Sabato 18 Maggio 2024

10.12.26 Wien_Naturhistorisches_Museum_DinosaurierabteilungL’inverno è la stagione ideale per andare per mostre e (ri)scoprire musei. Vienna e Linz mettono in mostra l’arte delle donne,  con esposizioni dedicate all’artista multimediale Valie Export e alla pop art al femminile. A Vienna ha riaperto la Pinacoteca dell’Accademia di belle arti e a Innsbruck si possono scoprire la cultura e le tradizioni del Tirolo al Museo di arte popolare. Il Museo di storia naturale di Vienna ha il fascino ottocentesco di una “camera delle meraviglie”, mentre bisognerà aspettare la prossima primavera per poter visitare i saloni barocchi dello Schloss Eggenberg a Graz, che recentemente è entrato a far parte del patrimonio dell’Unesco. E infine, anche i centri urbani più piccoli hanno musei interessanti da scoprire. È il momento ideale per partire, dunque. Siamo o non siamo in inverno. Qui di seguito alcune informazioni più dettagliate sui singoli luoghi da visitare. Un testo da stampare e da mettere da parte come promemoria, per quando si avrà l’occasione di un viaggio in Austria.

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“Power Up – Female Pop Art” nella Kunsthalle di Vienna. “The next great moment in history in ours!” (Dorothy Iannone). La mostra alla Kunsthalle riscopre il contributo femminile alla Pop Art, finora molto trascurato. Accanto alle opere di artiste famose come Niki de Saint-Phalle e Marisol vengono esposte opere di rappresentanti poco note di questo genere artistico. Come Evelyne Axell, Martha Rosler, Dorothy Iannone, Allen Jones, Jann Haworth e Sister Corita Kent (1918-1986), che nel contempo era suora, insegnante di college, attivista politica e artista. Mentre le opere esposte sembrano assomigliare a quelle degli artisti di sesso maschile – plastica, colori sgargianti, forme ridotte – lo sguardo delle artiste è più aggressivo e critico, mostrando la superficialità della cultura dei consumi e prendendo posizione di fronte agli eventi sociali e politici degli anni 60, come la guerra del Vietnam e la situazione femminile. Fino al 20 febbraio, ogni giorno, ore 10-19 (giovedì 10-21). www.vienna.info, www.kunsthallewien.at.

Valie Export. Zeit und Gegenzeit (Tempo e controtempo) nel Belvedere di Vienna e al museo Lentos di Linz. Il Belvedere di Vienna e il Kunstmuseum Lentos di Linz dedicano fino a tutto gennaio due mostre contemporanee a Valie Export, la più nota artista multimediale austriaca, che in più di quattro decadi ha prodotto performances, lavori fotografici, film e istallazioni. Celebrata, ma anche fortemente contestata per il suo impegno femminista, le mostre si focalizzano sul lavoro degli ultimi 20 anni dell’artista. Temi centrali sono il corpo e l’immagine della donna e la sua identità. La mostra viennese ha sede nel barocco Belvedere Inferiore, una delle dimore viennesi del Principe Eugenio; quella di Linz nel Kunstmuseum Lentos. Aperto nel 2003 e progettato dagli architetti svizzeri Weber & Hofer, il Lentos ha linee semplici, con facciate coperte di vetro che di notte si illuminano in modo spettacolare. Fino al 30 gennaio. Da lunedì a domenica, ore 10-18, mercoledì fino alle 21. www.belvedere.at, www.lentos.at.

Schloss Eggenberg (Graz), gioiello barocco ora parte del patrimonio dell’Unesco. Dall’agosto scorso il castello di Eggenberg di Graz fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco, che ora porta ufficialmente la denominazione “Città di Graz – centro storico e castello Eggenberg”. Costruito nel 1625 da Pietro de Pomis come residenza del governatore imperiale Hans Ulrich von Eggenberg, il palazzo doveva simboleggiare l’universo e contenere le rappresentazioni delle idee del colto committente relative a un mondo ideale. Il palazzo ha 365 finestre e 31 stanze per piano. Il piano nobile conta 24 stanze con al centro la Sala dei pianeti, 52 porte e un totale di 60 finestre. Quattro sono le torri d’angolo, in un gioco di riferimento a tempo, stagioni, settimane, giorni, ore, minuti. Di grandissimo pregio è anche il ciclo degli affreschi, con un iconografia ricca e complessa. I saloni di gala si possono visitare nel periodo da Pasqua alla fine di ottobre, nell’ambito di visite guidate, mentre il vasto e romantico parco del castello è aperto tutto l’anno e consente uno sguardo sulle maestose facciate esterne dell’edifico. www.graztourismus.at, www.museum-joanneum.at.

