Domenica 2 Giugno 2024

22.06.11 Presentazione libro su Alto AdigeC’era un tempo in cui in Sud Tirolo, quella regione dell’Austria che noi abbiamo poi chiamato Alto Adige, i tralicci dell’alta tensione venivano fatti saltare con la dinamite. Gli autori di quegli attentati noi li chiamavamo “terroristi” o “dinamitardi”, gli austriaci li chiamavano (e li chiamano ancora) “attivisti”. E c’era un tempo in cui i tralicci non saltavano più, ma le comunità di lingua tedesca e di lingua italiana vivevano come separati in casa. Due mondi impenetrabili.

Da allora sono cambiate molte cose. Soprattutto sono cambiate le teste di chi vive in Sud Tirolo. Gli uomini e le donne nati dopo quella cupa stagione vivono ormai in una dimensione europea, nella quale è normale la convivenza tra etnie differenti. A chi appartiene alla “generazione Erasmus” appare inconcepibile che vi siano barriere tra chi parla lingue diverse. L’ingresso dell’Austria nell’Unione Europea, l’apertura dei confini, la creazione di euroregioni che attraversano i tradizionali confini di Stato di un tempo hanno segnato una svolta radicale, facendo dell’Alto Adige/Sud Tirolo un modello di soluzione di un disastro geopolitico commesso alla fine della Prima guerra mondiale.

Per queste considerazioni appare di estremo interesse il libro appena pubblicato dall’editore Viella, dal titolo “La difficile riappacificazione. Italia, Austria e Alto Adige nel XX secolo”. Il volume contiene testi di venti studiosi, dieci austriaci e dieci italiani.

“Il volume – leggiamo nella sinossi che ne ha fatto la casa editrice – si sviluppa intorno a due grandi temi: i rapporti tra i due Paesi confinanti nel XX secolo e il ruolo giocato nelle relazioni bilaterali dalla questione altoatesina. Attraverso la triangolazione Roma-Vienna-Bolzano vengono affrontati i nodi essenziali di un rapporto ininterrotto, con uno sguardo attento ad alcuni temi centrali nella recente storia europea, come il trattamento delle minoranze nazionali, l’operato dei regimi autoritari, l’avvento della democrazia e il processo d’integrazione europea. Partendo da un’ampia messa a punto dello stato della ricerca e suggerendo nuovi e fertili campi di indagine, questo lavoro rappresenta un importante contributo al rilancio del dialogo storiografico tra Italia e Austria”.

Qualche giorno fa l’opera è stata presentata a Vienna, nella sede dell’Istituto italiano di cultura, in collaborazione con l’Istituto studi storici di Roma. Sono intervenuti i quattro curatori del volume – Andreas Gottsmann (direttore dell’Istituto storico austriaco), Andrea Di Michele (docente alla Libera Università di Bolzano), Luciano Monzali (docente all’Università di Bari “Aldo Moro”) e Karl Ruzicic-Kessler (anche lui dell’Università di Bolzano) – che hanno discusso del libro e dei rapporti tra Italia e Austria con Mathilde Schwabeneder, ex corrispondente dell’Orf a Roma. Ai partecipanti ha portato il suo saluto l’ambasciatore d’Italia a Vienna, Stefano Beltrame.

Si tratta del secondo simposio storico realizzato quest’anno dall’Ambasciata, dopo la conferenza su “Alcide De Gasperi: da Deputato nel Reichsrat all’Integrazione Europea”, svoltasi all’Accademia diplomatica di Vienna in aprile. Entrambe le iniziative si inquadrano nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni dalla nascita dello Statuto di autonomia dell’Alto Adige/ Sud Tirolo e per il 30esimo anniversario dalla chiusura della vertenza altoatesina davanti alle Nazioni Unite. “Tali iniziative – viene sottolineato dall’Ambasciata – confermano l’interesse delle istituzioni dei due Paesi ad approfondire la conoscenza reciproca e la collaborazione, a partire da una memoria storica condivisa”.

 

NELLA FOTO, i partecipanti alla presentazione del libro all’Istituto italiano di cultura di Vienna: da sinistra, la giornalista Mathilde Schwabeneder e i curatori Andreas Gottsmann, Andrea Di Michele, Luciano Monzali e Karl Ruzicic-Kessler. Sul megaschermo alle loro spalle, la foto dello storico accordo De Gasperi-Gruber, firmato a Parigi nel 1946.

__________________________

Austria vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

 

 

 

 

 

Lascia un commento