Sabato 18 Maggio 2024

17.07.23 Cancelliere Christian KernSebastian Kurz, ministro degli Esteri e per l’Integrazione, è sempre più popolare in Austria. Lo confermano tutti gli ultimi sondaggi. Non si sa ancora nulla del suo programma politico (che ci farà conoscere soltanto in settembre, un mese prima delle elezioni), salvo che intende sbarrare la strada ai profughi, perché non ne entrino altri in Austria, e intende far rigare dritto quelli che sono già arrivati. Corsi obbligatori di tedesco, corsi obbligatori sui valori delle democrazie occidentali, chiusura degli asili nido islamici che non rispettano determinati requisiti.

In un Paese spaventato dall’ondata di profughi giunti dai Balcani nel 2015 e in ansia per ciò che potrebbe riservare il futuro, è naturale che la politica del giovane ministro e probabile futuro cancelliere abbia molto successo. Ripete le stesse parole di Heinz-Christian Strache, leader della destra populista, ma quando escono dalla sua bocca appaiono più credibili, perché Kurz appartiene pur sempre a un partito che ha alle spalle una storia democratica di almeno 70 anni ed è stato in gran parte del dopoguerra un partito di governo.

Dobbiamo immaginare che anche ciò che ha detto al ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, nel recente incontro a Vienna, sia stato molto gradito da larga parte dell’opinione pubblica austriaca, anche se non da tutta. L’Övp, il Partito popolare a cui Kurz appartiene, è schierato completamente con il suo giovane leader. Chi non ne condivide le idee in questo momento tace prudentemente.

Le sole voci contrarie giungono dai Verdi – unico movimento politico austriaco favorevole all’accoglienza – e dall’Spö, il Partito socialdemocratico. Quest’ultimo è d’accordo con l’Övp sulla necessità di evitare nuovi ingressi di migranti, perché l’Austria ne deve già sopportare un carico eccessivo, di gran lunga superiore a quello dell’Italia, ma non condivide le prese di posizione di Kurz.

Sullo scottante argomento è intervenuto ieri il cancelliere socialdemocratico Christian Kern, per criticare i comportamenti del suo ministro degli Esteri e per esortarlo a smetterla di polemizzare con l’Italia sulla politica migratoria. “Così semplicemente non va – ha dichiarato Kern, sul giornale “Presse am Sonntag” – Noi dobbiamo fare attenzione a non schierarci contro l’Italia”. Il cancelliere ha esortato ad avere “maggiore sensibilità” nei confronti del nostro Paese, “avendo riguardo tra l’altro alla funzione tutrice che l’Austria ha nei confronti del Sud Tirolo”.

Facendo riferimento al fiume di profughi giunti dalla rotta balcanica due anni fa, Kern ha dichiarato: “Immaginiamoci semplicemente come sarebbe stato nel 2015, se gli Stati che ci sono vicini, in una situazione del tutto simile, si fossero schierati contro di noi. Problemi di questo genere si possono risolvere soltanto insieme”. E ancora: “In un momento, in cui il nostro vicino ha bisogno del sostegno dell’Europa, porsi contro l’Italia provoca naturalmente disappunto”.

Kern ha anche affermato la necessità che la questione profughi sia sottratta alla campagna elettorale. “La politica estera austriaca va condotta con serietà e con il riserbo della diplomazia, non con i toni elettoralistici. Dobbiamo fare attenzione di non ritrovarci in politica estera in compagnia di Viktor Orban e della Lega Nord. Non ci si può mettere sempre contro tutti, perché alla fine si rimane soli. E, soltanto per condurre una buona campagna elettorale, non si può mettere in pericolo l’immagine dell’Austria, sarebbe un prezzo troppo alto”.

Più puntuale la critica a Kurz pronunciata da Ulrike Lunacek, candidata capolista dei Verdi alle prossime elezioni e vicepresidente del Parlamento europeo. Al ministro degli Esteri ha chiesto di esibire le prove delle sue accuse, secondo cui alcune organizzazioni non governative impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo sarebbero in combutta con i trafficanti di uomini.

Poiché Kurz “ripete quasi quotidianamente le sue accuse” alle ong, dovrebbe poterlo dimostrare. In Italia, ha osservato Lunacek, la complicità con i passeur è un delitto. Per questo è “tanto più intollerabile che un ministro ribadisca simili accuse senza poterlo dimostrare”. E ancora: “Siamo nel campo della diffamazione. Un simile comportamento è indegno di un ministro e non è giustificabile neppure da esigenze di tattica elettorale”.

 

NELLA FOTO, il cancelliere austriaco Christian Kern

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