Sabato 18 Maggio 2024

14.08.20 Danubio, cicloturismo - CopiaLa nuova guida “Austria in bicicletta” edita da Austria Turismo presenta 15 itinerari per le due ruote: ci sono la classica ciclabile del Danubio, in esercizio ormai da 30 anni, quella del Neusiedler See che invita al birdwatching e alla degustazione dei vini locali, la Claudia Augusta sulle tracce degli antichi Romani, e molte altre ancora. La scelta dei percorsi ha voluto privilegiare le piste ciclabili adatte per un cicloturismo di relax, su tracciati pianeggianti con tutti i piaceri che questo tipo di viaggio offre: la scoperta dei paesaggi a ritmo lento, le soste gastronomiche, le visite a città e borghi. Molte piste seguono i fiumi, in percorsi di lenta e gradevole discesa, facili da affrontare anche per i meno allenati e per chi viaggia con i bambini. Alcuni itinerari invitano  a  “sconfinare” e a scoprire il fascino dei luoghi di confine e i molteplici legami culturali e naturalistici che l’Austria ha con gli altri Paesi europei, in primo luogo con i suoi vicini Italia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Cechia, Slovacchia, Ungheria e Slovenia.

 

BURGENLAND, INTORNO AL NEUSIEDLER SEE. Il parco nazionale Neusiedler See – Seewinkel è stato fondato nel 1993. Già dal 1991 sul versante ungherese esisteva il parco Fertö-Hanság Nemzeti. La zona protetta non è soltanto il primo parco nazionale austriaco transfrontaliero, ma anche il primo che ha ottenuto un riconoscimento internazionale dalla Iucn, l’Unione mondiale per la conservazione della natura. Il Neusiedler See, che è anche il lago di steppa più occidentale d’Europa, si trova nella regione del Burgenland, tra gli ultimi contrafforti alpini orientali e il Seewinkel, ovvero la porzione più occidentale della Piccola pianura ungherese (Kisalföld): il confine tra Austria e Ungheria passa quindi attraverso questa regione. Il lago di Neusiedl è una zona di frontiera anche dal punto di vista biologico: qui si incrociano influssi alpini, pannonici, asiatici, mediterranei e nordici, dando vita a uno spazio naturale unico in Europa centrale, che costituisce l’habitat per una notevolissima varietà di specie animali e vegetali. Il lago principale e i suoi laghetti salini sono una meta conosciuta da chi pratica il birdwatching, specialmente in autunno e in primavera. Dalle sue strutture di osservazione si possono avvistare numerosi uccelli stazionari o di passaggio. Nel Parco nazionale è stata certificata la presenza di più di 300 specie di volatili.

La pista ciclabile compie il giro completo del lago, tutelato dall’Unesco, e consente di ammirare le bellezze paesaggistiche: punto di partenza e arrivo è il caratteristico borgo vinicolo di Rust, membro dell’associazione delle Piccole città storiche dell’Austria.

 

STIRIA, LUNGO IL FIUME MUR. La prima parte di questo percorso ha il sapore delle montagne e l’aria fresca del bosco. Ci si gode il delizioso paesaggio del Lungau (Salisburghese), costellato da suggestivi paesi, come St. Michael e Tamsweg, e antichi castelli. Varcato il confine della Stiria, il fiume bagna la cittadina medievale di Murau, quindi Judenburg, dominata da una torre quattrocentesca alta 75 metri, Zeltweg, con il circuito di Formula 1, e Leoben, con una magnifica piazza barocca e il museo della birreria Gösser.

A Bruck an der Mur il fiume piega a sud attraverso un paesaggio dolce e ondulato. Uno dei tratti più belli del percorso raggiunge il piccolo borgo di Frohnleiten, affacciato sul fiume, e prima di arrivare a Graz merita una deviazione la grotta Lurgrotte, fra le più belle d’Austria. A Graz, capoluogo della Stiria, non bisogna perdersi la salita in funicolare sullo Schlossberg, la collina dove un tempo sorgeva un’inespugnabile fortezza, distrutta nel 1809 da Napoleone. Dalla Torre dell’orologio si gode una magnifica vista sulla città, il cui centro storico è Patrimonio mondiale dell’Unesco. In centro si trova il più vasto arsenale d’armi antiche del mondo, ancora conservato come al tempo delle invasioni turche.