Pinacoteca dell’Accademia di belle arti di Vienna. In settembre la pinacoteca dell’Accademia è stata riaperta al pubblico, dopo un periodo di ristrutturazione. Situata al primo piano dell’istituzione e vicina ai laboratori degli artisti, presenta una notevole collezione di quadri risalenti al periodo che va dal 14. al 19. secolo. Nel 1822 i l conte Lamberg-Sprinzenstein donò la sua collezione privata di fama internazionale all’Accademia con l’espressa condizione che la pinacoteca fosse aperta al pubblico, diventando così il primo museo di belle arti dell’Austria accessibile a tutti. Fra le opere esposte ci sono capolavori della pittura, come il trittico dell’Ultimo giudizio di Hieronymus Bosch, e quadri di Rubens, Rembrandt, Ruisdael, Botticelli, Tiziano, Murillo, Tiepolo e Guardi. La pinacoteca dell’Accademia di belle arti fa parte dell’associazione Private art collections (Pac),  creata dal Liechtenstein Museum di Vienna, che riunisce raccolte d’arte di collezionisti privati. Apertura da martedì a domenica, ore 10-18. www.akbild.ac.at, www.liechtensteinmuseum.at.

Una “camera delle meraviglie” della natura al Museo di storia naturale di Vienna. Il Museo di storia naturale ospita dal 1889 una collezione le cui origini risalgono al 1700 e che oggi conta più di un milione di oggetti custoditi in quello che viene considerato uno dei più importanti musei del suo genere al mondo. E non solo: l’edificio stesso e i sontuosi arredi, che sono stati conservati nello stato originale ottocentesco, lo rendono un “museo nel museo” e un ambiente di straordinario fascino. Quasi come fosse una “camera delle meraviglie”, vi si trovano rari oggetti, insetti e pietre preziose, minerali e scheletri di dinosauro volanti. Per un periodo di due anni il museo metterà in mostra oggetti preziosi normalmente custoditi in archivio. Ciascun oggetto, fra cui acquerelli storici con rappresentazioni di piante e animali e fotografie e mappe relative a viaggi di scoperta ottocenteschi, per motivi di conservazione non verrà esposto per più di 3 mesi. Apertura tutti i giorni eccetto martedì, ore 9-18.30; mercoledì fino alle 21. www.vienna.info, www.nhm-wien.ac.at.

Le origini dello stile tirolese al Museo di arte popolare del Tirolo. Il Museo di arte popolare (Tiroler Volkskunstmuseum) di Innsbruck accoglie i visitatori dopo i  recenti lavori di ristrutturazione con allestimenti nuovi e scenografici, che raccontano la storia e le tradizioni della popolazione tirolese. Viene illustrata la vita quotidiana nel passato con il duro lavoro e i momenti di festa e viene spiegata l’origine di molte tradizioni. Interessante anche la sezione “ Essere e apparire”, dedicata all’abbigliamento, per risalire alle origini dello “stile tirolese”, e agli arredi storici, con preziosi “stuben” di epoca rinascimentale e barocca. Presepi tirolesi storici e contemporanei rendono una visita a questo museo particolarmente suggestiva. Apertura tutti i giorni, ore 10-18. www.innsbruck.info, www.tiroler-landesmuseen.at.

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Anche i musei di alcune cittadine storiche dell’Austria meritano una visita. Ne indichiamo alcuni. A Bad Radkersburg (Stiria meridionale) il Museo del vecchio arsenale (“Museum im alten Zeughaus”) presenta la storia della città dagli albori ai giorni nostri. Ispirandosi agli ecomusei francesi, questo racconta in modo esemplare le interrelazioni evolutive tra i vari aspetti della realtà locale: dalla storia culturale alla sociologia e all’economia (info@badradkersburg.at, www.badradkersburg.at). A Gmunden (Alta Austria) si trova una delle più antiche manifatture di ceramica dell’Europa centrale. Il centro espositivo K-Hof, (Museum im Kammerhof) mette in mostra la storia delle ceramiche nel contesto dello sviluppo storico della città e della regione, oltre a una raccolta insolita di impianti sanitari storici, mentre nella vicina galleria Schloss Weyer viene esposta una collezione di porcellane di Meissen (gmunden@traunsee.at, www.traunsee.at). Spittal an der Drau (Carinzia) ospita il magnifico palazzo Porcia, considerato uno dei più importanti edifici in stile rinascimentale dell’Austria. Al suo interno si trova il Museo della cultura popolare (Museum für Volkskultur) e il “Kärnten-Panorama”, ovvero una foto aerea ad alta risoluzione della Carinzia, su cui si può camminare e che propone ai visitatori un “volo virtuale” in 3-D sul territorio (tourismusbuero@spittal-drau.at, www.spittal-drau.at).

Altri musei da segnalare nelle piccole città storiche sono, per gli appassionati d’arte contemporanea, l’Arnulf Rainer Museum a Baden presso Vienna, mentre il museo dei minatori “Knappenwelt Gurgltal” a Imst, l’antica zecca “Münze Tirol” e il museo delle miniere “Bergbaumuseum” a Hall, tutti i tre in Tirolo, raccontano la storia delle miniere che, fonti di grande ricchezza, già nel medioevo hanno influito sulla storia, sull’economia e sulle tradizioni del territorio.

[Contributo di Austria Turismo]

Nella foto, una delle sale del Museo di storia naturale di Vienna.

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