Sabato 18 Maggio 2024

10.12.22 Karl HabsburgSono in stato di arresto i due austriaci, marito e moglie, che in settembre avevano svuotato la capanna di caccia di Carlo d’Absburgo a Türnitz (Stiria), portandosi via suppellettili e collezioni storiche per un valore di 3,5 milioni di euro. Ma non è stata la polizia a trovarli, sono loro che si sono fatti trovare dalla polizia. Dopo la scoperta del furto e dopo la loro identificazione, erano fuggiti all’estero a bordo di un’auto, prendendo la strada del Marocco, dove si sono nascosti per oltre tre mesi. Alla fine però sono rimasti senza soldi, costretti a chiedere assistenza all’ambasciata d’Austria a Rabat.

Ai funzionari della rappresentanza diplomatica, però, è bastata uno scambio di mail con Vienna per capire con chi avevano a che fare. Non era possibile chiederne l’arresto alle autorità marocchine, in assenza di un ordine di cattura internazionale, per cui hanno ripiegato su un compromesso con la coppia fuggitiva: vi diamo i soldi e l’assistenza che chiedete, ma dovete lasciarvi accompagnare in aeroporto e a salire su un volo diretto in Europa. I due – Engelbert Murer, 39 anni, e la moglie Claudia Hartwig, 42 -non avevano altra scelta e così hanno accettato.

Il primo aereo era diretto a Francoforte e mentre era ancora in volo l’autorità giudiziaria di Graz ha spiccato un mandato di cattura nei confronti della coppia, che è stato trasmesso subito alle autorità tedesche. Allo sbarco a Francoforte i coniugi hanno trovato ad accoglierli la polizia, che li ha alloggiati nel carcere della città, in attesa delle formalità per la loro estradizione in Austria.

Come avevamo riferito anche in questo blog (25 novembre 2010), la coppia si era introdotta due volte nella capanna di caccia appartenente a Carlo d’Absburgo, figlio di Otto e nipote di Karl von Habsburg, ultimo imperatore d’Austria. Siccome l’edificio non è abitato, hanno potuto svuotarlo con tutta calma del suo prezioso contenuto. Nel bottino figura una collezione di modellini in scala dell’imperial-regia marina da guerra, costruiti oltre un secolo fa, un elmo di ussaro originale, un servizio di stoviglie d’argento e di piatti di porcellana di oltre cento pezzi, una tela dipinta dal principe ereditario Rodolfo (quello morto suicida nella capanna di caccia – un’altra capanna di caccia – a Mayerling, nel bosco viennese), regali di nozze in argento della nonna Zita, ultima imperatrice, suppellettili in avorio, gioielli, orologi da taschino, armi da caccia e altro ancora.

Tra ottobre e novembre la polizia di Klagenfurt era riuscita a recuperare circa l’80 per cento della refurtiva in negozi di antiquariato e mercati delle pulci della Carinzia. Ma dei due ladri si erano perdute ormai le tracce. Si presumeva che fossero fuggiti all’estero, ma nessuno immaginava addirittura in un altro continente.

Dopo l’estradizione e il ritorno in patria alla coppia sarà contestato il furto commesso a Türnitz, che andrà ad aggiungersi ad altri reati loro imputati, sia contro il patrimonio, sia nello spaccio di droga. Engelbert Murer ha già scontato una condanna a 8 anni nel carcere di Karlau (Graz) per rapina in una casa da gioco in Carinzia.

Nella foto, Carlo d’Absburgo, nipote dell’ultimo imperatore d’Austria.

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