Attraverso la pianura del “Kernöl”, il famoso olio di zucca, e i colli degli squisiti vini stiriani, il viaggio prosegue lungo un fiume ormai adulto, toccando Leibnitz con il vicino castello di Seggau, Mureck con la bella ricostruzione di un mulino fluviale e infine Bad Radkersburg. Questo delizioso antico centro commerciale, ancora circondato da mura e fossati, oggi è una località termale con un grande parco acquatico e fa parte dell’associazione delle Piccole città storiche. Da qui inizia la ciclabile delle terme stiriane “Thermenlandradweg R12”, un itinerario lungo 150 chilometri, che corre lungo il confine sloveno e ungherese.

 

TIROLO, SULLA VIA CLAUDIA AUGUSTA. Voluta dall’imperatore Claudio nel I secolo dopo Cristo, la Via Claudia Augusta collegava il Po con il Danubio attraverso le Alpi. La ciclovia che ne segue le tracce attraversa l’Austria nel tratto alpino, faticoso ma anche ricco di meraviglie paesaggistiche. Da Donauwörth al confine tedesco-austriaco l’itinerario si snoda per lo più lungo il fiume Lech. A Füssen una breve deviazione raggiunge Neuschwanstein e Hohenschwangau, i famosi castelli del re di Baviera Ludwig II. Entrati in Tirolo, si segue il Lech fino a Reutte, con la grande Chiusa di Ehrenberg, oggi museo. Da qui inizia la salita impegnativa per Ehrwald, ai piedi dello Zugspitze, la cima più alta della Germania, e per il Fernpass con i suoi numerosi laghi. Oltre il castello di Fernstein si scende a Imst, la città delle fontane nella valle Gurgltal. Nei pressi si può visitare l’impressionante gola Rosengarten con la grotta blu. Da Imst si segue la pista ciclabile dell’Inn fino a Landeck e oltre, salendo faticosamente per Pfunds e il passo Finstermünzpass fino a Martina, sul confine svizzero. Lasciato l’Inn, il tratto prosegue per Nauders e quindi più dolcemente su tranquille strade agricole fino al passo di Resia e in Alto Adige. In Italia l’itinerario corre in gran parte lungo l’Adige su piste ciclabili asfaltate fino a Verona. Oltre Verona e fino ad Ostiglia si pedala su tranquille strade di campagna.

 

VORARLBERG, INTORNO AL BODENSEE. Il Bodenseeradweg (la “pista ciclabile del Bodensee”) fa il giro completo del lago di Costanza, toccando tre nazioni e molti punti d’interesse, da Mainau, l’isola dei fiori, ai dirigibili Zeppelin. Il suo tracciato pianeggiante è l’ideale anche per famiglie con bambini. Il lago di Costanza (in tedesco “Bodensee”) è il terzo maggior lago europeo, se si escludono i grandi laghi nordici, con una superficie di 538 chilometri quadrati. Condiviso fra Austria, Germania e Svizzera, è costellato da cittadine ricche di storia e architettura e da rare bellezze naturali.

La pista ciclabile che ne percorre le sponde consente di godersi il paesaggio all’aria aperta e di abbreviare a piacimento il percorso: in quasi ogni paese si può prendere il battello e attraversare il lago evitando di pedalare per tutto il periplo. Il punto di partenza è la cittadina austriaca di Bregenz, capoluogo del Vorarlberg. Da qui in pochi chilometri si raggiunge la graziosa e romantica Lindau, in Germania. Più a nord si incontra Friedrichshafen, patria dei dirigibili Zeppelin a cui è dedicato un museo, e la medievale Meersburg, dominata dal suo austero castello. Sull’altra sponda del lago l’isola di Mainau è un inno alla bellezza dei fiori, intorno a un’antica residenza barocca. Costanza è la città più grande del lago e conserva tra le mura la memoria di un glorioso passato commerciale.

 

ATTRAVERSO LA CARINZIA LUNGO LA DRAVA. La Drava è un affluente del Danubio lungo 720 chilometri. Non tutti  sanno che questo grande fiume nasce tra le montagne dell’alta val Pusteria, fra Dobbiaco e San Candido, e si getta nel Danubio pochi chilometri a nord di Vukovar, in Croazia. Il suo corso è accompagnato da una pista ciclabile che attraversa il Tirolo orientale, gran parte della Carinzia e la Slovenia orientale. Nel primo tratto il percorso si snoda ai piedi di imponenti montagne calcaree, dal gruppo delle Dolomiti di Sesto a quello delle Dolomiti di Lienz. Oltre Sillian, primo paese in territorio austriaco, si erge il castello di Heinfels, che secondo la leggenda fu fondato dagli Unni.

