Sabato 18 Maggio 2024

È molto più complicata e dolorosa di quanto ci si possa immaginare la situazione interna all’Spö. Da anni il Partito socialdemocratico austriaco incassa sconfitte a ogni elezione ed è logorato da un conflitto – a volte latente, a volte burrascoso – tra la segretaria in carica, Pamela Rendi-Wagner, e il suo avversario interno, Hans Peter Doskozil, governatore del Burgenland. Le differenze tra i due sono notevoli. Semplificando molto, si può dire che Rendi-Wagner si richiama ai valori tradizionali della socialdemocrazia, mentre Doskozil ha imboccato la strada del populismo, facendo proprie le posizioni dell’estrema destra sovranista e anti-migranti.

Ieri è arrivato il giorno della svolta. Lo ha voluto Rendi-Wanger, non disposta a sopportare oltre il “fuoco amico”. Come avevamo annunciato l’altro ieri, ha convocato il Präsidium (che è l’organo di vertice del partito, composto da 10 persone, lei compresa) e subito dopo il Parteivorstand (ovvero la direzione nazionale, composta da oltre 50 membri, tra cui i governatori dei Länder a guida socialdemocratica), con lo scopo di decidere la convocazione di un congresso straordinario, in cui Doskozil sarebbe stato costretto finalmente a scoprire le sue carte e in cui i delegati avrebbero dovuto scegliere tra lui e la segretaria uscente.

I due organi statutari si sono riuniti uno di seguito all’altro. La seduta del Präsidium è incominciata alle 13 e si è conclusa con un’ora di ritardo, rispetto al previsto. Subito dopo è toccato al Parteivorstand, che ha votato all’unanimità una soluzione che prevede quanto segue. Innanzitutto sarà indetta una consultazione tra tutti i 160.000 iscritti, che dovranno indicare la loro preferenza tra Rendi-Wagner e Doskozil. Seguirà il congresso straordinario, in cui i delegati eleggeranno il segretario, come prevede lo statuto. Lo faranno rispettando la volontà espressa dalla base o potranno decidere di testa loro? Non lo si sa. L’unica cosa certa è che le modalità di svolgimento della consultazione e del successivo congresso saranno decise dal Präsidium, con la partecipazione di Doskozil.

L’idea dell’accoppiamento consultazione-congresso ha trovato il sostegno dei due Länder più importanti – Bassa Austria e Alta Austria – ma non del Vorarlberg e men che meno di Vienna, dove i socialdemocratici considerano Doskozil un uomo della destra populista. Non si sono ancora espressi i socialdemocratici della Carinzia e della Stiria.

NELLA FOTO, Pamela Rendi-Wagner e Hans Peter Doskozil all’uscita dalla riunione della direzione del partito. Non sembrano molto allegri.

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