Sabato 18 Maggio 2024

12.06.19 Ludwig Richard junior e seniorPramollo cambia proprietà. O, ad essere precisi, è la società degli impianti del polo sciistico carinziano, al confine con il Friuli, a farlo. In luglio entrerà un nuovo azionista, che acquisirà il 66% del capitale e quindi il controllo della società.

 

Attualmente il capitale della “Bergbahnen Nassfeld Pramollo Ag” – questa la ragione sociale, che significa “impianti a fune Nassfeld Pramollo spa” – è suddiviso in tre quote uguali del 33% fra un consorzio di operatori “storici” degli impianti di Pramollo, facente capo al pioniere Arnold Pucher (17%) e a Christoph Herzog (8%); il Land Carinzia e Hypo Group Alpe Adria.

 

Quest’ultimo, come si sa, sta cercando da tempo di sbarazzarsi di tutte le sue partecipazioni extra-bancarie. È di pochi mesi fa la vendita del prestigioso Schlosshotel sul lago di Wörth, che gli era costato 120 milioni di euro e che è stato ceduto quasi per la metà all’immobiliarista viennese Karl Wlaschek. E ora è la volta di Pramollo e dei suoi impianti di risalita.

 

Gli acquirenti sono i viennesi Ludwig Richard senior e junior – padre e figlio con lo stesso nome – proprietari di una delle più grandi società di trasporto pubblico dell’Austria, la Columbus, che dispone di un parco di circa 800 pullman. La famiglia Richard si occupa oggi di trasporti, ma ha una storia legata al turismo: oltre a gestire da cinque generazioni l’hotel “Anatra d’oro” a Vienna, il nonno aveva acquistato a suo tempo tre hotel a St. Anton, la prestigiosa località sciistica dell’Arlberg.

 

Non è strano, dunque, l’interesse dei Richard per Pramollo e per la quota messa in vendita da Hypo Group. Si tratta, come dicevamo, del 33% circa, di cui il 29,5% effettivamente della banca e il 3,8% della compagnia di assicurazioni di Graz Grawe (a suo tempo socio di Hypo Group). I Richard sono quelli che hanno presentato l’offerta migliore (la seconda l’aveva presentata lo stesso Pucher con i suoi soci del luogo). L’importo non è stato reso pubblico, in attesa dell’assemblea di luglio che dovrà ratificarlo, ma fonti attendibili parlano di 8 milioni.

 

A questo punto anche il Land Carinzia ha preso la palla al balzo, proponendo ai Richard, che hanno accettato, l’acquisto della sua quota. “Non per tappare i nostri buchi di bilancio – ha voluto precisare il vicepresidente della Carinzia Uwe Scheuch – ma per poter finanziare con il ricavato altri progetti turistici”. Il Land ha posto una sola condizione: di incassare lo stesso prezzo che sarà pagato a Hypo.

 

Il passaggio di proprietà delle quote di Hypo Group e del Land Carinzia della Bergbahnen Nassfeld Pramollo Ag diventerà effettivo dopo l’assemblea straordinaria già convocate per luglio, che dovrà approvare la cessione delle azioni. Perché ciò avvenga occorrerà anche il consenso di Pucher & C., vale a dire degli operatori degli impianti, che detengono il restante 33%. Lo statuto della società, infatti, richiede una maggioranza del 75% per gli atti di straordinaria amministrazione, il che significa che a Pucher spetterà l’ultima parola.

 

Quanto conti questo vincolo lo si è visto in passato, quando Hypo Group stava per vendere la sua quota al tirolese Heinz Schultz. L’operazione andò in fumo per l’opposizione di Pucher, che non voleva tra i piedi uno del settore che avrebbe potuto mettere in discussione le sue scelte gestionali. Schultz è proprietario assieme alla sorella Martha e al fratello Georg del più grande comprensorio sciistico austriaco in mani private, un vero e proprio impero che si estende dalla Zillertal, in Tirolo, a Matrei e Kals, nel Tirolo orientale, al Mölltaler Gletscher e all’Ankogel, sui Tauri carinziani, e che comprende anche alberghi e campi di golf, con un fatturato annuo di 80 milioni e 700 dipendenti.

 

Questa volta si presume invece che Pucher dirà sì. I Richard lavorano nei trasporti e verosimilmente non intendono intervenire direttamente nella gestione di seggiovie e telecabine. Arnold Pucher continuerà così ad essere il “Kaiser” di Pramollo che è sempre stato. Ciò significa anche che non dovrebbe mutare l’atteggiamento della società degli impianti di Pramollo nei confronti degli accordi per il progettato collegamento a fune con Pontebba.

 

Nella foto, i Richard padre e figlio, nuovi azionisti di maggioranza della società degli impianti di risalita di Nassfeld-Pramollo.

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