Sabato 18 Maggio 2024

16.10.20 Terzo d'Aquileia, targa caduti per Austria, Giorgio Milocco DSCN8186 - CopiaNella Bassa Friulana – parte della Contea di Gorizia e Gradisca, ai tempi dell’Impero austriaco, ora in provincia di Udine – si moltiplicano le iniziative in memoria del caduti “dimenticati” della Prima guerra mondiale. Sono giovani di queste terre, di lingua italiana o friulana, che essendo fino al 1918 sudditi dell’Impero d’Austria, furono arruolati nell’esercito di questo grande Stato multietnico e inviati a combattere al fronte orientale.

Giorgio Milocco, ricercatore di storia locale, ci segnala le varie iniziative promosse per lo più da comitati spontanei, con il concorso dell’associazione “Amici della Croce Nera austriaca” di Lucinico (Gorizia). La Croce Nera è una istituzione attiva in Austria, che cura la conservazione dei cimiteri di guerra austro-ungarici e la memoria dei caduti, in patria e all’estero, con funzioni analoghe a quelle di “Onorcaduti” in Italia. Nei mesi scorsi sono state collocate targhe e inaugurati monumenti in varie località.

Dopo la statua marmorea scoperta nel piazzale del porto di Cervignano, sono seguite altre iniziative a Terzo d’Aquileia (una targa metallica in cimitero) e a Joannis di Aiello (una lapide nel centro del paese). Nel prossimo futuro saranno collocate altre targhe a Perteole di Ruda,  nell’angusto cimitero della “Rimembranza”, e a Belvedere di Aquileia (nel cimitero di San Marco).

Nel frattempo – ci segnala Milocco – i Comuni di Ruda, Aiello e Villa Vicentina hanno raccolto le domande di cittadini per delle manifestazioni che avranno luogo presumibilmente in autunno. È prevista  la consegna di medaglie in ricordo dei caduti friulani sotto le armi absburgiche. A questo scopo si sono svolte riunioni di lavoro in ambedue i Comuni di Ruda e Villa Vicentina.  Il secondo, assieme a quelli di Campolongo, Visco e Aiello, aveva provveduto già una decina di anni fa a esporre i nomi dei propri caduti per l’imperatore, dando loro la stessa dignità attribuita ai caduti per l’Italia. Quelli di Villa e Visco lo hanno fatto accanto alla chiesa parrocchiale, a Campolongo accanto al municipio, mentre ad Aiello nella zona limitrofa al Circolo Acli e alla chiesetta sulla strada che porta a San Vito.

Milocco auspica che iniziative simili siano attuate anche negli altri Comuni del mandamento di Cervignano (compreso Grado), ancora privi di targhe e lapidi, dove si presume che i caduti con l’uniforme absburgica siano un migliaio. È merito suo se, dopo un secolo, si incomincia a conoscerne il numero e il nome. Le sue ricerche in archivi privati e pubblici hanno avuto inizio nel 2010 e sono tuttora in corso.

 

NELLA FOTO, la cerimonia svoltasi lo scorso anno a Terzo d’Aquileia per lo scoprimento di una targa con i nomi di tutti i caduti della località in uniforme austroungarica.

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