Sabato 18 Maggio 2024

10.05.25 schule2_160609ap183In Austria si sta pensando di istituire una scuola a tempo pieno per i figli di immigrati che non comprendono a sufficienza la lingua tedesca: al mattino lezione nelle normali materie di insegnamento, al pomeriggio corsi di grammatica e di sintassi. La proposta viene da Michael Spindelegger, che non è soltanto ministro degli esteri, ma anche presidente dell’Öaab, l’associazione austriaca dei lavoratori e degli impiegati privati, vicina al Partito popolare (Övp), di cui fa parte. Il 34% dei figli di immigrati capiscono a malapena il tedesco, ma anche il 12% dei figli di genitori austriaci incontrano difficoltà a leggere e a capire perfino i testi più semplici. Nelle scuole elementari di Vienna ormai il 54% degli alunni sono immigrati o figli di immigrati; nelle Hauptschule (le scuole medie) sono addirittura il 65%; nelle scuole materne il 45%. Le percentuali a livello nazionale sono leggermente inferiori: nelle scuole elementari, per esempio, scendono al 22,4% (in Carinzia al 10,9%).

Spindelegger è convinto che il problema vada affrontato al più presto, partendo dai ragazzini (anche di famiglie austriache) tra i 6 e i 10 anni che hanno difficoltà con la lingua e che dovrebbero seguire corsi di tedesco al pomeriggio. Una misura che non dovrebbe necessariamente durare all’infinito, ma finché il loro apprendimento non raggiunge un livello soddisfacente. Nei confronti dei genitori che non collaborano andrebbero disposte sanzioni: il versamento del cosiddetto “Kindergeld” (il contributo in denaro per le famiglie con figli), per esempio, andrebbe subordinato alla frequenza dei figli ai corsi pomeridiani.

Per il momento la proposta è soltanto nella testa di Spindelegger, che però non è l’ultimo dei dirigenti dell’Övp – prima di fare il ministro degli esteri era stato presidente del Parlamento – e la sua parola conta qualcosa. Intende discuterne con il segretario del partito Josef Pröll, che è anche vicecancelliere, per giungere a un provvedimento organico entro l’estate.

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