Domenica 19 Maggio 2024

13.01.26 04 GroßglocknerNel periodo quaresimale la Chiesa usa ricoprire tutti i crocifissi e le immagini di Cristo con un drappo viola, in segno di lutto. Nel Medioevo l’intero spazio dell’altare veniva chiuso da un velo, a mo’ di sipario, in memoria e su modello del velo del tempio di Gerusalemme. In Austria i veli pasquali hanno una lunga tradizione, che risale a mille anni fa. Ancor oggi nelle chiese di Gurk, Haimburg, Reichenfels, Steuerberg, Baldramsdorf, Maria Bichl, Millstatt, St. Stefan am Krappfeld, Sternberg – per limitare il campo alla sola Carinzia – se ne conservano di preziosi, che risalgono fino al XV secolo e le cui dimensioni raggiungono quasi i 9 metri per 9. Inizialmente spogli e senza immagini, si sono arricchiti nel tempo di raffigurazioni del Cristo crocifisso e della passione.

 

Nella Quaresima imminente la Chiesa austriaca riproporrà la tradizione dei veli, ma con una novità, introdotta in occasione dell’”anno della fede”, proclamato da papa Benedetto XVI per il 50. anniversario del Concilio ecumenico Vaticano II. La novità consisterà nel fatto che saranno ricoperte con il drappo viola non soltanto le immagini del Cristo custodite nelle chiese, ma anche quelle che si trovano all’esterno, in modo da rendere visibile questa tradizione a tutti.

 

“L’iniziativa – ha spiegato il decano di Lienz, Bernhard Kranebitter – ricorderà un po’ il progetto noto in tutto il mondo dell’artista Christo, che nel 1995 avvolse completamente con un telo il Reichstag di Berlino”. Accadrà lo stesso anche per le tante edicole religiose, i crocifissi, le cappelline che si trovano in Austria lungo le strade, soprattutto nelle zone alpine. Nei giorni della Quaresima saranno anch’esse ricoperte di stoffa violetta o gialla. “Talvolta – spiegano i promotori dell’iniziativa – bisogna nascondere qualcosa, affinché la gente torni ad accorgersi della sua esistenza”.

 

Non soltanto i crocifissi lungo le strade saranno ricoperti durante il periodo quaresimale. Sarà avvolto nel velo pasquale anche il grande crocifisso di ferro che si trova sulla vetta del Grossglockner, il monte più alto dell’Austria, con i suoi 3798 metri sul livello del mare. A ricoprirlo ci penseranno il vescovo di Innsbruck, Manfred Scheuer, e il vicario generale della diocesi di Gurk-Klagenfurt, Engelbert Guggenberger, che saliranno in vetta nel giorno del mercoledì delle ceneri.

 

Non è impresa di poco conto. Il Grossglockner è una montagna severa. La sua ascensione richiede doti alpinistiche sia per il dislivello da superare, sia per le difficoltà di un percorso interamente su ghiaccio. D’inverno, poi, tutto diventa più difficile, se non altro perché i rifugi di appoggio sono chiusi. È evidente che la Chiesa austriaca ha puntato proprio su questi fattori per rendere più spettacolare l’evento e far sì che il messaggio di fede proposto quest’anno con i veli quaresimali abbia il massimo impatto.

 

Nella foto, la croce di vetta del Grossglockner.

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