Sabato 18 Maggio 2024

15.04.30 Sissa Micheli -nathan-murrell-610x512L’arte dovrebbe essere una attività umana che non conosce confini. Non sempre è stato così, ma il più delle volte è stato così. Perché l’arte ha bisogno del confronto e delle contaminazioni, al di là di ogni barriera politica o etnica. Per i pittori dei secoli scorsi era quasi una necessità recarsi a Firenze o a Roma, per conoscere gli artisti del nostro Rinascimento. E lo stesso è accaduto in tempi più recenti in altre aree dell’Europa con i movimenti artistici dell’800 e del ‘900: ne abbiamo riferito proprio in questo blog in occasione della mostra che lo scorso anno la galleria del Belvedere di Vienna aveva dedicato a Monet, padre dell’impressionismo, e all’influenza da lui avuta su un’intera generazione di pittori austriaci.

Oggi i modelli artistici fanno il giro del mondo con la velocità di internet. Ma gli stessi artisti si muovono, al punto che a volte diventa difficile stabilire a quale nazione appartengano effettivamente. L’occasione per parlarne ci viene da due mostre allestite quasi contemporaneamente a Vienna, una all’Ambasciata d’Italia (già in corso) e l’altra all’Istituto italiano di cultura (sarà inaugurata il prossimo 5 maggio).

La prima ospita l’artista di Brunico Sissa Micheli. Italiana, dunque, ma presente da tempo sulla scena artistica internazionale e viennese in particolare. A Vienna trascorrerà tutto il 2015, avendo vinto una borsa di studio dello Stato austriaco per la sezione fotografia in ambito artistico. L’Ambasciata d’Italia ha la sua sede, come molti sanno, a palazzo Metternich e proprio al cancelliere  Klemens Wenzel Lothar von Metternich, cui un tempo era appartenuto quel palazzo, e al congresso di Vienna, che ebbe in Metternich uno dei suoi registi, è dedicata un’installazione creata ad hoc da Micheli. L’esposizione si intitola proprio per questo “Dance of diplomacy – Transpositions”. Può essere visitata fino al 30 giugno, ma è necessario prima contattare il curatore Marcello Farabegoli (info@marcello-farabegoli.net).

All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il ministro austriaco della cultura e dell’arte, Josef Ostermayer, e il direttore della Fondazione Kiesler, Peter Bogner. Ha fatto gli onori di casa l’ambasciatore Giorgio Marrapodi. “Con questa mostra – ha detto il diplomatico – intendiamo inaugurare un nuovo corso, che punta a valorizzare i giovani talenti italiani che vivono in Austria”. Sissa Micheli ha già esposto in numerose personali in Italia, in Svizzera e in Austria. Lo scorso autunno è stata ospite di “Salotto Vienna”, al Salone degli incanti di Trieste.

All’Istituto italiano di cultura, che ha sede nel palazzo Sternberg, in Ungargasse, la mostra in allestimento per il 5 maggio è dedicata al neofuturista Daniel Schinasi. Il grande artista è nato ad Alessandria d’Egitto, nel 1933, da una famiglia di origine ispanico-livornese. Attualmente vive a Nizza, ma ha lavorato molto a Zurigo, Pisa, Tel-Aviv e Graz.

La mostra viennese si intitola “Dall’impressionismo al neo-futurismo (dipinti e disegni, 1957-2014)” e consente di conoscere l’evoluzione dell’artista in un arco di tempo di oltre 50 anni. Comprende 25 disegni, scelti da una raccolta di oltre 500, e 15 dei suoi più importanti dipinti. L’inaugurazione avrà luogo alle 19 e sarà seguita da un concerto del duo Marco Ascani (baritono) e Ayako Ono (pianoforte), con brani d’opera dal titolo “Un viaggio musicale tra originale e copia”. La mostra rimarrà aperta fino al 5 giugno (lunedì, mercoledì e giovedì, ore 9-16; martedì, 9-19, venerdì, 9-13).

 

NELLA FOTO, l’artista Sissa Micheli.

________________________

AUSTRIA VICINA è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina

 

 

Lascia un commento