Sabato 18 Maggio 2024

10.03.23 Hypo Group, Gottwald KranebitterNon passa giorno senza che Hypo Group Alpe Adria non riservi qualche sorpresa. Dopo il passaggio della proprietà allo Stato – senza del quale la banca sarebbe fallita – scoppia ora lo scandalo delle liquidazioni d’oro agli amministratori. Stiamo parlando di Franz Pinkl e C., assunti dalla precedente proprietà (il gruppo era controllato allora dalla Bayern Lb), che ora lo Stato vuole sostituire con uomini di sua fiducia (la nomina sarà formalizzata domani).

Sembrava un’operazione indolore e invece sarà dolorosissima. La “sofferenza” si misurerà in oltre 10 milioni di euro, quanto dovranno essere versati agli amministratori uscenti a titolo di indennizzo per lo scioglimento anticipato del loro rapporto. Una somma rilevante soprattutto per chi, come Pinkl, ha lavorato poco più di sei mesi, ma alla quale sembra abbia pieno diritto. Nel contratto quinquennale di assunzione, infatti, stipulato nella primavera scorsa, sarebbe stata introdotta la cosiddetta clausola “change of control”: prevede che, nell’ipotesi di cambio di proprietà, il rapporto di lavoro possa essere risolto e al dirigente sia versato l’intero ammontare dello stipendio che avrebbe percepito in 5 anni.

Per Franz Pinkl si tratta di 4,5 milioni (lo stipendio annuo di 900.000 euro moltiplicato per cinque). Gli altri membri della direzione, che avevano un compenso annuo fra i 350 e i 450 mila euro, riceveranno complessivamente più di 5 milioni. Sono Andreas Dörhöfer (dal maggio 2008), Bozidar Span (dal giugno 2008), Wolfgang Peter (dall’agosto 2006) e Anton Knett (dal giugno 2009). Il congedo di Pinkl e soci costerà così a Hypo Group – quindi allo Stato – oltre 10 milioni.

Inevitabili le polemiche. La clausola “change of control” è nota, ma applicata soltanto nei casi in cui vi sia un rapporto fiduciario tra il dirigente e l’azionista di maggioranza. Appare abbastanza strano che sia stata utilizzata un anno fa, quando la grave situazione di Hypo Group era ormai nota e un cambio di proprietà era da prendere in considerazione. Sotto accusa sono i rappresentanti del Land Carinzia presenti allora nel consiglio di sorveglianza della holding, i quali scaricano la colpa sulla Bayern Lb, che avrebbe fatto tutto da sola.

A rendere ancor più infuocato il dibattito si aggiunge ora la notizia che nei pochi mesi di attività alla guida di Hypo Group Franz Pinkl avrebbe speso in consulenze esterne 50 milioni. Hypo Group non smentisce, si limita a osservare che l’importo è esagerato. Fosse anche la metà, sarebbe comunque molto elevato.

La discussione sulle “liquidazioni d’oro” rischia di far passare in secondo piano la nomina dei nuovi amministratori di Hypo Group, che dovrebbe essere deliberata domani dal consiglio di sorveglianza. Il posto di Pinkl sarà preso da Gottwald Kranebitter, 47 anni, attualmente direttore della Kpmg Austria, importante società di consulenza finanziaria. Kranebitter aveva già avuto modo di occuparsi di Hypo Group come consulente del governo, nella fase di nazionalizzazione. È un esperto finanziario noto in Austria per aver svolto ruoli diversi in recenti importanti vicende societarie, come lo scandalo Amis e il fallimento della catena commerciale Libro.

Con lui dovrebbero domani essere nominati alla direzione di Hypo Group Johannes Proksch (proveniente da Morgan Stanley) e Wolfgang Edelmüller (esperto nella gestione rischi). Un quarto nome dovrebbe essere Wobei Zoufal, ma la scelta non sembra definitiva e potrebbe non essere formalizzata domani.

Nella foto, Gottwald Kranebitter, 47 anni,  futuro direttore generale di Hypo Group Alpe Adria.

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