Il presidente della Repubblica austriaca, Alexander Van der Bellen, che oggi compie 80 anni, ha ricevuto l’altro ieri gli ambasciatori presenti a Vienna, per il tradizionale incontro del nuovo anno. Dalla Hofburg erano partiti gli inviti a 167 delle 169 ambasciate. Come già lo scorso anno, non sono state invitate Russia e Bielorussia.
La decisione di escludere i due Paesi è stata presa in sintonia con gli altri Paesi dell’Unione Europea, dopo che la Russia, con l’appoggio della Bielorussia, aveva aggredito l’Ucraina. Russia e Bielorussia, peraltro, non erano state invitate nemmeno un anno fa alla cerimonia di giuramento del presidente Van der Bellen, per il suo secondo mandato.
L’atteggiamento della Hofburg nei confronti dei due Paesi non ha nulla a che vedere con il loro regime autoritario e illiberale. Se questo fosse stato il criterio, gli inviti al ricevimento sarebbero stati poche decine. L’altro ieri, invece, si sono visti nelle sale presidenziali anche gli ambasciatori della Corea del Nord, della Siria, dell’Eritrea, del Myanmar. Russia e Bielorussia sono state lasciate fuori dalla porta solo in conseguenza della guerra scatenata due anni fa, in aperta violazione del diritto internazionale.
L’ambasciatore russo Dmitrij Ljubinskij e quello bielorusso Andrei Dapkiunas non sono stati i soli assenti. Degli ambasciatori accreditati, circa 45 non sono fisicamente presenti a Vienna. Sono quelli degli Stati più piccoli, che per ragioni di economia devono curare le relazioni con più Paesi e che, in genere, hanno la loro sede a Roma, Berlino o in altre capitali più importanti.
Al ricevimento dell’altro ieri erano stati invitati, invece, i rappresentanti della Palestina, della Santa Sede e del Sovrano ordine militare di Malta. Al loro arrivo le rappresentanze diplomatiche Hofburg hanno ricevuto gli onori militari di una compagnia del Battaglione della guardia, schierata davanti alla Hofburg, nonostante la pioggia. E, nonostante la pioggia, gli ambasciatori di Danimarca e dei Paesi Bassi hanno preferito rinunciare alla loro auto di servizio e raggiungere il palazzo presidenziale in bicicletta.
NELLA FOTO, il salone della Hofburg in cui il presidente Alexander Van der Bellen ha ricevuto gli ambasciatori accreditati a Vienna.
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