Sabato 18 Maggio 2024

11.02.22 Giunta regionale della CarinziaNon era l’Italia in testa alla classifica della corruzione in Europa, in compagnia di Grecia e Romania? L’elenco pubblicato in novembre da Transparency International, in verità, non si basava su dati oggettivi, di cui nessuno dispone, ma sulla “percezione” del fenomeno corruttivo, che in Italia, Grecia e Romania evidentemente è avvertito più che altrove. Ma si tratta, appunto, di una percezione, che può non corrispondere sempre alla realtà.

Non corrisponde, per esempio, in Carinzia, dove tutta la maggioranza di governo è attualmente sotto inchiesta per distinte ipotesi di reato. Le inchieste si trascinano ormai da due anni, perché in Austria la giustizia è uguale per tutti, ma per chi esercita funzioni pubbliche è ancora “più uguale”. Nel senso che, se, come nel nostro caso, sotto processo finisce un assessore, la procura inquirente deve mandare le carte all’organo superiore (la Procura generale a Graz o a Vienna), che esamina il caso e poi lo sottopone al ministro della giustizia, il quale a sua discrezione può anche archiviarlo.

Non è questo il caso degli assessori del Land Carinzia. I processi a loro carico non sono stati archiviati, ma il fatto che dopo due anni non si sia arrivati neppure all’udienza dibattimentale, in un Paese dove la giustizia è molto più celere di quella italiana, fa sorgere qualche sospetto, che gli inquirenti peraltro respingono. In Austria dal 2009 esiste a livello nazionale un’apposita Procura per i reati di corruzione (Korruptionstaatsanwaltschaft), che ha istituito al proprio interno una apposita sezione dedicata esclusivamente alla Carinzia, dove evidentemente il lavoro non manca.

Il caso più clamoroso tocca l’assessore dell’Övp Josef Martinz e nasce dalla vendita nel 2007 alla Bayern Lb della quota di Hypo Group di proprietà del Land. Consulente nell’operazione fu nominato Dietrich Birnbacher, che è il commercialista che tiene la contabilità del campeggio di cui Martinz è proprietario. Parlare di “nomina” è un po’ esagerato. L’incarico fu dato a Birnbacher direttamente da Martinz e da Jörg Haider, allora governatore. Per quel suo parere, peraltro solo orale, Birbnbacher emise una parcella di 12 milioni di euro, una somma spropositata per la prestazione fornita. Quando il caso fu reso pubblico dalla “Kleine Zeitung”, il commercialista fu costretto a dimezzare l’importo.

Nell’estate scorsa un funzionario regionale rivelò al settimanale “Profil” che in realtà quei 6 milioni erano destinati alle casse dell’Övp. Martinz annunciò una querela, cui però non diede seguito. La Procura anticorruzione, invece, decise di aprire un’inchiesta, per vederci più chiaro.

Un’altra inchiesta riguarda in blocco tutti gli esponenti del Bzö del governo regionale (con l’eccezione dell’assessore Christian Ragger), vale a dire il governatore Gerhard Dörfler, il suo vice Uwe Scheuch e l’assessore alle finanze Harald Dobernig. L’accusa è di aver stampato e distribuito una sontuosa brochure elettorale, prima del voto del marzo 2009, spacciandola per pubblicità istituzionale, con un costo a carico del Land di non meno di 400 mila euro. Nella vicenda è coinvolto anche Stefan Petzner, l’”amico” di Haider, che aveva diretto quella campagna elettorale. Petzner è deputato e gode dell’immunità parlamentare, ma su richiesta della Procura il Parlamento ha già concesso l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti.

L’ultimo caso riguarda il già citato Scheuch. Nella sua veste di segretario politico del Bzö (il partito di Haider, che lo scorso anno è ritornato in seno al partito liberalnazionale delle origini) aveva promesso di far avere la cittadinanza austriaca a due danarosi investitori russi, chiedendo in cambio un adeguato finanziamento al partito. Il colloquio tra Scheuch e un altro membro del partito era stato intercettato dagli inquirenti.

Nella foto, il governo regionale della Carinzia. Gli unici assessori non indagati dalla magistratura sono Christian Ragger (primo a sinistra), Beate Prettner (unica donna) e Peter Kaiser (primo a destra nella prima fila). Gli ultimi due sono socialdemocratici e quindi, pur essendo in giunta, non fanno parte della maggioranza che governa il Land.

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