votato per i socialisti, costringevano il marito ad accompagnarle per avere l’onore di un giro di valzer con il Landeshauptmann. E lui, Haider, non si tirava mai indietro. Annotava su un carnet le richiedenti e una ad una le soddisfaceva tutte, a costo di fare le ore piccole. Nessuna doveva tornarsene a casa delusa. Si stenterà a credere, ma il suo successo politico era dovuto anche a questo.

 

Balli della destra liberalnazionale si tengono anch’essi in tutta l’Austria e, naturalmente, ce n’è uno anche a Vienna, che si è svolto venerdì sera, organizzato dal Wiener Korporationsring (Wkr). Il Wkr è una specie di “federazione” delle Burschenschaften, ossia delle associazioni di studenti universitari che, secondo l’Archivio per la documentazione della resistenza austriaca, avrebbero connotazioni di estrema destra, con accenti neonazisti. Vi partecipa lo stato maggiore dell’Fpö, con il segretario politico nazionale Heinz-Christian Strache (l’uomo che ha preso il posto di Haider sul piano nazionale), l’eurodeputato Andreas Mölzer, il terzo presidente del Parlamento Martin Graf. Ma anche personaggi a volte al centro di scandali, per aver elogiato il Terzo Reich, negato l’Olocausto, collezionato cimeli nazisti, partecipato a campi paramilitari molto “somiglianti” a quelli della Hitlerjugend. Non mancano mai ospiti stranieri dell’estrema destra europea, soprattutto belga e francese (quest’anno, per esempio, c’era Marine Le Pen).

 

Ne parliamo qui, perché l’ultima edizione del ballo del Wiener Korporationsring, due sere fa, è stato al centro di una battaglia, non soltanto verbale. Da una parte il comitato organizzatore e i suoi ospiti. Dall’altra gli oppositori al ballo, costituiti da organizzazioni non governative, socialdemocratici, verdi, associazioni cattoliche ed evangeliche, la Comunità di culto israelitica. Per i loro esponenti e per una larga parte dell’opinione pubblica l’evento del Wkr è visto come un pretesto d’incontro della destra austriaca più radicale e impresentabile, quella che non ha imparato nulla dalla storia e continua a provare nostalgia, se non per il Terzo Reich, almeno per i valori nazionali che esso incarnava.

 

Da ciò la contestazione, resa più vigorosa e partecipe quest’anno dal fatto che la serata del ballo coincideva con la data della liberazione del lager di Auschwitz e con la Giornata della memoria. La sovrapposizione dei due eventi è stata interpretata da molte parti – anche da esponenti responsabili come Laura Rudas, dirigente del Partito socialdemocratico – come un oltraggio deliberato alla memoria delle vittime del nazismo.

 

Non è proprio così. Il Ballo del Wkr si tiene regolarmente da 60 anni (da 43 nel palazzo della Hofburg), sempre nell’ultimo venerdì di gennaio. Più che una tradizione è una necessità, perché le sale della Hofburg vengono affittate appositamente per i balli di carnevale e ce ne sono ogni sera, per cui un cambiamento di data è praticamente impossibile. Quello del Wkr, per esempio, era preceduto giovedì sera dal ballo della Technische Universität e seguito ieri sera da quello dei medici. Insomma, una sgradevole coincidenza, ma non un affronto premeditato.

 

Ciò nondimeno la protesta è montata e venerdì la Hofburg è stata assediata da gruppi di manifestanti (10.000 secondo i contestatori, 2.500 secondo la polizia). Non si sono registrati gravi incidenti, soltanto qualche danneggiamento, alcuni feriti, venti arresti. Gli ospiti hanno avuto qualche difficoltà a entrare nella Hofburg, scortati dalla polizia, e le danze si sono potute incominciare con un’ora di ritardo.

 

Dal bilancio finale di quel che è accaduto emergono due circostanze soprattutto. La prima è che l’Unesco ha cancellato i “balli tradizionali viennesi” dal Patrimonio immateriale dell’umanità, in cui erano stati iscritti, ritenendo inaccettabile che della “lista” facesse parte anche il ballo del Wkr, non compatibile con “i principi di tolleranza, rispetto delle altre culture, valorizzazione delle diversità culturali” che ispirano l’Onu.

 

La seconda è che il prossimo anno il ballo del Wkr non potrà più svolgersi nella Hofburg. Il comitato che gestisce le sale non intende più essere coinvolto in polemiche e contestazioni e così forse anche l’Unesco potrebbe ripensarci e riammettere i balli viennesi nel sul patrimonio immateriale.

 

Nella foto, poliziotti in tenuta antisommossa per proteggere i partecipanti al ballo delle associazioni studentesche dell’estrema destra.

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