Sabato 18 Maggio 2024

22.06.09 Pagelle Zeugnis in Carinzia“So di non sapere” è una frase attribuita da Platone a Socrate. Anche le scuole dell’obbligo della Carinzia ora “sanno di non sapere”. Non sanno più quali alunni erano presenti o assenti nelle ore di lezione, non sanno più che cosa avevano scritto gli insegnanti nei registri di classe, non sanno quali voti hanno ricevuto gli alunni nei compiti in classe e nei test, non sanno più tante altre cose. Questo perché gli hacker del gruppo Black Cat, che hanno fatto irruzione nel sistema informatico del Land Carinzia, hanno paralizzato anche il programma impiegato per la gestione delle scuole. Un programma che, per pura combinazione, si chiama “Socrates”.

“Socrates” non funziona più e docenti e amministratori scolastici si stanno strappando i capelli per trovare una soluzione. Certo, si può tornare a fare tutto a mano, come si era fatto per secoli, ma il passaggio al digitale è un percorso a senso unico. È come una scalata di 6° grado, che si può fare in salita, ma non in discesa (solo Cesare Maestri era capace di arrampicare all’indietro).

Colpiti dal virus – questa volta informatico – sono 305 plessi scolastici, 4.111 insegnanti, 33.167 alunni, che tra un mese dovrebbero ricevere la pagella e che forse non la riceveranno, perché “Socrates” si rifiuta di produrre il documento.

Sull’emergenza del Land Carinzia è stato informato il ministro dell’Istruzione, Martin Polascheck (Övp), e si sta esaminando con lui la possibilità di utilizzare temporaneamente il sistema informatico statale (in Austria si usa dire “federale”). “Non è una cosa semplice – ha sospirato Isabella Penz, direttrice scolastica regionale – perché ci sono problemi tecnici da risolvere. In ogni caso le pagelle saranno consegnate, a costo di scriverle a mano se necessario. Sarebbe una soluzione molto dispendiosa, ma possibile dal punto di vista legale”.

La scuola dell’obbligo non è la sola vittima di Black Cat. Stanno soffrendo anche le scuole materne (la banca dati interna funziona, ma dall’esterno non si può accedere per iscrizioni, orari di apertura, programmazione del personale), su sette server per la posta elettronica del Land sei non funzionano (per cui viene raccomandato a chi spedisce mail di telefonare subito dopo per chiedere conferma che siano arrivate a destinazione), le prestazioni sociali vengono erogate, ma non quelle dell’assistenza medica di base, per la quale tutti gli appuntamenti vengono rinviati.

Gli hacker del gruppo Black Cat avevano chiesto un riscatto di 5 milioni di euro in bitcoin, per togliere il disturbo e non rendere pubblico il contenuto di 250 gigabyte rubati dalla memoria dei computer del Land, contenenti informazioni politiche riservate (tra cui un dossier sullo scandalo Hypo Bank) e dati personali di migliaia di cittadini. Il governatore Peter Kaiser fin dal primo momento ha dichiarato che non sarebbe stato pagato nemmeno un centesimo. L’ultimatum di Black Cat scadeva domenica, ma il giorno è passato senza che accadesse nulla. O, per lo meno, senza che accadesse qualcosa di cui noi siamo a conoscenza. Forse è accaduto e non lo sappiano o, per dirla con Socrate, sappiamo di non sapere.

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