Sabato 18 Maggio 2024

19.05.30 Vienna, duomo S. Stefano, funerale Niki Lauda - CopiaQuanto Niki Lauda fosse amato dai suoi connazionali lo si è visto ieri a Vienna, nel giorno dei suoi funerali, celebrati nel duomo di Santo Stefano. Fin dalle prime ore del mattino una marea di persone ha atteso con pazienza, sotto una pioggia battente, l’arrivo del feretro, per rendere omaggio al suo grande pilota, tre volte campione del mondo in Formula 1, poi diventato anche pilota di aerei e imprenditore di successo nel trasporto aereo.

Accanto ai familiari – la vedova Birgit, i figli del primo matrimonio Mathias e Lukas, i gemelli di 9 anni Max e Mia nati dal secondo matrimonio – tanti amici dello scomparso corridore, tanti colleghi di ieri e di oggi e le massime autorità dello Stato, dal presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, a Sebastian Kurz, fino a due giorni fa ancora cancelliere. E poi tanta, tanta gente. Quegli austriaci – per usare le parole dette da Van der Bellen – che Lauda aveva reso orgogliosi di appartenere a questo Paese.

Sulla bara, collocata al centro della chiesa (un onore finora concesso soltanto a personalità dello Stato, mai a uno sportivo), la vedova ha deposto una corona d’alloro, identica alle tante che Lauda aveva messo attorno al collo dopo ogni vittoria. Accanto alla corona, un casco da pilota, posto dal figlio Lukas. Davanti a quella bara sono poi sfilate migliaia di persone, molte con il cappellino rosso della Ferrari o addirittura la giacca rossa della casa di Maranello. Alcuni hanno colto l’occasione per farsi un selfie con il telefonino, volgendo le spalle al feretro.

Nutrita la rappresentanza del mondo della Formula 1, dal campione del mondo Lewis Hamilton, al collega Valtteri Bottas, al capo del team Mercedes Toto Wolff. E inoltre David Coulthard, Nico Rosberg, Alexander Wurz, Mark Webber, Jacky Icks, Jean Todt, Chase Carey. Dall’Italia sono venuti Luca di Montezemolo e Flavio Briatore. Ed è venuto anche Arturo Merzario, 76 anni, l’italiano che nel 1976, sul circuito di Nürburgring, assieme ad altri colleghi aveva estratto dall’auto in fiamme il corpo inanimato di Lauda, salvandogli la vita. L’Austria è un paesi di sciatori, per cui non sono mancati anche alcuni ex campioni della neve, da .Hermann Maier a Franz Klammer e Karl Schranz

Parole in ricordo dello scomparso sono state pronunciate dal presidente austriaco Van der Bellen, dall’ex cancelliere Kurz, da Gerhard Berger. L’ultimo a parlare è stato Arnold Schwarzenegger, che ha paragonato la morte di Lauda a una nave che scompare all’orizzonte, ma che pure noi sappiamo che continua a esistere, anche se non la vediamo più. Niki Lauda non se n’è andato – ha detto Schwarzenegger – continua a vivere in tutti quelli che lo hanno conosciuto.

Il rito funebre è stato celebrato dal parroco del Duomo, Toni Faber. L’accompagnamento musicale è stato offerto da un ensemble sotto la direzione di Christian Kolonovits. Tra i brani ascoltati, “Amazing Grace”, “Fast Car” di Tracy Chapman e “Imagine” di John Lennon.

Al termine della liturgia la bara è stata portata fuori dalla chiesa, accompagnata su un lato da Hamilton, Jean Alesi, Nelson Piquet e sull’altro da Prost, Helmut Marko e Rosberg. Le migliaia di persone che non erano potute entrare nel duomo hanno salutato Niki Lauda con un lungo applauso. La città di Vienna aveva offerto la sepoltura del Cimitero centrale, nel campo riservato alle grandi personalità della nazione, ma la famiglia ha preferito la tomba di famiglia a Döbling, nel 19.mo distretto.

 

NELLA FOTO, la folla sotto la pioggia in attesa di entrare nel duomo di Santo Stefano, per rendere omaggio al feretro di Niki Lauda.

______________________

Austria Vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

 

 

 

Lascia un commento