Quasi senza pedalare si scende verso Lienz, incontrando a destra il sentiero della gola Galitzenklamm, che su passerelle sospese nel vuoto sovrasta una cascata impressionante. Lienz, la romana Aguntum, sorge alla confluenza dell’Isel nella Drava. Nelle vicinanze si trova il castello di Bruck, antica residenza dei conti di Gorizia e oggi sede del museo civico. Presso Oberdrauburg si entra in Carinzia, dove il fiume lambisce cittadine ricche di storia: Spittal, con il bel palazzo Porcia, Villach, Ferlach e Völkermarkt. Oltre Villach, la Drava rallenta in lunghi bacini artificiali popolati da uccelli acquatici, prima di proseguire il suo corso verso la Slovenia e l’antica città di Maribor.

 

DA 30 ANNI LA CICLABILE DEL DANUBIO. Le prime conversioni delle antiche “Treppelwege” (i tracciati lungofiume utilizzati dei cavalli che nel passato trainavano controcorrente i pesanti barconi) risalgono al 1984, perciò  nel 2014  la pista ciclabile lungo il fiume, che collega l’Europa centrale al Mar Nero e quattro capitali, Vienna, Bratislava, Budapest e Belgrado, festeggia il suo 30. anniversario. Lungo il percorso sul tratto austriaco si incontrano Linz, la città capoluogo della regione Alta Austria, la Wachau, il tratto della Valle del Danubio a ovest, patrimonio dell’Unesco, e Vienna. Nella capitale sta sorgendo un nuovo quartiere proprio sulle sponde del Danubio.

A Linz colpisce in particolare il cosiddetto “miglio della cultura” sulle due rive opposte del Danubio con notevoli costruzioni. Il Museo d’arte Lentos è un’elegante struttura vetrata lunga 130 metri che si affaccia sul Danubio. Su una superficie di 8000 metri quadrati, distribuita su tre piani, cela una copertura continua in vetro – uno dei più grandi lucernai di questo tipo presenti in Europa – e permette di rinunciare in gran parte all’illuminazione artificiale. Caratteristica è la sala delle sculture, lunga 60 metri, che occupa lo spazio all’aperto sotto il piano delle esposizioni e che apre la vista sul Danubio e sulla collina del Pöstlingberg. L’involucro vetrato del museo appare trasparente, semitrasparente o grigio a seconda delle condizioni di luce e, quando cala il buio, la facciata viene retroilluminata con colori vivaci.

Sulla sponda opposta del Danubio fa da contraltare il Museo del futuro, l’Ars Electronica Center. Dedicato alle tecnologie più avanzate e all’arte multimediale interattiva, comprende una superficie di 6500 metri quadrati, che triplica la capacità espositiva della precedente struttura. Il progetto architettonico ha dovuto affrontare la sfida di un complesso inserimento in un tessuto urbanistico storicizzato, tenendo conto anche della necessaria protezione contro le inondazioni. La facciata del nuovo Ars Electronica Center è dotata di lastre illuminate da led che rendono possibile un’ampia gamma di utilizzi artistici.

Poche decine di chilometri a ovest da Vienna si trova la Wachau, il tratto della valle del Danubio dove la natura e l’opera dell’uomo hanno creato un paesaggio unico. Fra le cittadine storiche di Melk e Dürnstein si incontrano luoghi di suggestiva bellezza, romantici paesini sovrastati da terrazze soleggiate coltivate a vite, dove il tempo sembra essersi fermato. Nel dicembre 2000 la Wachau è stata inserita nell’elenco dei siti Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. La Wachau fa parte degli habitat più tutelati dall’Unione Europea ed è una delle poche regioni in cui il Danubio scorre nel suo letto naturale. Sulle superfici delle tipiche terrazze erbose crescono piante ormai rarissime come il lino delle fate (Steinfeder), che ha dato il nome anche ad alcune varietà di vini della zona, e diverse varietà di orchidee che esistono solo in questa zona.

La costruzione DC -Tower di Dominique Perrault, realizzata tra il 2010 e i 2013, è situata sull’acqua, nel quartiere Donau-City, l’area a nord del Danubio dominata da grattacieli che dal 1996, anno in cui furono avviati i lavori di costruzione, si sta infittendo visibilmente. Ma persino in questa zona il grattacielo di Perrault, con le sue forme snelle e la sua altezza record, troneggia sugli altri edifici. Con i suoi 250 metri di altezza, quasi il doppio rispetto al Duomo di Santo Stefano, la DC-Tower è infatti la più elevata costruzione in Austria.

 

La guida “Austria in bicicletta” si può scaricare da internet all’indirizzo http://www.austria.info/media/17081/catalogo%20bici%202014bassa.pdf.

NELLA FOTO, la pista ciclabile lungo il Danubio, la più “antica” in Austria.

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