Sabato 18 Maggio 2024

13.02.26 Grafico Apa su elezioni in Italia 

Il sostantivo tedesco “Nachbarn” significa in italiano “il vicino”. Ma si può tradurre anche con “il prossimo”, nel senso evangelico. Spesso in Austria

vengono lanciate campagne di solidarietà, per aiutare i poveri, i senzatetto, gli immigrati, gli alluvionati, le vittime di terremoti o catastrofi simili, in patria o all’estero. L’espressione sempre usata è “Nachbarn in Not”, “il vicino in difficoltà”. L’intera prima pagina della Kleine Zeitung di ieri riportava il tricolore italiano con sopra il titolo a caratteri cubitali “Nachbarn in Not”, dove “il vicino in difficoltà” eravamo noi, italiani.

 

La Kleine Zeitung è il quotidiano della Carinzia e della Stiria, ma quel titolo di prima pagina interpreta il sentimento con cui tutti i giornali austriaci hanno appreso l’esito delle nostre elezioni politiche. Un misto di sbalordimento, compassione, solidarietà, preoccupazione. Preoccupazione per la probabile ingovernabilità del nostro Paese, ma anche per le ripercussioni che ciò avrebbe sull’intera Europa e quindi anche sugli austriaci.

 

Ciò che sconcerta soprattutto è la rimonta imprevedibile di Berlusconi. Duole dirlo, per chi in Italia ha stima del Cavaliere e lo ha votato, ma in Austria un simile personaggio politico non avrebbe diritto di cittadinanza. Qui è bastato un parcheggio abusivo in uno stallo riservato agli handicappati per segnare la fine politica di un deputato. Non deve stupire dunque che l’articolo di commento sul voto in Italia della Kleine Zeitung incominci con queste parole: “La notizia buona per l’Italia e per l’Ue è: Silvio Berlusconi non ha vinto le elezioni in Italia. Quella cattiva: l’imprenditore dei media di Milano non le ha nemmeno perdute”. Tanto per capirci: la Kleine Zeitung non è un foglio comunista e nemmeno in odore di sinistra; è un quotidiano conservatore, di proprietà della diocesi di Graz.

 

Analoghe valutazioni sugli altri giornali. Titola Die Presse, quotidiano conservatore di Vienna: “Come mai l’Italia disperata elegge clown e giocolieri” (dove per “clown” si riferisce a Berlusconi e per “giocoliere” a Grillo). “Il risultato elettorale – spiega – non rispecchia l’infantilismo degli elettori italiani, quanto piuttosto il malfunzionamento di un sistema politico marcio e corrotto”. Segue un’analisi non superficiale della politica italiana, contraddistinta per decenni da una democrazia bloccata, per l’impossibile alternanza dei comunisti al governo, che ha favorito la corruzione e le clientele. Quando questi meccanismi sono stati messi provvisoriamente fuori uso da “mani pulite” è arrivato Berlusconi, che ha consentito di far sopravvivere il sistema. “Il geniale esperto di marketing – scrive Die Presse – ce l’ha fatta con successo a spacciarsi per ‘nuovo’ e contemporaneamente a salvare il ‘vecchio’. L’imprenditore entrato in politica non ha fatto altro che abusare del potere per i propri personali interessi. Il Cavaliere (in italiano nel testo) non ha fatto nulla di diverso dai suoi predecessori. Gli italiani – prosegue il giornale viennese – non conoscono altro sistema che quello clientelare. Questo spiega anche il comportamento alle urne di molti cittadini… la loro attesa di poter beneficiare personalmente del voto dato”.

 

Die Presse così prosegue: “È proprio su questo atteggiamento che conta Berlusconi allorché promette un’amnistia fiscale e la restituzione delle tasse versate. Forse non ci credono in molti, ma essi sanno che il Cavaliere rappresenta il buon vecchio sistema, nel quale una mano lava l’altra e un comportamento illegale come l’evasione viene considerato un reato minore. Gli elettori di Berlusconi hanno votato la politica che conoscono e nella quale hanno imparato a sopravvivere. E ad approfittarne”.

 

Di “caos in Italia” scrive il Kurier, altro qualificato quotidiano viennese. Una situazione non insolita per il nostro Paese, ma che “questa volta si presenta molto più pericolosa”. La crisi dell’economia in cui l’Italia è precipitata da un anno e mezzo potrebbe aggravarsi. “Questo – scrive il Kurier – sarebbe pericoloso per gli italiani, ma anche per gli esportatori austriaci. E la spaventosa crisi dovuta all’indebitamento, che lo scorso anno aveva perso molto del suo aspetto terrificante, potrebbe infuriare di nuovo sull’eurozona”. Il Kurier accenna alle conseguenze dirette per l’Austria del “caos italiano”. “La recessione nel partner commerciale secondo per importanza ha causato già nel 2012 un calo nelle esportazioni dell’8,7%”.

 

È chiaro che anche il Kurier non è soddisfatto del risultato elettorale in Italia e del ritorno sulla scena di Berlusconi, anche se “l’elettore – scrive il direttore Helmut Brandstätter – ha sempre ragione”. E aggiunge: “Sul contenuto di verità di questa affermazione si può discutere. Ma in democrazia deve essere chiaro: l’elettore deve avere ragione. Già, ma facendosi carico di tutte le conseguenze”.

 

Nella foto, il grafico con i risultati delle elezioni in Italia diffuso dall’agenzia di stampa austriaca Apa.

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