Sabato 18 Maggio 2024

14.05.25 Bandiere Austria e Unione EuropeaIn Austria le elezioni sono una festa. Si festeggia con buffet e bevande nelle sedi dei partiti, nelle redazioni dei giornali, nelle case. A Vienna vengono eretti dei tendoni, dove gli elettori si danno appuntamento per seguire lo spoglio delle schede, sorseggiando boccali di birra e addentando wurstel e crauti offerti da servizi di catering incaricati per la bisogna.

 

Il tendone più grande di solito è quello del Partito socialdemocratico (Spö), montato a fianco del Burgtheater, perché la sede dei “compagni” è proprio lì, a due passi, nella Löwelstrasse. Quasi di fronte, nella Lichtenfelsstrasse, accanto al palazzo del Comune, c’è il tendone del Partito popolare (Övp) e subito dietro l’angolo, rivolto verso il Ring, c’è anche il tendone del Partito liberalnazionale (Fpö). Verdi, Neos e raggruppamenti minori si accontentano di sedi meno vaste, per lo più in alberghi del centro. Festeggiano quelli che hanno vinto, ma festeggiano anche quelli che hanno perso, perché questo è lo spirito con cui gli austriaci affrontano l’appuntamento elettorale.

 

Il momento clou della giornata è sempre arrivato alle 17, ora in cui in Austria vengono chiusi i seggi e si incomincia a contare i voti. Ma alle 17 gli exit poll sono già stati fatti e così a quell’ora l’Orf, la tv pubblica austriaca, è in grado di comunicare i primi risultati provvisori che poi, di solito, sono anche quelli definitivi, perché in un Paese dove le liste sono soltanto nove e quelle con possibilità di farcela sono addirittura cinque, il lavoro dei sondaggisti è abbastanza facile. Alle 17 i risultati, poi le interviste a chi capita sotto il tiro dei cronisti, poi le analisi dei voti (il commentatore fisso in queste circostanze è sempre e soltanto il politologo Peter Filzmeier), infine, alle 21, il culmine della giornata, con i leader o i candidati capilista di tutti i partiti riuniti nello studio televisivo per dire la loro e l’Austria, da casa, incollata al teleschermo.

 

Così fino a ieri, ma oggi? Oggi, domenica 25 maggio 2014, giornata delle elezioni del Parlamento europeo, si ripeterà lo stesso palinsesto? Forse sì, forse no, perché a rompere le uova nel paniere ci si è messa di mezzo l’Italia. Sissignori, proprio l’Italia, l’unico Paese in Europa (forse nel mondo, quanto meno nel mondo civile) dove per voler sembrare democratici si è deciso di lasciare aperti i seggi fino alle 23. Con la conseguenza che noi, italiani, per sapere com’è andata tra Renzi, Grillo e Berlusconi, dovremo fare le ore piccole o ascoltare il giornale radio la mattina dopo.

 

Ma le conseguenze si avvertiranno anche in Austria, perché anche lì i primi risultati saranno resi pubblici dal Ministero degli interni soltanto alle 23 e questo soltanto per non arrivare in anticipo rispetto alla chiusura dei seggi in Italia. In questo modo, dunque, niente appuntamento delle 17, niente interviste, niente analisi dei politologi e probabilmente anche niente confronto tra candidati vincitori e sconfitti. A meno che quest’ultimo tradizionale appuntamento non sia rinviato alle 23, cioè a un orario improponibile per i normali telespettatori austriaci, che al mattino si alzano di buonora. Può darsi che il quadro sia meno drammatico di quello che abbiamo descritto, perché, secondo alcune fonti giornalistiche, l’agenzia di stampa Apa potrebbe fornire i risultati “ufficiosi” già alle 20.

 

Ricordiamo che in Austria gli elettori sono 6,4 milioni. Gli eurodeputati da eleggere sono 18, da scegliere tra le seguenti 9 liste (a fianco di ciascuna pubblichiamo la percentuale risultante dall’ultimo sondaggio di 10 giorni fa): Övp (Partito popolare) 23, Spö (Partito socialdemocratico) 24, Fpö (Partito liberalnazionale) 21, Grüne (Verdi) 12,5, Bzö (Lega per il futuro dell’Austria) 1,5, Neos (nuova formazione politica liberale-conservatrice) 13, Rekos (formazione di destra che si definisce “riformatrice-conservatrice”) 1, Anders (“Europa diversa”, raggruppamento eterogeneo, comprendente comunisti, “pirati”, indipendenti di sinistra) 2,5, Eustop (movimento favorevole all’uscita dall’Ue, alla democrazia diretta e alla neutralità dell’Austria) non rilevato. Poiché la soglia di sbarramento per l’ingresso all’Europarlamento è del 4 per cento, soltanto Övp, Spö, Fpö, Neos e Grüne riusciranno sicuramente a far eleggere i propri rappresentanti.

 

Possono votare tutte le persone con cittadinanza austriaca e anche i cittadini non austriaci, ma appartenenti a un altro Paese dell’Ue, che abbiano la residenza principale in Austria. Sono ammessi al voto tutti coloro che entro oggi abbiano compiuto i 16 anni.

 

Il blog AUSTRIA VICINA pubblicherà i risultati del voto in Austria e una loro analisi 5 minuti dopo la mezzanotte.

 

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