Sabato 18 Maggio 2024

19.11.24 Elezioni Stiria; Sebastian Kurz, SchützenhöferLa vittoria dell’Övp (Partito popolare) alle elezioni di ieri in Stiria era scontata. Tutti i sondaggi di settembre la annunciavano. Ma la dimensione l’ha trasformato in un trionfo: 36% dei voti (+7,6 punti percentuali). La scelta tattica di Hermann Schützenhöfer di anticipare le elezioni (la scadenza naturale sarebbe stata la primavera 2020) era ben calcolata. Il suo partito ha stravinto e dopo 14 anni ha riacquistato il primato che aveva dal dopoguerra e che nel 2005 aveva improvvidamente e clamorosamente perso per uno scandalo di finanziamenti concessi dalla governatrice di allora, Waltraud Klasnic.

Hanno fatto un bel balzo in avanti anche i Verdi, mentre sono usciti con le ossa rotte l’Spö (Partito socialdemocratico) e l’Fpö (Partito dell’estrema destra sovranista), come già era accaduto in settembre alle elezioni nazionali. Ma anche questi risultati erano in qualche modo scontati. La novità vera, pur se marginale, riguarda la formazione della Neos (“Neues Österreich”), che per la prima volta ha superato la soglia di sbarramento ed è entrata nel consiglio regionale della Stiria, dove ora i gruppi politici sono 6 (un numero modesto rispetto ai gruppi italiani, ma che in Austria sembra enorme).

Ma torniamo ai risultati. Per l’Övp l’aumento di 7,6 punti percentuali significa poter contare su 5 consiglieri in più (in totale 17 su 48 componenti del Landtag), assicurarsi la poltrona di governatore e il privilegio di poter scegliere con chi allearsi per formare la futura giunta. Il dato non è ancora ufficiale, ma può considerarsi pressoché definitivo, perché è stato elaborato prendendo in considerazione anche i voti postali (circa 90.000), il cui spoglio avrà luogo oggi.

Netta la perdita di consensi dell’Spö, sceso al 22,9% (-6,4). Al suo segretario regionale e capolista Michael Schickhofer si può rimproverare soltanto di aver millantato fino all’ultimo giorno, contro ogni evidenza, la possibilità di conservare al partito il primo posto. Ma la sonora batosta di ieri non è imputabile a lui o soltanto a lui, quanto alla crisi che travaglia ormai da anni l’Spö in tutta l’Austria e fa traballare la poltrona della segretaria nazionale Pamela Rendi-Wagner. Schickhofer, del resto, già ieri sera ha fatto sapere che non intende affatto farsi da parte, attribuendosi anzi il merito di aver fatto recuperare voti al partito, che all’inizio della campagna elettorale era dietro all’Fpö, mentre ora è almeno secondo.

In realtà il merito di quel secondo posto non spetta a Schickhofer, ma alla debacle dell’Fpö, crollato di 9,4 punti percentuali e sceso al 17,3%, dietro all’Spö. Ciò significa perdita di 6 seggi sui 14 che ne aveva: un dimezzamento. Mario Kunasek, candidato capolista ed ex ministro della Difesa nel primo governo Kurz, aveva puntato tutto su temi locali nella campagna elettorale, per far dimenticare agli elettori gli scandali in cui era rimasto coinvolto l’ex segretario nazionale Heinz-Christian Strache. Non è servito a nulla.

Il quadro si completa con il raddoppio dei Verdi, saliti al 12,2% (+5,5), il raddoppio anche dei Neos, saliti al 5,4% (+2,8) e quindi ammessi al consiglio regionale con 2 seggi, il consolidamento dei comunisti (Kpö) al 6,1%, che passano da 2 a 3 consiglieri.

Questi dati consentono di individuare subito quali potrebbero essere le future coalizioni di governo del Land. La soluzione più probabile appare una riedizione dell’accoppiata Övp-Spö, che ha ben lavorato negli ultimi quattro anni e mezzo (a differenza di quello che invece era accaduto a livello nazionale). Matematicamente possibile, ma considerata meno probabile, una coalizione Övp-Fpö.

La terza variante Övp-Verdi, che curiosamente va di moda a livello nazionale e anche in Stiria (forse per i buoni risultati ottenuti nei Länder dove già è stata messa alla prova), non ha i numeri per reggersi: popolari e Verdi avrebbero qui insieme 24 seggi su 48, per cui mancherebbe loro la maggioranza necessaria. Potrebbero rafforzarsi, coinvolgendo anche la Neos, che sta ben funzionando nel Salisburghese, ma un governo a tre in Stiria viene considerato improponibile.

 

NELLA FOTO, Hermann Schützenhöfer mentre segue lo spoglio dei voti dalla sede del partito. Accanto a lui, il segretario nazionale Sebastian Kurz, venuto appositamente da Vienna, come è solito fare quando si tratta di festeggiare una vittoria.

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