Sabato 18 Maggio 2024

22.01.30 Negozi, regola 2GSoltanto cinque giorni fa il governo austriaco aveva annunciato a sorpresa la fine del lockdown per i non vaccinati, a partire da martedì 1. febbraio. Ieri un altro annuncio ancor più sorprendente: la cessazione delle limitazioni per i non vaccinati, che nelle prossime settimane potranno di nuovo entrare nei negozi, nei ristoranti, negli impianti turistici, nei luoghi della cultura e del tempo libero. La sorpresa è dovuta al fatto che fino a una decina di giorni fa il governo, su suggerimento del Geko (il comitato di esperti che lo affianca nella gestione della pandemia), aveva continuato a sostenere la necessità di non abbassare la guardia e di mantenere tutte le restrizioni in atto per arginare i contagi, facilitati dalla variante Omicron del virus.

Ora, invece, arriva la svolta. In due mosse. La prima mossa, quella di cinque giorni fa, non era così importante come poteva apparire: finiva il lockdown per i non vaccinati, che così potevano di nuovo uscire di casa (ma già erano autorizzati a farlo per “sgranchirsi le gambe”), ma continuavano ad essere esclusi da gran parte dei settori della vita sociale.

La seconda mossa – annunciata ieri, come sempre in tandem, dal cancelliere Karl Nehammer e dal ministro della salute Wolfgang Mückstein – rappresenta invece realmente una rivoluzione copernicana nella gestione della pandemia. Vediamo in dettaglio le novità.

In primo luogo dal 5 febbraio, ovvero da sabato prossimo, la chiusura di ristoranti e bar sarà prolungata alla mezzanotte (attualmente è alle 22) e le restrizioni in atto per le manifestazioni pubbliche (concerti, spettacoli, eventi sportivi, matrimoni, battesimi) si applicheranno solo in presenza di più di 50 partecipanti (oggi 25).

Una settimana dopo, il 12 febbraio, cadrà la regola delle “2G” nei negozi. “2G” significa “vaccinati o guariti”: solo chi era vaccinato o guarito dal Covid-19 poteva entrare in un negozio. Dal 12 febbraio si applicherà anche lì la regola delle “3G”: per entrare in un negozio sarà sufficiente un test, anche in assenza degli altri due requisiti. Stiamo parlando dei negozi in genere, perché quelli dei settori necessari alla vita quotidiana (alimentari, farmacie, cibi per animali, tabaccai e giornalai e simili) sono sempre rimasti aperti ai non vaccinati anche nei giorni di lockdown totale.

Dal 19 febbraio i non vaccinati potranno tornare nei ristoranti, nei bar e negli hotel, esibendo un test molecolare o antigenico. È questa la misura più importante sia per le aziende che operano nel settore e che hanno sofferto di più per la pandemia, sia per gli utenti, desiderosi di poter frequentare di nuovo i locali pubblici.

Nella conferenza stampa – nella quale i rappresentanti del governo erano affiancati dai due presidenti del Geko, Katharina Reich e Rudolf Striedinger – si è solo fatto cenno a un ulteriore passaggio, che riguarda la scuola e che sarà comunicato nei prossimi giorni dal ministro per l’istruzione, Martin Polaschek. Dovrebbe riguardare l’obbligo della mascherina a scuola per ragazzi e giovani, che probabilmente sarà cancellato.

La svolta decisa dal governo, nonostante il numero sempre elevato di contagi, è stata spiegata con la convinzione che l’ondata epidemica stia per raggiungere il suo picco, mentre il numero dei ricoverati negli ospedali e nelle terapie intensive è in calo, perché la variante Omicron è altamente contagiosa, ma non produce gravi danni come le precedenti. Si tratta in ogni caso di un azzardo, perché proprio i non vaccinati sono i più vulnerabili, tant’è che sono loro ad occupare quasi tutti i letti delle terapie intensive.

È evidente che il governo si è mosso sulla spinta insistente delle categorie economiche – in particolare di commercianti, esercenti e operatori turistici – e dei governatori del Tirolo e del Vorarlberg, Länder dove la stagione turistica invernale è un fattore importante dell’economia e ha subito un danno ingente dall’impossibilità per i non vaccinati (sono ancora 1.400.000 in Austria) di accedere agli impianti di sci. Nel tentare un compromesso tra le esigenze sanitarie e quelle economiche, il governo ha scommesso sulla previsione che a metà febbraio la curva epidemica sarà di nuovo in calo. Per questo le riaperture sono state scaglionate nel tempo, rinviando quella per la gastronomia e il turismo alla seconda metà del mese.

 

NELLA FOTO, la scritta “2G” sulla vetrina di un negozio, per indicare che possono accedervi soltanto vaccinati o guariti. Dal 12 febbraio, invece, potranno accedervi tutti, anche esibendo soltanto un test.

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